Cibo per la mente: iniziative per continuare a crescere insieme, anche rimanendo a casa

Siamo certi che voi studenti della Facoltà di Medicina e Psicologia stiate passando il vostro tempo seguendo la didattica online, studiando e preparando gli esami. Non si vive però di solo studio. La Facoltà Medicina e Psicologia cerca di assumere il proprio ruolo di luogo di crescita anche mettendo a disposizione risorse, programmi di sostegno, ma anche visite virtuali in musei, luoghi d'arte, siti dove accedere a patrimoni letterari. 
Questa sezione è divisa in due blocchi: quello delle risorse messe a disposizione da Sapienza e quello di risorse esterne ovviamente gratuite, pubbliche o di interesse pubblico.
 
Prima ancora di accedere ad esse, in evidenza, una lettera ricevuta da vostri colleghi rappresentanti di studentesse e studenti del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia, che ha accompagnato una donazione all'Azienda Ospedaliera Universitaria. Il senso civico e di appartenenza alla nostra comunità che essa mostra forse non è arte, ma anche questo è cibo per la mente.

Lettera dei rappresentanti degli studenti del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia

Amp.lo Preside,
Chiar.mo Presidente,
 
Sono una rappresentante degli studenti del corso di Medicina e Chirurgia.
Scrivo in questa serata per me e per i compagni di tutti gli anni di corso molto significativa, porgendo innanzitutto le mie dovute scuse per non aver avuto modo di comunicare con voi tutti prima della realizzazione dell'iniziativa.
 
Sono state per noi studenti delle settimane particolari, sicuramente le prime molto frenetiche e ricche di novità riguardanti la didattica telematica, di cui vi siamo profondamente grati, le successive invece impregnate di momenti riflessivi. 
Proprio in una di queste occasioni con gli altri rappresentanti abbiamo pensato di trovare il modo di sentirci coinvolti in quella che risultava essere un'emergenza ed una minaccia. Volevamo essere parte " a distanza" di quello che per noi non è un semplice luogo di formazione, ma lo è anche di crescita, di socializzazione; insomma volevamo essere utili anche noi  al nostro ospedale. 
Così abbiamo pensato di aprire una campagna di raccolta fondi, dal titolo " Per non dover scegliere", partendo da un obiettivo umile e raggiungibile per acquistare tutto ciò che serve all'azienda ospedaliera per fronteggiare l'emergenza COVID-19.
Devo ammettere che quando abbiamo organizzato il tutto, era come avere una grande responsabilità nelle mani, ma questa sera siamo contenti di poter rendere partecipi voi tutti del raggiungimento dell'obiettivo ed in qualche modo gioirne con chi ogni giorno si spende per far si che la nostra formazione eccella.
 
Riporto pertanto i ringraziamenti in allegato del Direttore sanitario a tutta la componente universitaria di Sapienza Sant'Andrea. 
Crediamo che questo sia l'esempio più fulgido, nella nostra dimensione di studenti, della messa in pratica della citazione "ragionare con il cervello, ma pensare con il cuore".
 
Cordialmente,
 
a nome di tutti gli studenti

Risposta del Preside a studentesse e studenti

Carissime Studentesse, Carissimi Studenti
 
Come sapete non ho avuto il privilegio di poter contribuire direttamente alla vostra formazione come giovani medici o come futuri medici. Se la avessi avuta ne sarei orgoglioso, come credo lo sia il Presidente Familiari, il mio caro amico Giuseppe. 
Sono state delle settimane particolari anche per noi docenti. Questa come non farete fatica a immaginare, rappresenta per me la sfida professionale della vita, a meno che nel seguito del mio mandato non arrivino anche le cavallette o qualche altra piaga d'Egitto. Non sono sicuro di essere preparato a fronteggiarla, ma sono certo che, dovendolo fare, non vorrei giocare in nessuna altra squadra che non sia quella della Facoltà di Medicina e Psicologia.
 
Mantenere la stella polare dei valori, delle buone prassi, del rispetto dei principi fondamentali alla base di una comunità educante è relativamente semplice quando tutto funziona, più complesso nei momenti emergenziali quando tutto, risorse e limiti, vizi e virtù, vengono alla luce in modo più evidente. In questo momento emergenziale quello che viene alla luce è il senso di appartenenza alla nostra comunità, il rinnovo delle ragioni che ci hanno portato a scegliere di fare un pezzo di strada insieme, il desiderio di offrire, ciascuno a proprio modo, un contributo al superamento della crisi, senza scorciatoie, senza mai pensare "a me non riguarda". 
 
