La scuola primaria e dell'infanzia di Accumoli

scuola di Accumoli

Progetto definitivo della nuova scuola primaria e dell’infanzia | Istituto scolastico omnicomprensivo di Amatrice - Plesso di Accumoli

A gennaio 2017 è stato formalizzato un accordo tra il Commissariato Straordinario alla Ricostruzione Sisma 2016 e l’Università Sapienza per l’attività di Supporto tecnico alla progettazione alla Struttura commissariale, al fine di elaborare il Progetto Definitivo del nuovo plesso scolastico di Accumoli. L’attività di progettazione ha coinvolto circa 40 docenti e personale tecnico di Dipartimenti delle Facoltà di Architettura e di Ingegneria civile e industriale, con il coordinamento scientifico del DiAP.
Il progetto è stato completato in poco meno di un mese, cercando così di rispondere alle richieste del Commissariato straordinario che, nelle prime intenzioni, intendeva rendere il complesso funzionante per l’avvio del nuovo anno scolastico a settembre del 2017.
L'area interessata dall'intervento insiste su un pianoro del crinale collinare (circa 900 m s.l.m.) su cui si trova anche il centro storico di Accumoli, ed interclusa tra il centro storico, l'area del campo di emergenza e l'area destinata alla realizzazione delle soluzioni abitative in emergenza (SAE), nonché circondata dalla viabilità di accesso e collegamento tra queste diverse aree. 
L’edificio è composto da un unico corpo di fabbrica coperto a tetto con doppia falda con il colmo orientato lungo l’asse est-ovest. I fronti principali sono a nord, ove è situato l’ingresso, e a sud ove sono localizzate le aule. Una parte del volume corrispondente alla sala polivalente e a un tratto della galleria di distribuzione alle aule ha un’altezza maggiore per consentire un corretto proporzionamento della sala stessa. La copertura a doppia falda recupera i caratteri dell’architettura locale. Allo stesso tempo il rivestimento di facciata e copertura in alluminio grigio opaco conferisce al manufatto una superficie chiaroscurale e il carattere astratto che si addice a un’architettura contemporanea, evitando accenti vernacolari e falsificazioni stilistiche.
Dal punto di vista energetico, la struttura rappresenterà un’eccellenza in termini di biosostenibilità, per i materiali riciclabili e per l’alta efficienza energetica che la caratterizzano, raggiungendo la classificazione NZEB (Nearly Zero Emission Buildings) riservata ai fabbricati che consumano una quantità di energia inferiore o pari a quella che riescono a produrre.