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Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio

Il corso di studi è in possesso dal 30/11/2017 del marchio europeo EUR-ACE®, che certifica la qualità dei Corsi di Laurea e Laurea Magistrale in Ingegneria che soddisfano gli standard europei per l’accreditamento.

 

MANIFESTO DIDATTICO

Di seguito è illustrato il Manifesto degli studi, i cui punti principali sono i seguenti:

Per ulteriori informazioni sul corso di studi, è possibile consultare il portale Universitaly alla pagina https://www.universitaly.it/index.php/scheda/sua/37596.

Obiettivi formativi

Il Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio si propone di formare una figura professionale di tipo ingegneristico nell'ambito della mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici, della gestione delle risorse idriche, della prevenzione e del controllo dell'inquinamento, del risanamento ambientale, della tutela del territorio e della difesa del suolo, che sia in grado di analizzare problemi, realizzare modelli a supporto delle decisioni, pianificare e progettare azioni e interventi di interesse ambientale e territoriale utilizzando approcci, tecniche e strumenti moderni e innovativi, generalmente interdisciplinari. L'intrinseca complessità dei problemi ingegneristici relativi a queste tematiche chiave nel panorama italiano e internazionale richiede competenze tecniche specifiche, che vengono sviluppate nel percorso formativo secondo tre percorsi didattici distinti:
 
A – Ingegnere ambientale esperto in Climate Change Adaptation and Mitigation (erogato in lingua inglese)
Gli obiettivi formativi sono rappresentati dall’acquisizione di conoscenze, abilità e competenze sulle seguenti tematiche:
- Modellazione dei sistemi climatici e loro interazione con i sistemi antropici
- Valutazione e mitigazione del rischio idrogeologico connesso ai mutamenti climatici
- Gestione dei rifiuti e mitigazione delle emissioni di gas serra
- Osservazione della Terra e gestione delle informazioni territoriali (Geo Big Data)
- Rilevamento e il monitoraggio dell’ambiente e del sottosuolo
- Sviluppo sostenibile e pianificazione territoriale e urbanistica
- Gestione e riciclo delle materie prime e delle risorse naturali
La formazione specifica comprende le discipline di seguito indicate: climatologia delle aree urbane (ICAR/01), protezione idraulica del territorio e gestione delle risorse idriche (ICAR/02, GEO/05), gestione sostenibile dei rifiuti solidi e mitigazione delle emissioni di gas serra (ICAR/03), osservazione della Terra e gestione delle informazioni territoriali (Geo Big Data) (ICAR/06), geofisica per il rilevamento e il monitoraggio dell’ambiente e del sottosuolo (GEO/11), economia e legislazione ambientale (SECS-P/01 e IUS/10), tecnologie per la produzione di energie rinnovabili (ING-IND/31), sviluppo sostenibile e pianificazione territoriale e urbanistica per la mitigazione dei cambiamenti climatici (ICAR/20), stabilità dei pendii e opere di stabilizzazione e consolidamento (ICAR/07), Urban mining e riciclo dei materiali (ING-IND/29), utilizzo sostenibile delle risorse ambientali (GEO/09) e mobilità sostenibile (ICAR/05).
 
B – Ingegnere ambientale esperto in Gestione delle risorse idriche e Risanamento ambientale (erogato in italiano)
Gli obiettivi formativi sono rappresentati dall’acquisizione di conoscenze, abilità e competenze sulle seguenti tematiche:
- Gestione, riciclo e trattamento delle risorse idriche
- Difesa del suolo
- Messa in sicurezza e risanamento di comparti ambientali degradati
- Trattamento delle acque
- Studio di impatto ambientale
- Monitoraggio del suolo, del sottosuolo e delle risorse idriche
- Pianificazione e tutela del territorio
La formazione specifica comprende le discipline di seguito indicate: idraulica ambientale e marittima (ICAR/01), costruzioni idrauliche applicate alla tutela dell’ambiente e alla difesa del suolo (ICAR/02), bonifica dei siti contaminati (ICAR/03), idrogeologia applicata (GEO/05), geotecnica per l’ambiente e il territorio (ICAR/07), geofisica applicata all’ingegneria (GEO/11), pianificazione territoriale (ICAR/20), fondamenti di chimica ambientale (CHIM/07), trattamento delle acque, studio di impatto ambientale e analisi di rischio (ICAR/03), caratterizzazione di siti contaminati (ING/IND 29) e economia e normativa ambientale (SECS-P/01 e IUS/10),
 