I docenti, tutti i docenti, stanno facendo del proprio meglio. Alcuni di loro lo stanno facendo mentre sono contemporaneamente impegnati in una partita assistenziale che non c'è bisogno che io descriva a voi. Il personale tecnico amministrativo sostiene il lavoro senza risparmiarsi, in alcuni casi ben oltre il proprio mandato (e il proprio orario di lavoro). Preside, Vice Presidi, Direttori, Presidenti di Corsi di Studio cercano di coordinare un processo di adattamento che nessuno stress test avrebbe potuto simulare. Non servirebbe a granché senza la vostra disponibilità a immaginare la formazione come un processo di co-costruzione e di crescita comune. La vostra lettera ei vostro gesto sono il segno tangibile di questa disponibilità. Sarei felice di poterla condividere con tutti i colleghi, fatemi sapere se posso farlo.
 
Non credo che usciremo da questa storia come ci siamo entrati, penso che ne usciremo molto migliori. Come docenti, come futuri professionisti della salute, come comunità. 
 
Un cordiale saluto, con l'orgoglio di fare parte di questa comunità,
 
Fabio Lucidi

Risposta del Presidente del CdL in Medicina e Chirurgia a studentesse e studenti

Carissime Studentesse, Carissimi Studenti e neo-Dottori
 
Ho seguito, seppure a distanza, la vostra iniziativa di solidarietà nei confronti dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria Sant'andrea e mi congratulo davvero per il Vostro importante risultato. Siete infatti riusciti a coagulare, intorno a questa iniziativa, la generosità e l'affetto dei tanti studenti che hanno contribuito al raggiungimento di questa cifra davvero ragguardevole. Un atto concreto nei confronti di quella che consideriamo tutti la nostra casa. Quando, nell'ormai lontano 1998 io ed altri due importanti colleghi (il Prof. Aldo Vecchione e il Prof Paolo Amati, che non sono più presenti tra noi) andammo a visitare la struttura (che avrebbe poi aperto i primo Ottobre del 1999), la trovammo con il cancello chiuso da un grande lucchetto che l'Architetto Camaiti (uno dei progettisti del palazzo) aprì per farci entrare. Trovammo una struttura naturalmente vuota e in molti punti ancora da finire. Ricordo che ne rimanemmo affascinati, immaginandola piena di vita, di colleghi, di pazienti e di studenti. Facendo il giro  del palazzo, ricordo che iniziammo a sognare, qui ci potrebbe andare un'aula.... , qui il reparto di.... , qui il laboratorio di...., immaginando un Ospedale di successo con Docenti e Studenti meravigliosi.
Il tempo, credo,  ci ha dato ragione: L'ospedale è infatti oggi un polo di riferimento nazionale e internazionale, i nostri studenti occupano posizioni di tutto rispetto, non solo in Italia ma anche a livello internazionale (pensate che lo scorso anno ne ho incontrato un altro, che mi ha riconosciuto e ricordato il suo periodo di studente da noi, ora professore associato all'Ospedale Universitario di Helsinki), i miei colleghi Docenti tutti appassionati del loro lavoro e della loro missione che non è solo assistenza o ricerca (sono imbattibili) ma anche impegno didattico (e lo stanno dimostrando in questi giorni difficili, con il grande impegno che stanno mettendo in campo, per produrre le lezioni a distanza) . 
 
Quello che però ha sempre caratterizzato i nostri studenti, Voi, è proprio quell'impegno sociale che negli anni ha assunto sempre una connotazione più nitida e davvero forte. 
La Vostra iniziativa importante va proprio in questa direzione, ma, consentitemi di dirlo, essa è solo una delle tante manifestazioni di solidarietà, di affetto e di impegno sociale che siete riusciti a realizzare in questi anni, in misura sempre crescente, sempre con maggiore impegno.
Bravi, davvero bravi.
 
