Obiettivi del Dipartimento

Il Dipartimento si trova presso l'Azienda Ospedaliera Sant'Andrea di Roma.

Il Dipartimento di Scienze Medico Chirurgiche e Medicina Traslazionale si propone degli obiettivi culturali, scientifici e formativi unificanti del Dipartimento che si basano sui concetti di Ricerca tecno-biologica applicata alla clinica e Traslazionalità.

  • La Ricerca tecno-biologica applicata alla clinica è intesa come la capacità di sperimentare e valutare, l’impatto che l’innovazione e l’evoluzione di materiali, mezzi radiodiagnostici e radioterapici, software e farmaci molecolari, può avere nella gestione dei processi di prevenzione e promozione della salute, medicina preventiva e di comunità, diagnosi, trattamento, cura e palliazione delle malattie oltre al settore delle Emergenze medico chirurgiche.

Questo aspetto deve essere valutato in termini di efficacia e di efficienza del sistema e sulla qualità della vita valutabile e percepita da chi è malato.

  • La Traslazionalità è intesa come la capacità di trasferire in modo possibilmente rapido nuove conoscenze dalla ricerca Bio-Tecnologica a quella applicata, in modo da generare procedure diagnostiche e terapeutiche avanzate, offrendo nel contempo nuovi strumenti d’indagine. Il Dipartimento si sviluppa attraverso l’interazione e la reciproca validazione tra la ricerca biologica e tecnologica e quella applicata, per dare risposte alla necessità di evoluzione verso nuovi modelli organizzativi dell’assistenza e il conseguente e necessario adeguamento dei profili professionali in campo medico e infermieristico. La collaborazione a network di ricerca in campo internazionale su argomenti di medicina traslazione ne qualifica il ranking internazionale
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Aree Conoscitive e Patologie Specifiche a cura del Dipartimento 

Le aree conoscitive di competenza del Dipartimento sono strutturate in linee interconnesse di ricerca e didattica:

  • Tecno-biologica: materiali chirurgici, endoscopici, radiologici, radioterapici, protesici.
  • Morfo-funzionale: diagnostica per immagini, hardware, software, medicina nucleare, endoscopia.
  • Clinica integrata: trials e studi su applicazioni tecnologiche (materiali, imaging, software, radioterapia e terapia radiorecettoriale, etc.) in percorsi diagnostico-terapeutici integrati. Applicazione di nuovi Biomarkers ai percorsi clinico decisionali in medicina
  • Salute globale: il nuovo paradigma per la salute e l'assistenza sanitaria, radicato nell'approccio teorico dei determinanti sociali di salute, basato sui principi enunciati nella Dichiarazione di Alma Ata e sostanziato da ampie evidenze scientifiche nel campo della promozione della salute a livello individuale e/o di comunità di vita e di lavoro.
  • Medicina territoriale: assistenza domiciliare, medicina di famiglia, rete di emergenza-urgenza, controllo delle patologie prevalenti, prevenzione delle malattie attuabile con vaccinazioni, prevenzione cardiovascolare, prevenzione secondaria in oncologia, prevenzione della perdita dell’autosufficienza e nei vari ambiti di vita dell’anziano, prevenzione delle dipendenze patologiche, prevenzione delle disuguaglianze, prevenzione sul lavoro.

Le patologie Specifiche del Dipartimento sono: Digestive e Nutrizionali, Ortopediche, Neoplastiche, Respiratorie.

Le specificità di queste possono essere riassunte in: Patologie articolari e giunzionali (ricostruzioni e protesi); Terapia acuta e cronica del dolore; Patologie neoplastiche e non del fegato, delle vie biliari, del pancreas, dello stomaco, dell’esofago e del colon; Patologie neoplastiche del torace, nell’adulto e in età pediatrica (limitatamente alla chirurgia); Patologie neoplastiche del sistema nervoso centrale e periferico, della mammella e della sfera urogenitale.

Traslazionalità

Il Dipartimento si caratterizza per l’esistenza di processi scientifici di collaborazione internazionale e nazionale, con gruppi ed enti pubblici e privati per lo sviluppo di materiali, diagnostici, biomarcatori, etc. che sono attualmente testati in programmi di ricerca da parte di alcune delle componenti disciplinari del Dipartimento. L’attività assistenziale si gioverà  dell’organizzazione in DAI istituita presso l’Azienda Ospedaliera Sant’Andrea (DAI di Scienze Diagnostiche, DAI di Emergenza Urgenza, DAI di Scienze Cardio-Toracico Vascolare, DAI di Scienze Oncologiche, DAI di Scienze Chirurgiche Anestesiologiche e Malattie dell’Apparato digerente, Unità operative di Igiene e Tecnica ospedaliera e di Medicina del Lavoro)

I settori di applicazione delle specificità sono così ripartite:

Settori di Specificità Dipartimentale
 

Urgenza-Emergenza

Prevenzione

Patologie Complesse

Settore Scientifico Disciplinare

S.S.D.

Traumatologia Cancro del colon retto Politrauma Medico Chirurgica: Chirurgia generale, Chirurgia toracica, Malattie digestive, Oncologia: digestiva e polmonare, Mammella MED 18,12,21,20
Sanguinamenti Fegato  epatocarcinoma

Patologie multiorgano.

Ortopedico Traumatologica MED 33,34
Occlusioni

Pancreas (IPMN).

  Anestesiologica e Rianimazione  MED 41
Insufficienza Epatica     Diagnostica per Immagini e Radioterapia  MED 36
Pancreatiti Acute     Igiene Generale e Applicata  MED 42
Colangitie      Medicina del Lavoro  MED 44
Colecisti     Medicina interna  MED 09
Compressioni midollari neoplastiche     Infermieristica e Riabilitazione   MED 45, MED 48, MED 50
Sindromi mediastiniche        
Shock        
Sindromi coronariche acute        
Insufficienza cardiaca acuta        
Sepsi        
Aritmie cardiache        
Insufficienze respiratorie acute        
Eventi cerebrovascolari acuti        
Stati di disidratazione        
Insufficienze renali acute        
Squilibri idroelettrolitici.        

Obiettivi Realizzativi

Gli obiettivi del Dipartimento vengono raggiunti nell'ottica dell' ottimizzazione dell'offerta assistenziale. 

Il processo per raggiungere tali obiettivi pone al centro del processo di intervento il malato e la conoscenza e competenza delle patologie da cui è affetto.

Intensità del livello di cura: Elezione, Urgenza, Emergenza, Rianimazione.

I target realizzativi del Dipartimento possono essere così riassunti e schematizzati:

  • La creazione di un continuum culturale e sperimentale dalla ricerca di base biotecnologica a quella applicata: “BENCH TO BEDSIDE”
  • La continua formazione di medici, nei vari settori culturali che aderiscono al Dipartimento pronti ai futuri mutamenti tecnologici ed alle aumentate esigenze di ritorno produttivo della ricerca
  • L’avvio formativo e professionale alla clinica, alla sanità, alla salute, alle realtà industriali in campo biomedico ed infermieristico
  • La sperimentazione e valutazione sul territorio di percorsi assistenziali integrati di modelli di cure primarie efficaci ed efficienti
  • La tutela delle comunità negli ambienti di vita e di lavoro; la medicina preventiva nella popolazione a rischio e nei lavoratori
  • La ricerca traslazione nel campo delle emergenze medico-chirugiche
  • La sperimentazione e la valutazione (efficacia ed efficienza) di processi e percorsi integrati che caratterizzano il modello assistenziale attuale e futuro, cioè basato sulla:

 

 

 

 

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