CONVEGNO

Convegno
DALLA BREXIT AD EXITALY: ECONOMIA E DIRITTO SENZA EUROPA

Giovedì 20 ottobre 2016, ore 9.30
Sala convegni “Pietro Onida” - Facoltà di Economia (terzo piano)
via del Castro Laurenziano 9, Roma

INFO: deap@uniroma1.it , massimo.morbidelli@uniroma1.it

Tra i numerosi effetti della c.d. Brexit vi è anche quello del rendere “meno impossibile” uno scenario internazionale senza Unione Europea o con un’Unione a scarto ridotto ossia priva di alcuni degli Stati membri più importanti, Paesi fondatori inclusi. Di qui l’interrogativo, da approcciare in un convegno multidisciplinare, per generalissimi profili, di quali sarebbero le ricadute sull’economia e sull’ordinamento giuridico italiani nel caso di distacco definitivo dall’Unione o di “implosione” di quest’ultima. Si tratta di un interrogativo che assume una prospettiva in parte diversa da quella affrontata nei primi studi dedicati agli effetti della Brexit. Ed invero in tali contributi la prospettiva è quella della fuoriuscita dall’Unione di un partner europeo, il Regno Unito appunto, per il tramite dello strumento del c.d. recesso unilaterale ai sensi degli artt. 50 del TUE con i connessi effetti lato Italia. Qui invece la prospettiva è quella più generale degli effetti economici e della destrutturazione delle fonti del diritto italiano conseguente all’abbandono o all’“implosione” dell’Unione, di come si atteggerebbe, in particolare, l’economia e l’ordinamento domestico privo del sistema normativo proprio dell’Unione medesima, una prospettiva “interna”, in buona sostanza, e non “esterna”. Prospettiva speculativamente tanto più intrigante se solo si consideri che con la riforma costituzionale del 2001 i vincoli derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione Europea sono stati integrati nel dettato costituzionale.

 

 

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