Il presidio difensivo

Nella parte nord-occidentale del sito, presso una delle tre porte di accesso alla città, quella occidentale, lo scavo ha riportato alla luce un edificio a planimetria quadrangolare (8,20x11,40 m) di epoca comunale (XIII-XV secolo), un probabile presidio difensivo del limitrofo varco di accesso a Cencelle, quello Ovest.

La costruzione

L’ambiente è delimitato da strutture murarie in filari orizzontali di blocchi di tufo squadrati di riutilizzo (alti intorno ai 30 cm e larghi fino a 50 cm) con spessore costante (60 cm) e fondazione a vista in pietrame e ciottoli legati da malta, a livellare le asperità del banco roccioso.

L’accesso all’edificio è posto a Nord-Ovest ed è delimitato da una soglia (larga 1,80 m) composta da due lastre di trachite, di cui una reca il foro per l’alloggiamento del cardine. La roccia costituisce il piano di calpestio dell’ambiente, a volte livellata con piani di malta e con una pavimentazione in piccole lastre di trachite. Relativa alla primitiva copertura è una fossa circolare posta a metà del muro meridionale dell’ambiente, atta a ospitare un grosso palo destinato a sorreggerne la copertura.

La ristrutturazione

Dopo un breve periodo di abbandono l’edificio è stato ristrutturato: i muri perimetrali sono stati restaurati con la stessa tecnica edilizia e lo stesso materiale; il primitivo accesso è stato ridotto nella luce di 15 cm. Inoltre l’interno dell’ambiente è stato diviso in due stanze con la costruzione di un tramezzo in blocchetti di trachite irregolarmente disposti: i due vani (8,20x4 m; 11,40x4 m) comunicano attraverso due accessi aperti nel tramezzo stesso. All’interno di una delle due stanze è presente una nuova pavimentazione in blocchetti di tufo accostati a secco.

L'abbandono

L’edificio è stato abbandonato tra la fine del XIV e la prima metà del XV secolo, datazione desunta dall’analisi della ceramica ritrovata (tra cui una ciotola in lustro metallico d’importazione spagnola), che si colloca in questa epoca. La mancanza di uno strato di tegole, testimoniante il crollo del tetto e la scarsità del materiale metallico e ceramico ritrovato fanno supporre un abbandono volontario dell’edificio stesso preceduto dalla spoliazione sistematica dell’arredo dell’ambiente e di tutti gli elementi fittili riutilizzabili come materiale da costruzione.

La funzione

La vicinanza alla porta nord-occidentale della città e al muro di cinta, le dimensioni particolarmente grandi dell'edificio, la mancanza di tracce di vita abitativa di tipo famigliare, fanno ipotizzare una sua utilizzazione, tra XIII e XV secolo, come presidio difensivo di uno degli accessi principali della città di Cencelle.

Questa lettura trova riscontro nei coevi avvenimenti storici: Cencelle in epoca comunale è segnata da un’instabilità politica costante, come centro in alternante posizione di conflitto e di pace tra Roma e Viterbo, posizione nella quale il comune di Corneto (attuale Tarquinia) si inserisce. Questa conflittualità è ben riflessa nell’espressione guerra in città e città in guerra.

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