C – Ingegnere ambientale esperto in Tutela del territorio e Difesa del suolo (erogato in italiano)
Gli obiettivi formativi sono rappresentati dall’acquisizione di conoscenze, abilità e competenze sulle seguenti tematiche:
- Protezione idraulica del territorio
- Caratterizzazione e difesa del suolo
- Mitigazione del rischio sismico
- Tecnica delle costruzioni
- Messa in sicurezza e risanamento di comparti ambientali degradati
- Pianificazione e tutela del territorio
- Monitoraggio del suolo, del sottosuolo e delle risorse idriche
La formazione specifica comprende le discipline di seguito indicate: idraulica ambientale e marittima (ICAR/01), costruzioni idrauliche applicate alla tutela dell’ambiente e alla difesa del suolo (ICAR/02), bonifica dei siti contaminati (ICAR/03), idrogeologia applicata (GEO/05), geotecnica per l’ambiente e il territorio (ICAR/07), geofisica applicata all’ingegneria (GEO/11), pianificazione territoriale (ICAR/20), protezione idraulica del territorio (ICAR/02), meccanica delle rocce e valutazione e mitigazione del rischio sismico (ICAR/07), tecnica delle costruzioni (ICAR/09).
 

Requisiti di ammissione e crediti riconoscibili

Per essere ammessi al corso di Laurea Magistrale occorre essere in possesso della laurea o del diploma universitario di durata triennale ovvero di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo.

Prima dell'iscrizione, devono essere accertati sia il possesso dei requisiti curriculari sia l'adeguatezza della preparazione personale, secondo le modalità di seguito specificate.

Requisiti curriculari

I requisiti curriculari sono sufficienti se nel corso di laurea o di diploma universitario o di altro corso di studi riconosciuto idoneo è stato conseguito un numero minimo di crediti (o carico di studio equivalente) in ciascuno dei gruppi di discipline di base di seguito indicati:

Gruppo discipline

Settore scientifico disciplinare

CFU min

Matematica, Probabilità e Statistica, Informatica

MAT/03; MAT/05; MAT/06; MAT/07; MAT/08; SECS-S/01; SECS-S/02; SECS-S/06; ING-INF/05

33

Fisica

FIS/01; FIS/02; FIS/03; FIS/06; FIS/07

18

Chimica

CHIM/03; CHIM/04; CHIM/06; CHIM/07; CHIM/12

6

Nel caso di studenti con titolo conseguito all’estero la congruenza con i settori scientifico-disciplinari verrà valutata dalla Commissione di ammissione del CAD.

Deve inoltre essere comprovata la capacità di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, la lingua inglese. In particolare è richiesto che, nel corso di laurea o di diploma universitario o di altro corso di studi riconosciuto idoneo, siano stati conseguiti almeno 6 CFU in attività formative in lingua inglese, o che si possieda idonea certificazione di livello equivalente al B2 (CEFR - Common European Framework of Reference for Languages).

Preparazione personale

La preparazione individuale deve essere tale da garantire un livello di conoscenze adeguato ad affrontare lo studio magistrale. La preparazione personale è ritenuta idonea se nel corso di laurea o di diploma universitario o di altro corso di studi riconosciuto idoneo è stato conseguito un numero adeguato di crediti (o carico di studio equivalente) in ciascuno dei gruppi di discipline di seguito indicati. Il numero minimo di crediti richiesti in ciascun gruppo di discipline è differenziato in base alla valutazione finale (di laurea, di diploma universitario o di altro corso di studi riconosciuto idoneo) secondo quanto di seguito dettagliato.

 

 

voto >102/110

voto <102/110

Gruppo discipline

Settore scientifico disciplinare

CFU min

CFU min

Teoria e tecnica dei fluidi

ICAR/01, ING-IND/06, ICAR/02

9

12

Teoria e tecnica dei solidi

ICAR/07, ICAR/08, ICAR/09

9

12

Fondamenti di ingegneria chimica e ambientale

ICAR/03, ING-IND/22, ING-IND/24, ING-IND/27

0

6

Discipline caratterizzanti e affini dell’Ingegneria Civile-Ambientale e Industriale

GEO/05, GEO/11, ICAR/04, ICAR/05, ICAR/06, ICAR/10, ICAR/17, ICAR/20, ING-IND/08, ING-IND/09, ING-IND/10, ING-IND/11, ING-IND/19, ING-IND/31, ING-IND/33, ING-IND/28, ING-IND/29, ING-IND/30

18

24

Nel caso di studenti con titolo conseguito all’estero la congruenza con i settori scientifico-disciplinari verrà valutata dalla Commissione di ammissione del CAD.

