Cronologia / Chronology 2011-2015
- Dal 2011 il Sud Mediterraneo e il Medio Oriente è sconvolto da una serie di rivolte contro i regimi esistenti che in alcuni casi portano all'instaurazione di sistemi democratici, in altri di regimi autoritari e a situazioni di conflitto armato (Libia-Siria-Iraq), che a causa delle dinamiche regionali e delle influenze globali sulla regione, producono in pochi anni gravi crisi umanitarie, con un numero elevato di vittime e con la fuga di intere popolazioni. La politica euromediterranea ancorata al sostegno di classi dirigenti corrotte incassa un nuovo fallimento. In Egitto non riuscendo a sostenere attivamente i movimenti democratici si trova spiazzata dall'ascesa dei Fratelli Musulmani e in seguito appoggia, in nome della stabilità, il colpo di stato del generale Al-Sisi (poi divenuto presidente).
- During the first semester of 2011 a sequence of revolutions did shake the Arab world: the Tunisian and Egyptian Presidents are deposed by the people; a civil war tears Lybia, Muammar Qaddafi is killed; in Syria the protests start up but bloodily suppressed. A civil conflict then starts up also in Syria, while the neighbour Iraqui state collapses. As a consequence, rebel islamist militias take control of a large part of Syrian and Iraqui territories, imposing a terror regime. Since then, war causes millions of refugees and about 300,000 deaths. The European union is surprised by, so called, “Arab spring” and unable to react to the fall of authoritarian regimes in the Southern Mediterranean and Middle East, proving, once again, to be unable to understand the evolution of Arab societies. The euro-Mediterranean policy linked to corrupt politicians produces a new failure. Instead of supporting the democratic forces, in the name of stability, in Egypt supports the coup of General Al-Sisi (later President).