Questo momento drammatico porta con sè tutta quell'incertezza del futuro che si possa immaginare, ma dalla quale non possiamo esserne sopraffatti. Il rispetto delle regole ci porterà sicuramente fuori da questa crisi. Pazienza se ci stiamo perdendo questi primi giorni di primavera, ancora freddi, a dire il vero, ma con un cielo di un azzurro intenso, terso, con il verde dei prati che sta divenendo sempre più carico di colore. Ieri mattina, dei giardinieri stavano rasando, per la prima volta, l'erba del prato intorno al nuovo palazzo, vi sono i giovani alberi con i primi fiori che tra pochi giorni, con l'aumento della temperatura, esploderanno in tutta lo loro bellezza. Ieri mattina  era forte e inebriante l'odore dell'erba tagliata. Era chiaramente percepibile anche attraverso la mascherina che indossavo, prima di entrare nel nuovo palazzo e iniziare la discussione delle lauree. Pazienza, ma ci troveremo di fronte i mesi più caldi, voglio credere fermamente che riusciremo a goderceli, torneremo a stringerci le mani, ad abbracciarci, a godere di una passeggiata. Il nuovo edificio Vi attende; ormai tutte le attività le abbiamo trasferite dentro il nuovo palazzo, che appunto attende solo di essere vissuto da voi. Pazienza se metterete i piedi sui muri (cominciate però a pensare che dovete mantenerlo pulito) ma quel palazzo vi aspetta, sarà la vostra seconda casa, vedrà nascere i vostri talenti, le vostre idee, le vostre speranze, gli amori futuri, i vostri successi.
Leggo in diversi giornali che, dopo questo periodo drammatico di dolore, non saremo più quelli di prima. Probabilmente sarà così, nel senso che avremo compreso che dalla sofferenza origina la felicità, che l'una non è il contrario dell'altra, che dalla sofferenza si esce con la passione, con la perseveranza, con la tenacia, con i valori della solidarietà e dell'aiuto di cui avremo maggiore consapevolezza. Avremo forse compreso cosa vuol dire e quale è il significato profondo di quello che chiamiamo "etica della responsabilità".
La donazione che avete fatto al vostro, nostro, Ospedale è un esempio tangibile, chiaro, forte che siete già in cammino su questa strada. Siete già abbastanza consapevoli che il nostro cammino, la nostra passeggiata della vita deve essere come quella del viandante che cerca nuove emozioni, nuove persone da incontrare e non come quella del possidente che schiaccia il terreno con i propri passi credendolo proprio e di nessun altro.
 
Consentitemi di ringraziare il nostro Preside, l'amico Fabio Lucidi per le Sue belle e profonde parole; anche le sue parole non originano solo dal cervello, ma soprattutto dal cuore. Lo ringrazio per la stima che ha nei miei confronti, del tutto immeritata. Lo ringrazio ancora di più proprio per questo motivo.
 
Vi ringrazio ancora di cuore, ricordandovi che questa citazione deriva da un detto degli indiani d'America, che Papa Francesco la ha ripetuta più volte, ma l'ha ripetuta anche Richard Horton (il mitico editor di Lancet) in un discorso che ho sentito ad un congresso AMEE di qualche anno fa.
 
Scusate per la storia sicuramente lunga, ma tanto, come diversivo può andare, tra una lezione telematica e l'altra. 
Una ulteriore raccomandazione: state il più possibile a casa. Verrà anche per Voi il momento di salvare vite o di tenere per mano chi soffre! Ovviamente questo non vale per i freschi Dottori. Tra qualche giorno saranno iscritti all'Ordine dei Medici ed entreranno in campo come tutti gli altri colleghi che si sono laureati nei giorni scorsi. Tutti sapranno farsi onore nel migliore dei modi. 
Sarà molto bello incontrarci quando il pericolo di contagio sarà finito. Tenete sempre presente che anche se siamo lontani, in questo momento, eppure ci siamo, ci siamo soprattutto per Voi.
 
Un caro e affettuoso saluto,
 
Giuseppe Familiari

Risposta della Direzione del Sant'Andrea

Le iniziative di Sapienza 

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#Disinfettiamoleparole. La campagna social delle studentesse dei corsi di laurea magistrale in Comunicazione scientifica biomedica e in Biotecnologie genomiche - vai al sito
 

Fare un po' di moto all'interno delle mura domestiche con SapienzaSport - vai al sito

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