Nel caso in cui i requisiti di ammissione relativi alla preparazione personale non siano rispettati, il candidato è tenuto ad adeguare tale preparazione mediante il superamento delle verifiche di profitto nelle relative discipline, con modalità indicate dalla Commissione Didattica del CAD in Ingegneria Ambientale. Si precisa che il superamento di tali prove di verifica non dà luogo all'acquisizione di CFU validi per il Corso di Laurea magistrale.

Descrizione del percorso

Il percorso formativo si articola in due anni di corso, dei quali il primo è dedicato alla preparazione di base precipua di ciascun orientamento e il secondo agli approfondimenti specifici e alla preparazione della tesi di laurea. La distribuzione dei crediti tra gli insegnamenti risulta la seguente:
Curriculum Climate Change Adaptation and Mitigation (in lingua inglese):
84 CFU per insegnamenti obbligatori
18 CFU per insegnamenti opzionali
17 CFU per la prova finale
1 CFU per abilità informatiche e telematiche
 
Curriculum Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio (in lingua italiana; Percorsi didattici “Gestione delle Risorse Idriche e Risanamento Ambientale” e “Tutela del Territorio e Difesa del Suolo”):
57 CFU per insegnamenti obbligatori comuni a entrambi i percorsi didattici
33 CFU per insegnamenti obbligatori specifici per ciascun percorso didattico
12 CFU per insegnamenti opzionali
17 CFU per la prova finale
1 CFU per abilità informatiche e telematiche
 
La quota dell'impegno orario a disposizione dello studente per lo studio personale o per altre attività formative di tipo individuale è pari ad almeno il 60% dell’impegno orario complessivo.
Il percorso formativo è articolato in semestri, nei quali vengono sviluppate in progressione le specifiche competenze e abilità descritte nel dettaglio nei quadri successivi.
Le modalità e gli strumenti didattici adottati per il conseguimento dei risultati di apprendimento consistono in lezioni ed esercitazioni in aula, attività di laboratorio e esperienze in campo, attività progettuali, visite tecniche, attività seminariali.
La verifica del raggiungimento dei risultati di apprendimento attesi viene condotta mediante valutazioni formative intermedie (prove in itinere, prove di esonero) ed esami di profitto.
 

La formazione specifica per ciascun percorso didattico comprende le discipline di seguito indicate.
 

Percorso didattico A – Climate Change Adaptation and Mitigation:
Urban climatology (ICAR/01), Hydraulic risk adaptation and mitigation measures e Groundwater management and conservation (ICAR/02, GEO/05), Waste management and role in climate change e Greenhouse gases: control and treatment (ICAR/03), Remote sensing and Geo Big Data (ICAR/06), Environmental geophysics (GEO/11), Environmental economics and law (SECS-P/01 e IUS/10), Renewable energy (ING-IND/31), Sustainable development and planning e Policies and actions for climate change mitigation (ICAR/20), Landslides and slope engineering (ICAR/07), Urban mining and recycling of materials (ING-IND/29), Assessment and sustainable use of environmental resources (GEO/09) e Sustainable mobility (ICAR/05).

Percorso didattico B – Gestione delle Risorse Idriche e Risanamento Ambientale:
Idraulica ambientale e marittima (ICAR/01), costruzioni idrauliche applicate alla tutela dell’ambiente e
alla difesa del suolo (ICAR/02), bonifica dei siti contaminati (ICAR/03), idrogeologia applicata (GEO/05), geotecnica per l’ambiente e il territorio (ICAR/07), geofisica applicata all’ingegneria (GEO/11), pianificazione territoriale (ICAR/20), fondamenti di chimica ambientale (CHIM/07), trattamento delle acque, studio di impatto ambientale e analisi di rischio (ICAR/03), caratterizzazione ambientale e trattamento di suoli contaminati (ING/IND 29) (ING/IND 29) e economia e normativa ambientale (SECS-P/01 e IUS/10).

