Il quartiere sud-orientale 1

 

Le case a schiera bassomedievali e la bottega del faber

L'area si trova sulle pendici sud-orientali del versante collinare ed è delimitata dalla strada che dalla porta orientale segue con andamento curvilineo il percorso delle mura verso Sud e dalla via che si origina dalla precedente perpendicolarmente (con andamento est-ovest).

Tra questi due assi stradali si sviluppa un’unità edilizia di forma rettangolare allungata, ma con un lato obliquo che la rende trapezoidale all’estremità orientale: il complesso è costituito da 5 ambienti a cella rettangolare, contigui e paralleli, uniti fra loro in modo da condividere almeno una parete divisoria.

- Periodo I (metà IX-XIII secolo)

In questo periodo viene pavimentata la strada Nord-Sud in blocchi di trachite, a riflesso di un preciso intento di pianificazione urbanistica volto alla sistemazione dell’area sud-orientale. Inoltre viene costruita nell’angolo sud-ovest dell’isolato una casa-torre quadrangolare in blocchi di tufo perfettamente squadrati.

- Periodo II (XIII-XV secolo)

Periodo in cui viene realizzato l'isolato. Il complesso è originato da un nucleo centrale (i vani A e C), addossato lungo l’estremità nord al preesistente vano E. In un momento successivo si addossa a Est l’ambiente B, di forma trapezoidale, mentre a Ovest il complesso viene chiuso dal piccolo vano D. L’isolato è accessibile solo dal lato nord: gli ambienti A, C e D sono lievemente seminterrati rispetto alla strada.

Si tratta di una forma abitativa caratterizzata da case a schiera, cellule di modulo quadrangolare a uno o due piani: l’intero complesso è realizzato con paramenti in grossi blocchi di trachite dal taglio squadrato.

I vani A e B ospitano un impianto artigianale vero e proprio (una bottega di un faber): il primo, di forma rettangolare, suddiviso da una fila di blocchi in pietra, presenta a Sud quattro focolari, fosse di modeste dimensioni ricavate negli avvallamenti naturali del banco di roccia, all’interno delle quali si accendeva il fuoco.

Presso l’entrata è situata una vasca rettangolare, incassata al di sotto del livello del pavimento. Il lato Est è addossato alla parete di delimitazione dell’ambiente stesso, in rapporto a un canale passante attraverso il suddetto muro, che fuoriusciva dall’altra estremità nell’ambiente B, dove è collocata una vasca circolare posta a una quota superiore rispetto alla precedente, funzionale a raccogliere l’acqua che fuoriusciva dal tetto.

Focolari e vasca venivano utilizzati nell’attività metallurgica: l’oggetto metallico, nella forma di un lingotto o di prodotto già finito, era sottoposto all’azione di un fuoco che ammorbidiva la dura consistenza del metallo. Quindi veniva posto a raffreddare nella vasca rettangolare e poco dopo si procedeva alla lavorazione su alcuni piani in malta situati nell’ambiente B, utilizzabili per l’attività di battitura, rifinitura o limatura. Si tratta dunque di un impianto artigianale semplice ed essenziale, funzionale a lavori di rifinitura o forse di riparazione degli oggetti metallici, una bottega di un faber, luogo di lavoro e insieme di vendita dei prodotti finiti, che si apre all’esterno e consente la comunicazione e lo scambio fra l’artigiano e il compratore.

- Periodo III (XV-XVI secolo)

Periodo in cui inizia l’abbandono dell'isolato.

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