La chiesa di S. Pietro

 

 

La chiesa romanica

La fase relativa alle maggiori emergenze strutturali conservate all’interno della città è quella pertinente all’edificio della chiesa di età romanica che spicca per la sua imponenza rispetto le altre strutture finora note nel centro.

La facciata della chiesa si apriva verso il centro della città, lungo l’asse stradale principale che la divideva dall’area occupata dagli edifici del potere civile, una posizione quindi dalla forte valenza simbolica. La chiesa, a tre navate,  era dotata di una cripta e terminava con tre absidi, che fuoriuscivano dal circuito murario come avviene molto spesso nell’architettura medievale.

L’accesso all’edificio era garantito da un’apertura nel muro di facciata, in corrispondenza della navata centrale, e da due ingressi minori sui muri perimetrali. L’edificio presentava una pavimentazione in lastre di tufo nelle navate laterali e in lastrine di marmo policrome, disposte a formare dei motivi geometrici (opera cosmatesca), nella navata centrale. All’area presbiteriale, dove era situato l’altare, si accedeva dalla navata centrale tramite una gradinata in lastre di pietra che la soprelevava di quasi 2 m, rendendo così possibile l’accesso alla sottostante cripta mediante due ingressi voltati.

Nella navata destra si trovava il fonte battesimale della chiesa, a pianta ottagonale. La struttura del battistero era inquadrata da un pavimento realizzato con elementi marmorei di reimpiego pertinenti l’arredo liturgico della precedente chiesa di età altomedievale.

La costruzione dell’edificio appare inquadrabile tra la fine dell’XI e l’inizio del XII secolo; è possibile fissare un termine ante quem per la cessazione dell’attività della chiesa alla fine del XIV secolo.

Sia all’interno che all’esterno della chiesa è stato possibile individuare alcune sepolture; gli inumati, posti in posizione supina, erano allineati lungo le mura dell’aula di culto. In corrispondenza della facciata della chiesa era presente una singolare 

tomba, costruita in muratura, che prevedeva la deposizione degli inumati al di sopra di una lettiga lignea, poggiata su travi che lasciavano al di sotto uno spazio vuoto che facilitava la decomposizione dei resti organici e la loro caduta sul fondo della struttura, rendendone così possibile il riutilizzo.

L’indagine archeologica ha permesso anche di individuare numerose modifiche all’impianto originario della chiesa romanica. Nella navata sinistra della chiesa venne allestita, infatti, una fornace per campane con camera di forma circolare con apertura verso sud, collegata ad una fossa di alimentazione.

 

Le trasformazioni successive

In una fase successiva alla costruzione della fornace vennero chiusi gli accessi alla chiesa e realizzati una serie di tramezzi che formavano due ambienti all’interno della navata sinistra. All’interno di uno degli ambienti venne costruita una struttura, inserita nel corridoio che permetteva l’accesso alla cripta, formata di un basamento rialzato di forma quadrata collegato con un sistema di scoli che lascia pensare ad un impianto per la trasformazione di risorse agricole. Anche l’interno della cripta, del resto, è interessato da attività agricole relative probabilmente alla tostatura delle ghiande. è possibile collocare questa fase di riorganizzazione tra la fine del XIV ed il XV secolo ed è forse possibile mettere in relazione questi interventi con la costruzione di un muro a scarpa e di un fossato all’esterno dell’edificio che lo isolavano rispetto alle costruzioni circostanti. In questa fase evidentemente la chiesa aveva cessato la sua attività di culto.

In un ultimo momento di utilizzo dell’edificio all’interno dell’area della chiesa, presso l’angolo nord-ovest, vengono realizzati dei muri a secco, disposti a formare una serie di aiuole funzionali forse a coltivazioni, all’interno dei quali è stata rinvenuta ceramica invetriata da fuoco (XVII-XVIII secolo).

 

La chiesa altomedievale

L’approfondimento dello scavo ha permesso di appurare la presenza di strutture relative ad una chiesa precedente, di età altomedievale. Presso l’angolo nord-est della chiesa è stato scavato un ambiente quadrangolare, utilizzato come campanile nella chiesa romanica ma ad essa preesistente. La struttura, provvista di un ingresso lungo il lato ovest, obliterava alcune sepolture precedenti alla costruzione della torre. L’utilizzo a fini funerari della zona prima della costruzione dell’edificio romanico è testimoniato anche dalle deposizioni rinvenute in corrispondenza della navata centrale della chiesa romanica, al di sotto del pavimento: a nord di quest’area è stata individuata una vasca battesimale e una serie di pilastri, orientati trasversalmente rispetto all’edificio romanico, che sono riferibili alla chiesa di età altomedievale.

 

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