Percorso didattico C – Tutela del Territorio e Difesa del Suolo:
Idraulica ambientale e marittima (ICAR/01), costruzioni idrauliche applicate alla tutela dell’ambiente e alla difesa del suolo (ICAR/02), bonifica dei siti contaminati (ICAR/03), idrogeologia applicata (GEO/05), geotecnica per l’ambiente e il territorio (ICAR/07), geofisica applicata all’ingegneria (GEO/11), pianificazione territoriale (ICAR/20), protezione idraulica del territorio (ICAR/02), meccanica delle rocce e valutazione e mitigazione del rischio sismico (ICAR/07), tecnica delle costruzioni (ICAR/09).

 
Le modalità e gli strumenti didattici adottati per il conseguimento dei risultati di apprendimento consistono in lezioni ed esercitazioni in aula, attività di laboratorio e esperienze in campo, attività progettuali, visite tecniche, attività seminariali.
 

INSEGNAMENTI - CURRICULUM CLIMATE CHANGE ADAPTATION AND MITIGATION (IN LINGUA INGLESE)

SSD INSEGNAMENTO CFU ANNO/SEMESTRE OPZ/OBBL
ICAR/01 Urban climatology 9 1/1 Obbligatorio
ICAR/20 Sustainable development and planning 9 1/1 Obbligatorio
GEO/05 - ICAR/03 Groundwater management and treatment 9 1/1 Obbligatorio
ICAR/02 Hydraulic risk adaptation and mitigation measures 9 1/2 Obbligatorio
ICAR/07 Landslides and slope engineering 6 1/2 Obbligatorio
ICAR/06 Remote sensing and Geo Big Data 9 1/2 Obbligatorio
ICAR/03 Greenhouse gases: control and treatment 6 1/2 Obbligatorio
ICAR/03 Waste management and role in climate change 9 2/1 Obbligatorio
GEO/11 Environmental geophysics 9 2/1 Obbligatorio
ING-IND/29 Urban mining and recycling of materials 9 2/1 Obbligatorio
ING-IND/31 Renewable energy 6 2/2 Obbligatorio
ICAR/20  Policies and actions for climate change mitigation 6 2/2 A scelta libera
ICAR/06 Geolocation and Navigation 6 2/1 A scelta libera
ICAR/05 Sustainable mobility 6 2/1 A scelta libera
ICAR/01, ICAR/03 Modelling of Environmental Pollution 6 2/2 A scelta libera
ICAR/02  Coastal engineering 6 2/2 A scelta libera
ING-IND/35 Environmental economics 6 2/1 A scelta libera
GEO/09  Assessment and sust. use of environ. resources 6 2/2 A scelta libera
-- Elaborato finale (Tesi) + ACUML 18   Obbl

 

INSEGNAMENTI - CURRICULUM INGEGNERIA PER L'AMBIENTE E IL TERRITORIO (Percorsi didattici B “Gestione delle Risorse Idriche e Risanamento Ambientale” e C “Tutela del Territorio e Difesa del Suolo”)

SSD INSEGNAMENTO CFU ANNO/SEMESTRE Perc. did.
ICAR/01 Idraulica ambientale e marittima 9 1/2 Obbl. B, C
ICAR/02  Costruz. idrauliche ambiente e difesa suolo 9 1/1 Obbl. B, C
ICAR/03 Bonifica, ripristino e riqual. suoli contaminati 9 1/1 Obbl. B, C
GEO/05 Idrogeologia applicata 9 2/1 Obbl. B, C
ICAR/07 Geotecnica per l'ambiente e il territorio 9 2/1 Obbl. B, C
GEO/11  Geofisica applicata all'ingegneria 9 1/1 Obbl. B, C
ICAR/20  Pianificazione territoriale 9 1/2 Obbl. B, C
ICAR/03  Impianti di trattamento delle acque 9 2/2 Obbl. B

CHIM/07
ING-IND/29

Fondamenti di chimica ambientale  OPPURE
Campionamento e tratt. fis. suoli contaminati

6 1/2 Obbl. B
IUS/10 Legislazione ambientale 6 2/1 Obbl. B
ICAR/03  Studio di impatto ambientale e analisi di rischio 9 2/2 Obbl. B
ICAR/02  Hydraulic risk adaptation and mitigation measures 9 2/2 Obbl. C
ICAR/09  Tecnica delle costruzioni 9 1/2 Obbl. C
ICAR/07  Meccanica delle rocce 6 2/1 Obbl. C
ICAR/07  Valutazione e mitig. rischio geotecnico sismico 6 2/2 Obbl. C

Gli insegnamenti opzionali offerti includono tutti gli insegnamenti degli altri percorsi didattici.

