Relations with Turkey
- Le relazioni tra la Comunità e la Turchia si consolidano nel 1963 quando il governo turco firmò un Accordo di associazione meglio conosciuto come “Accordo di Ankara”. Durante il Consiglio europeo di Helsinki del 1999, si conferisce alla Turchia lo status di "paese candidato" in quanto soddisfacente i “criteri di Copenaghen”.Alla data del 3 ottobre 2005 i venticinque Paesi membri dell’Unione stabilirono all’unanimità che la Turchia, grazie alle riforme apportate dal governo Erdogan, era stata in grado di soddisfarli.Nonostante il parere favorevole della Commissione, venne specificato che il processo di adesione turco sarebbe durato circa un decennio e che su alcuni settori chiave come la libera circolazione dei lavoratori e la politica agricola, sarebbero state necessarie intese bilaterali specifiche.Dal punto di vista formale il negoziato con Ankara sembra rispettare il percorso già seguito precedentemente da altri paesi ma dal punto di vista strettamente sostanziale è ancora ben lontano dal concludersi. Il negoziato presenta caratteri del tutto originali che si accompagnano allo scetticismo e alle paure dei governanti e dell’opinione pubblica europea. Oggi, all'alba del terzo decennio del nuovo secolo, la deriva autoritaria del governo turco e i ripetuti errori dell'Unione e degli Stati membri hanno approfondito in modo incolmabile il solco tra UE e Turchia.
- The relations between the European Community and Turkey consolidate in 1963 when the turkish government signed an Associacion agreement better know as the "Ankara Agreement". During the European Council of Helsinki (1999), it gives Turkey the status of "candidate country" as satisfying the "Copenaghen Criteria", As of october 3, 2005 the twenty-five EU member states estabished unanimously that Turkey, thanks to the reform introduced by Erdogan government, was able to satisfy them. In spite of the favorable opinion of the Commission, it was specified what the turkish accession process would have lasted about a decade and that on some key sectors such as free movement of workers and agricultural policy , would have required specific bilateral agreements. From a formal point of view the negotiations with Ankara seems to respect the path already followed previously by other countries but from a point of view substancial is still far from completed. The negotiation has completely original characters that accompany the skepticism and fears, more or less founded, of governments and of the public opinion. Today, at the dawn of the third decade of the new century, the authoritarian drift of the Turkish government and the repeated errors of the EU and its Member States have severely deepened the gap between Turkey and EU.