Mario Ponzo

Mario Ponzo nacque a Milano il 23 giugno 1882. Psicologo della scuola di Federico Kiesow (1858-1940), E' ricordato soprattutto per l'llusione in ambito percettologico che da lui prese il nome. Si laureò in medicina nella Facolà  di Torino nel 1906 e avviò la propria preparazione psicologica sotto la guida del maestro Kiesow con il quale collaborò per circa venticinque anni, conseguendo nel 1911 la libera docenza in Psicologia sperimentale presso la Regia Università  di Torino, Facoltà  di Lettere e Filosofia. A Torino iniziò le sue ricerche nel campo dei fenomeni percettivi, dedicandosi soprattutto allo studio delle sensazioni di gusto e di peso, delle rappresentazioni spaziali e delle illusioni ottiche (Illusione di Ponzo: se due linee orizzontali uguali sono poste all'interno di un binario che tende alla convergenza, la linea più prossima al punto di convergenza sembra più lunga dell'altra), nonchè dei fenomeni legati all'attività  respiratoria e ai processi psicomotori. Partecipò alla Prima Guerra mondiale, arruolandosi volontariamente, come medico di un battaglione di bersaglieri e comandante di un reparto di sanità . Nel 1931 vince il concorso nazionale per la Cattedra di Psicologia Sperimentale nella Facoltà  di Medicina di Roma succedendo a Sante De Sanctis (1862-1935). Come titolare della stessa cattedra dirige fino al 1952 l'Istituto di Psicologia dell'Università  di Roma nel quale tra l'altro attiverà  il Centro di Consultazione di ricerche dell'E.N.I.O.S. (Ente Nazionale Italiano per l'Organizzazione Scientifica del lavoro) con lo scopo di svolgere ricerche e fornire consulenza alle aziende in tema di selezione. Nel periodo romano si dedicò attivamente alla psicologia applicata, con l'organizzazione di corsi informativi sulla psicotecnica del lavoro, lo studio di particolari profili professionali, l'esame dei problemi legislativi riguardanti la tutela dei lavoratori, l'analisi dei problemi psicologici legati all'infortunio sul lavoro e all'utilizzazione dei minorati di guerra. Nel 1939 diventa vicepresidente della Commissione permanente per le applicazioni della Psicologia istituita con Agostino Gemelli (1878-1959) presso il CNR Nel 1943, per decisione dell'allora Ministro dell'Educazione Nazionale Giuseppe Bottai (1895-1963), istituisce e sovrintende la Commissione per lo Studio dell'Orientamento professionale. Fu membro di numerose associazioni di psicologia straniere come la Società  Ungherese e Tedesca di cui fu membro onorario ed in particolare per molti anni rappresentò l'Italia nel comitato direttivo dell'Associazione internazionale di Psicologia applicata, fondata da Edouard Claparède (1873-1940) nel 1920. Prese parte, relazionando, a numerosi congressi nazionali ed internazionali, come quello tenuto a New Haven (1929) e a Montreal ( 1956). Ha lasciato circa 280 pubblicazioni che abbracciano gli ambiti della psicologia da quella generale a quella applicata scrivendo volumi e articoli sia in riviste nazionali che internazionali. Tra le opere più significative "Alla ricerca delle attitudini nei giovaniâ"(1929), "Tendenze odierne della psicologia sperimentale come scienza del dinamismo della vita psichica"(1932), "La psicotecnica nell'ordinamento del lavoro industriale" (1934). Presidente onorario della Società  Italiana di Psicologia dal 1942 al 1958, anno in cui ottenne il titolo di Professore emerito dalla facoltà  di Medicina e Chirurgia di Roma. Morì a Roma il 9 gennaio 1960.

(Giorgia Morgese)

 

Riferimenti principali

  • Canestrelli, L. (1961). Ricordo di Mario Ponzo (1882-1960). Rivista di psicologia, 55(1), 3-32.

  • Carotenuto, A. (a cura di) (1992). Dizionario Bompiani degli psicologi contemporanei. Milano: Bompiani.

  • Lombardo, G.P., Pompili, A., & Mammarella, V. (a cura di) (2002). Psicologia applicata e del lavoro in Italia. Studi storici. Milano: Angeli.

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