 

Percorsi formativi

Lo studente è tenuto a presentare almeno una volta nel proprio percorso didattico un percorso formativo che definisce il piano degli studi. Il percorso formativo viene presentato dallo studente attraverso il portale Infostud nei periodi fissati dalla struttura didattica ed è soggetto all’approvazione da parte del CAD, che ne valuta la congruenza con gli obiettivi formativi attesi. Il percorso formativo può essere presentato una sola volta per ciascun anno accademico, a meno di motivate necessità di successive modifiche.
 

Caratteristiche della prova finale

La prova finale è un momento formativo importante del curriculum e consiste nella redazione, presentazione e discussione di una tesi su argomento inerente le tematiche applicative dell'Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio, da svolgersi, sotto la guida di un docente relatore, nell'ambito delle discipline del Corso di Laurea Magistrale; il suo superamento consente l'acquisizione di 17 CFU.
La prova finale è un'occasione formativa individuale a completamento del percorso di studi e consiste nella stesura di un elaborato prodotto a seguito di un lavoro di tesi su tematiche proprie del corso di studi.
L'argomento e la tipologia dell’elaborato finale di laurea vengono assegnati dal docente a cui lo studente sceglie di rivolgersi, nell'ambito delle discipline del corso di laurea.
La prova finale riguarda l'applicazione di metodologie innovative alla soluzione di problemi specifici anche complessi, sotto la guida di uno o più docenti, e spesso con l'aiuto della supervisione di un tutore esterno (con attivazione di tirocinio formativo esterno).
Gli obiettivi dell’elaborato della prova finale di laurea sono: introdurre il candidato all'analisi e all’elaborazione personale di informazioni acquisite attraverso una ricerca bibliografica sull’argomento assegnato e lo svolgimento di semplici valutazioni; formare il candidato a un’esposizione in pubblico di un argomento di carattere tecnico-scientifico.
Il laureando è chiamato a redigere un esaustivo documento di tesi (eventualmente anche in inglese), a preparare una breve sintesi del lavoro finale di laurea attenendosi a un format prestabilito, da inviare alla Commissione di Laurea prima della discussione, e a predisporre una presentazione da esporre alla Commissione stessa in sede di discussione finale.
Nell'ambito della fase di elaborazione della prova finale dovranno essere approfondite le conoscenze relative alle abilità informatiche e telematiche, che daranno diritto all'acquisizione di 1 ulteriore CFU.
 

Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati

Per quanto attiene agli sbocchi occupazionali, si specifica quanto segue per i tre orientamenti didattici:
Percorso didattico A – Climate Change Adaptation and Mitigation:
Gli sbocchi professionali includono, anche a livello di responsabilità dirigenziale in ambito nazionale o internazionale:
- pubblica amministrazione a livello nazionale e internazionale (enti, istituzioni, autorità e agenzie di gestione e pianificazione territoriale e urbana) come esperto per il controllo e la gestione degli interventi di contrasto agli effetti dei cambiamenti climatici
- grandi imprese dei settori strategici come esperto nella progettazione e realizzazione di interventi di mitigazione delle emissioni
- società di ingegneria come progettista e direttore dei lavori di realizzazione di opere di difesa dagli effetti dei cambiamenti climatici
- società di consulenza come esperto per gli aspetti di adeguamento alle politiche e alle normative nazionali ed internazionali relative ai cambiamenti climatici
- laboratori di ricerca pubblici o privati per la progettazione di soluzioni di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici
- assicurazioni e società di consulenza per la stima dei rischi indotti dal climate change
- enti e istituzioni operanti nel campo della ricerca e dell'alta formazione
 
Percorso didattico B – Gestione delle risorse idriche e risanamento ambientale:
Gli sbocchi professionali includono attività come progettista, coordinatore e collaudatore di interventi per la gestione delle risorse idriche del suolo e sottosuolo e di prevenzione, controllo e regolazione di processi potenzialmente in grado di alterare la qualità dei comparti ambientali.
Nello specifico, il laureato magistrale può trovare impiego, anche a livello di responsabilità dirigenziale in ambito nazionale o internazionale, in:
- pubblica amministrazione (enti, istituzioni, autorità e agenzie di gestione delle risorse idriche e controllo e protezione ambientale) imprese e società di servizi operanti nei settori della gestione delle risorse idriche e ambientale (servizi di approvvigionamento e distribuzione dell’acqua potabile, consorzi irrigui e di bonifica, servizi di  igiene urbana, progettazione e fornitura di impianti di trattamento di effluenti, disinquinamento e smaltimento di rifiuti);
- imprese e aziende operanti nella produzione e utilizzo di strumentazione, sensoristica e sistemi di monitoraggio ambientale;
- settori Acqua, Ambiente e Sicurezza di aziende private;
- settore tecnico di istituti di credito e società di assicurazione
- società di ingegneria e studi professionali di progettazione nel campo della gestione delle risorse idriche e della tutela ambientale
- enti e istituzioni operanti nel campo della ricerca e dell'alta formazione.
 
