Francesco De Sarlo

 

 

Francesco De Sarlo nacque a San Chirico Raparo in Basilicata, il 13 febbraio 1864. Intraprese gli studi di medicina presso l'Universià  di Napoli, nella quale frequentò anche le lezioni dei più autorevoli studiosi di filosofia a dimostrazione della sua da sempre coltivata passione per la materia. Egli fu dunque medico e filosofo. A seguito del conseguimento della laurea, intraprese la professione di medico con una particolare propensione per la psichiatria. Pertanto frequenterà il frenocomio di Reggio Emilia diretto da Auguto Tamburini (1848-1919) dove svolse alcune attivià  di ricerca in seguito pubblicate nella "Rivista Sperimentale di Feniatria". Su consiglio di Luigi Ferri (1826-1895), professore di Filosofia all'Università  di Roma, si dedicò agli studi filosofici diventando insegnante di filosofa nel Liceo di Benevento nel 1893 e poi anche a Torino e a Roma. Nel 1900 fu chiamato ad insegnare Filosofia teoretica all'Università  di Firenze, che allora aveva la denominazione di Istituto di Studi Superiori presso il quale istituì nel 1903 un laboratorio di psicologia sperimentale, di fatto il primo attivo e autonomo in un istituto universitario perlopiù di filosofia (Gori-Savellini, Luccio, 1998). Tale laboratorio fu frequentato da alcuni giovani studiosi dell'epoca tra cui Guido Della Valle (1884-1962), Antonio Aliotta (1881-1964) e Enzo Bonaventura (1891-1948) che svolsero una cospicua attività  di ricerca. Tali ricerche furono pubblicate nel 1905-1907 nei due volumi "Ricerche di psicologia". De Sarlo nel 1907 fonò la rivista "La Cultura Filosofica", che diresse sino al 1917. Su tale rivista è presente la vastissima produzione di De Sarlo tra cui è importante citare "I dati dell'esperienza psichica" del 1903. Tra il 1912 e il 1915 De Sarlo contribuì alla rivista "Psiche" redatta da Roberto Assagioli (1888-1974) e scrisse alcuni articoli che affrontavano i diversi metodi della psicologia, con particolare riferimento al metodo introspettivo, all'esperimento e al metodo storico. La questione del metodo nella ricerca psicologica fu un tema largamente trattato dall'autore che si interrogò sul problema della possibilità  di assimilare l'esperimento psicologico a quello fisico. Dall'incontro e dalla frequentazione di Franz Brentano derivò la sua ispirazione fenomenologica, come dimostra il libro che gli dedicò "Introduzione alla filosofia"(1928). De Sarlo si inserisce dunque nel dibattito sui fondamenti e sullo status della psicologia come scienza autonoma, riflettendo a lungo sulla possibilità  di considerare la psicologia alla pari delle scienze fisiche, degna di essere definita "sperimentale" e del tutto "nuova" rispetto alla psicologia tradizionale (Dazzi, Sava, 2011). Sulla base di una prima riflessione su tali problematiche, sviluppata nell'opera "I dati dell'esperienza psichica" prima citata, egli assegnò alla psicologia un'autonomia sia nei confronti delle scienze naturali, sia rispetto alla speculazione filosofica, che ribadì in "La psicologia in rapporto colle scienze filosofiche" del 1905. Morì a Firenze il 14 febbraio 1937.

(Giorgia Morgese)

 

Riferimenti principali

  • Albertazzi, L., Cimino, G., Gori-Savellini, S. (a cura di) (1998) Francesco De Sarlo e il laboratorio fiorentino di psicologia, Bari: Giuseppe Laterza Editore.

  • Dazzi, N., Sava, G, (2011) Francesco De Sarlo e metodi della psicologia. In Dazzi, N., Lombardo, G.P., (a cura di) Le origini della psicologia italiana. Bologna: Mulino.

  • Gori-Savelli, S., Luccio, R., (1998) Francesco De Sarlo. In G. Cimino & N. Dazzi (a cura di), La Psicologia in Italia. I protagonisti e i problemi scientifici, filosofici e istituzionali (1870-1945). Volume 2 (pp. 323¬-370). Milano: LED.

 

Opere di Francesco De Sarlo

De Sarlo, F. (1903). I dati dell'esperienza psichica. Firenze. Galletti e Cocci.

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