Sante de Sanctis
Sante De Sanctis nacque a Parrano (TR) in Umbria il 7 febbraio del 1862. È considerato uno dei pilastri della psicologia italiana rappresentando un ruolo determinante nella fondazione e nell’affermazione della disciplina psicologica in Italia, fra la fine del diciannovesimo secolo e i primi anni del ventesimo, con la creazione di un nuovo statuto della scienza psicologica e la definizione dell’autonoma istituzionale della disciplina (Foschi, Lombardo, 2010). Nel 1886 si laureò in medicina a pieni voti a Roma con una tesi sulle afasie. Svolse le sue prime attività assistenziali come medico condotto fra i contadini del suo paese natale. Le prime esperienze da ricercatore furono compiute intorno al 1890 nel laboratorio romano di anatomia patologica, diretto da Giovanni Mingazzini (1859-1929), situato nell’ospedale psichiatrico romano di Santa Maria della Pietà. Nel 1892 De Sanctis continuò la sua attività scientifica nella clinica psichiatrica diretta da Ezio Sciamanna (1850-1905) dove si occupò dell’anatomia e dell’istologia del sistema nervoso; nel 1893 studiò l’ipnotismo con Auguste Forel (1848-1931) a Zurigo durante un viaggio di studio e successivamente a Parigi con alcuni allievi di Jean-Martin Charcot (1825-1893). L’ambiente culturale parigino costituì una fonte di ispirazione per lo studio scientifico dei sogni, di cui fu l’unico studioso italiano non psicoanalista. Ed infatti nel 1896 grazie alla monografia “I sogni e il sonno nell’isterismo e nell’epilessia” ottenne la libera docenza in Psichiatria e Clinica psichiatrica. Il passaggio da una psicopatologia del sogno a una psicologia del sogno fu rappresentato dall’opera: “I sogni: studi clinici e psicologici di un alienista” del 1899. Nel 1901 ottenne dalla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Roma “La Sapienza” la libera docenza in psicologia (Lombardo, Cicciola, 2005). Nel 1897 De Sanctis fondò con Giuseppe Sergi la Rivista quindicinale di psicologia, psichiatria, neuropatologia e nel 1899 gli “asili-scuola” per l’assistenza e il recupero sociale dei fanciulli e degli adolescenti poveri e minorati psichici. Nel 1905, De Sanctis ricoprì l’incarico di Segretario Scientifico nell’organizzazione del V Congresso Internazionale di Psicologia di Roma, cui parteciperanno i più noti psicologi e, nel 1906, ottenne a Roma una delle tre prime cattedre di Psicologia Sperimentale, istituite con l’appoggio del ministro della Pubblica Istruzione Leonardo Bianchi (1848-1927). Egli fu il fondatore del Laboratorio di Psicologia sperimentale a Roma, le cui attività di ricerca dal 1907 al 1955 sono raccolte in 11 volumi dei “Contributi”. De Sanctis dedicò gli anni che precedettero il primo conflitto mondiale, all’applicazione della psicologia nel mondo della scuola: al laboratorio di psicologia fu annesso infatti un seminario psicopedagogico del pedagogista Luigi Credano ( 1860-1939). Nello stesso periodo, prendendo le distanze dall’antropologia di Cesare Lombroso (1835-1909), De Sanctis elaborò uno studio scientifico sulla personalità criminale tramite metodi di ricerca clinico-differenziale. Accanto alla psicologia criminale, lo studioso diede avvio alla psicologia giuridica. La poliedricità dei suoi interessi lasciò un segno anche nel settore della psicopatologia dell’età evolutiva, che divenne centrale con la pubblicazione, nel 1925 di un trattato di “Neuropsichiatria infantile” che segnò l’atto di nascita in Italia di questo nuovo ambito scientifico-disciplinare. Nel 1930 De Sanctis si trasferì alla cattedra di Clinica delle malattie nervose e mentali ottenendo che la sua precedente cattedra di Psicologia sperimentale fosse messa a concorso e vinta da Mario Ponzo ( 1882-1960); agli stessi anni risale il “Trattato di Psicologia sperimentale” il primo manuale italiano di psicologia scientifica, includendo sia il versante generalista della scienza psicologica che quello applicativo, della psicopatologia, della psicologia del lavoro, della psicologa pedagogica, e della psicologia criminale. De Sanctis morì il 20 febbraio 1935 a Roma.
(Giorgia Morgese)
Riferimenti principali
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Cimino, G., Lombardo, G.P. (a cura di) (2004). Sante De Sanctis tra psicologia generale e psicologia applicata. Milano: Franco Angeli.
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Ferreri, A.M. (1998) Sante De Sanctis. In Cimino G., & Dazzi N. (Eds.), La psicologia in Italia: i protagonisti e i problemi scientifici, filosofici e istituzionali (1870-1945). Milano: Led.
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Foschi, R., Lombardo, G.P. (2010) Sante De Sanctis e lo studio sperimentale del sogno. . In Dazzi, N., Lombardo, G.P. (a cura di) Le origini della psicologia italiana. Bologna: Il Mulino.
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Lombardo, G. P. , Cicciola, E. (2005). La docenza universitaria di Sante De Sanctis nella storia della psicologia italiana. Teorie e Modelli, 10, 5- 43.
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Lombardo, G.P. (2007) Le categorie storiografiche nella storia della psicologia italiana. Sante De Sanctis tra psichiatria e psicologia. Rivista di Psicologia clinica, 2.
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Lombardo, G., Foschi, R. (2008). Escape from the dark forest: The experimentalist standpoint of the Sante De Sanctis dreaming psychology. History of the Human Sciences, 21, 45-69.
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Lombardo, G.P., Foschi, R., (2010). Sante De Sanctis research on dreams and his relationships with German-speaking scholars. Physis, 47, 1-2, 133-146.
Opere di Sante De Sanctis
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Morselli, E. & De Sanctis, S. (1903), Biografia di un bandito. Milano. Treves.
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De Sanctis, S. (1905)(a cura di). Atti del V Congresso Internazionale di Psicologia. Forzani, Roma.
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De Sanctis, S. (1906). Die Mimik des Denkens. Halle: Marhold.
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De Sanctis, S. (1915). Educazione dei deficienti. Milano: Vallardi.
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De Sanctis, S. (1925). Neuropsichiatria infantile. Roma. Stock.
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De Sanctis, S. (1929-30). Psicologia sperimentale (Vol.1). Roma: Stock.
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De Sanctis, S. (1929-30). Psicologia sperimentale (Vol.2). Roma: Stock.