Percorso didattico C – Tutela del territorio e difesa del suolo
Gli sbocchi professionali includono, anche a livello di responsabilità dirigenziale in ambito nazionale o internazionale:
- pubblica amministrazione (enti, istituzioni, autorità e agenzie operanti nella difesa del suolo e nella protezione civile)
- imprese di costruzione e manutenzione di opere, impianti e infrastrutture civili sul territorio
- studi professionali, società di progettazione e imprese appaltatrici di opere, impianti e infrastrutture per la difesa del suolo nonché di sistemi di prevenzione, difesa del suolo e protezione civile
- società di ingegneria e studi professionali di progettazione nel campo della difesa del suolo
- enti e istituzioni operanti nel campo della ricerca e dell'alta formazione
Per l’esercizio della libera professione nel territorio nazionale è richiesto il superamento dell'Esame di Stato per l'abilitazione professionale e la successiva iscrizione all'Albo Professionale dell’Ordine degli Ingegneri del settore civile e ambientale. Il superamento dell'Esame di Stato abilita all'esercizio della professione di ingegnere senior (sezione A dell’Albo).
 

Informazioni generali

Calendario didattico
Il calendario delle lezioni e quello degli esami di profitto sono fissati annualmente dalla Facoltà di Ingegneria Civile e Industriale (per dettagli consultare http://www.ing.uniroma1.it/didattica/calendario-didattico).
Il calendario delle lezioni prevede due semestri didattici, di regola nei periodi settembre-dicembre e febbraio-maggio di ciascun anno accademico.
Il calendario degli esami di profitto prevede 5 sessioni ordinarie (di norma nei periodi gennaio-febbraio, giugno-luglio e settembre) e 2 sessioni straordinarie (di norma nei periodi ottobre-novembre e marzo-aprile).
Il calendario di dettaglio degli esami di profitto per i diversi insegnamenti e attività formative è stabilito annualmente dal CAD sulla base di criteri di adeguata distribuzione dei singoli appelli d’esame nei periodi previsti, idonea distanza temporale tra appelli dello stesso insegnamento/attività e assenza di sovrapposizioni tra appelli del medesimo anno di corso. Tale calendario viene pubblicato all’inizio di ciascun anno accademico nel sito web del CAD alla pagina https://web.uniroma1.it/cdaingambientale/calendario-esami/calendario-esami.
 
Frequenza
La frequenza degli insegnamenti non è in generale obbligatoria. Sono previsti specifici obblighi di frequenza solo per le attività seminariali, di laboratorio o altre attività pratiche; tale obbligo è esplicitamente richiamato per ognuna di queste attività.
 
Regime a tempo parziale
Gli studenti del corso di studio possono optare per il regime di iscrizione a tempo parziale, che comporta un’estensione della durata complessiva del percorso di formazione e l’obbligo di sostenere un minor numero di CFU annui.
 
Anticipazioni di esami
Lo studente che abbia sostenuto tutti gli esami ad eccezione di al massimo uno tra quelli previsti per il primo anno di corso può chiedere l’anticipazione di esami dell’anno successivo. Il numero massimo di crediti per i quali può essere chiesta l’anticipazione è fissato in base al numero di crediti totali sostenuti dallo studente nell’anno in corso, ridotto in misura proporzionale al periodo residuo disponibile rispetto alla durata complessiva del periodo didattico.
 
Studenti decaduti
In caso di decadimento dalla qualità di studente, il CAD potrà deliberare il reintegro nell’ultimo ordinamento vigente, riconoscendo tutti o in parte i crediti acquisiti. Per la procedura di reintegro consultare il Manifesto Generale degli Studi dell’Ateneo (https://www.uniroma1.it/it/pagina/regolamento-studenti).
 
