HeRO: Herbarium RO Online

HeRO è un progetto che prevede la valorizzazione del patrimonio del Museo Erbario della Sapienza Università di Roma attraverso la progressiva esposizione online delle collezioni museali.

Il progetto si inserisce nel discorso di digitalizzazione e messa in rete delle collezioni naturali che sta ricevendo moltissima attenzione a livello nazionale e internazionale, perché è uno strumento straordinariamente efficace per potenziare la didattica, la ricerca e le attività di terza missione nel campo delle scienze biologiche ed ambientali. Meno di un anno fa, un editoriale su Science (Pennisi, 2019) riportava la notizia che gli Stati Uniti hanno in programma di creare un database completo del miliardo di piante, animali e fossili conservati nei musei, applicando approcci innovativi di catalogazione e collegamento tra database. Secondo la U.S. National Science Foundation (NSF) questo piano ha un “enorme impatto potenziale per la comunità scientifica, che potrà sviluppare nuovi tipi di ricerca”.

Le collezioni exsiccata negli erbari sono un importante antidoto al rischio dell’approssimazione e della non-verificabilità, perché da secoli conservano la base fisica e tangibile di ogni dato. È quindi indispensabile che queste informazioni non vadano perse e che i reperti museali e i dati ad essi associati siano messi in sicurezza attraverso operazioni di digitalizzazione. L’attività di digitalizzazione può essere sviluppata con particolare facilità ed efficacia per le piante secche conservate negli erbari, che si prestano particolarmente bene all’acquisizione delle immagini in quanto sono spianate ed essiccate su fogli di formato standard, e conservate in collezioni normalmente già ordinate con criteri di classificazione tassonomica. Per avviare questi processi, il Polo Museale Sapienza ha finanziato l’acquisto delle attrezzature per allestire il laboratorio di digitalizzazione: uno scanner ad alta definizione e velocità corredato di computer e apparato per lo storage dei dati.

Per la gestione dei dati, verrà presto strutturata una piattaforma multimediale per la fruizione di tutti gli elementi indispensabili collegati ai reperti (immagini, metadati, sequenze genetiche, osservazioni, epistolari, pubblicazioni, mappe, risultati da esperienze di citizen science etc.) dal più ampio pubblico possibile e per i più svariati scopi.

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