Trasferimenti
In caso di trasferimento da altro Ateneo, da altra Facoltà de La Sapienza o da altro corso di studio, il CAD potrà riconoscere i crediti già acquisiti, di norma in misura non superiore a quelli dei settori scientifico-disciplinari (SSD) previsti nel manifesto degli studi e fino ad un massimo di 12 CFU in SSD non previsti dal Manifesto degli studi.
In conformità con il Regolamento didattico di Ateneo nel caso di studi, esami e titoli accademici conseguiti all’estero, il CAD esamina di volta in volta il programma ai fini dell’attribuzione dei crediti nei corrispondenti settori scientifici disciplinari.
I corsi seguiti nelle Università Europee o estere, con le quali l’Ateneo ha in vigore accordi, progetti e/o convenzioni, vengono riconosciuti secondo le modalità previste dagli accordi.
Per le procedure di trasferimento e riconoscimento CFU consultare il Manifesto Generale degli Studi dell’Ateneo (http://archivio.uniroma1.it/mgds).
 
Programmi e materiali didattici
I programmi degli insegnamenti attivati e altri materiali informativi sono consultabili sul sito internet del CAD in Ingegneria Ambientale https://web.uniroma1.it/cdaingambientale/corsi-e-docenti.
I materiali didattici sono generalmente consultabili sulle pagine personali dei docenti del Corso di Laurea, raggiungibili dal sito del Dipartimento di afferenza, nonché nella sezione “Frequentare” del sito web istituzionale del corso di laurea ((https://corsidilaurea.uniroma1.it).
 
Percorso di eccellenza
Il CAD istituisce annualmente un percorso di eccellenza con lo scopo di valorizzare la formazione degli studenti meritevoli e interessati ad attività di approfondimento metodologico e applicativo e di integrazione culturale e di approccio alla metodologia della ricerca scientifica negli ambiti propri dell’Ingegneria Ambientale.
Il percorso consiste in attività formative, aggiuntive a quelle curriculari, volte a valorizzare gli studenti che, durante il primo anno del corso di studi, abbiano
dato prova di essere particolarmente meritevoli.
L’accesso al Percorso di eccellenza avviene su domanda dell’interessato, presentata secondo quando previsto dal bando unico di Facoltà e dal Regolamento approvato dal CAD (disponibile alla pagina https://web.uniroma1.it/cdaingambientale/bacheca/regolamenti). Annualmente viene pubblicato un bando per l’ammissione al Percorso di eccellenza nel quale sono specificati i criteri di selezione e il numero di posti disponibili.
Contestualmente al conseguimento del titolo di Laurea magistrale entro la durata prevista dal corso di studio, lo studente che abbia terminato positivamente il Percorso di eccellenza riceve un’attestazione che sarà registrata sulla carriera dello studente stesso. Unitamente a tale certificazione, l’Ateneo conferisce allo studente un premio pari all’importo delle tasse versate nell’ultimo anno.
 
Verifica dell’apprendimento
La verifica dell’apprendimento relativa a ciascun insegnamento avviene di norma attraverso un esame di profitto che può prevedere prove orali e/o scritte secondo modalità definite dal docente, pubblicate nella scheda insegnamento disponibile alla pagina “Frequentare” del sito web istituzionale del CdS (https://corsidilaurea.uniroma1.it/). Per alcune attività è previsto in luogo dell’esame un giudizio di idoneità, le cui modalità di verifica sono anch’esse definite dal docente.
 
Valutazione della qualità
Il corso di studio, in collaborazione con l’Ateneo, contribuisce a rilevare l’opinione degli studenti frequentanti per tutti gli insegnamenti. Il sistema di rilevazione è integrato con un percorso qualità la cui responsabilità è affidata alla Commissione Valutazione e Qualità del CAD, nonché a docenti, studenti e personale del CdS. I risultati delle rilevazioni e delle analisi sono utilizzati per la definizione delle eventuali azioni di miglioramento ritenute necessarie.
 
Servizi di tutorato
I docenti designati per lo svolgimento dei servizi di tutorato a supporto degli studenti sono i seguenti:
Prof. Giovanni Attili
Prof. Mattia Giovanni Crespi
Prof.ssa Alessandra Polettini
Prof. Paolo Monti
Prof.ssa Tatiana Rotonda
Inoltre, il Corso di Laurea si avvale dei servizi di tutorato messi a disposizione dalla Facoltà, utilizzando anche appositi contratti integrativi.

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