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Caratterizzazione molecolare di A. baumannii responsabile di coinfezioni in pazienti con SARS-CoV-2

Autori: 
Mariateresa Ceparano, Valentina Baccolini, Giuseppe Migliara, Dara Giannini, Francesco Pugliese, Francesco Alessandri, Irma Germani, Mario Venditti, Giancarlo Ceccarelli, Maria Trancassini, Guido Antonelli, Daniela Tufi, Maria De Giusti, Carolina Marzuillo, Paolo Villari
Take Home Message:
I pazienti SARS-CoV-2 con coinfezioni da Acinetobacter baumannii ricoverati in Terapia Intensiva mostrano 2 cloni predominanti e un aumento della durata della degenza.
Caratterizzazione molecolare di A. baumannii responsabile di coinfezioni in pazienti con SARS-CoV-2

Obiettivi: descrivere le infezioni da A. baumannii nei pazienti infetti da SARS-CoV-2 ricoverati in terapia intensiva tra marzo 2020 e febbraio 2021 e individuare l’esistenza di clonalità genica tra gli isolati.

Metodi: sono stati collezionati gli isolati batterici di A. baumannii ritrovati nei pazienti SARS-CoV-2 e tipizzati mediante elettroforesi in campo pulsato (PFGE), utilizzando l'enzima Apa I. I profili genotipici sono stati interpretati rispettando i criteri di Tenover (Tenover et al. 1995).

Risultati: 196 pazienti SARS-COV-2 positivi sono stati ricoverati in terapia intensiva, principalmente maschi (N=138) con un'età media di 63 anni. Di questi, 122 sono morti e 74 sono stati dimessi. Un totale di 157 ceppi di A. baumannii sono stati isolati da 74 pazienti (38%), che hanno avuto una degenza media più elevata rispetto ai pazienti in cui il ceppo batterico non era stato isolato (24,6 giorni contro 12,2). L'analisi genotipica di 120 isolati ha rivelato due pattern genetici principali (A e F) e i sottotipi più frequenti sono stati: A8 (43%), A4 (29%) e A11 (10%). Tutti i ceppi erano  sensibili solo alla colistina (XDR), eccetto uno (PDR); isolati per lo più da aspirati tracheobronchiali (41%) o tamponi rettali (35%) e responsabili di 56 infezioni correlate all'assistenza (33% delle quali sostenute da A4, 38% da A8 e 9% da A11).

Conclusioni: L'isolamento di A. baumannii in pazienti con COVID-19 ha evidenziato l'importanza di monitorare le coinfezioni causate da questo patogeno, che frequentemente mostra un profilo multi-farmaco-resistente e allunga i tempi di degenza ospedaliera. È essenziale attuare misure preventive per contenere queste infezioni.

 

Parole chiave: 
Acinetobacter baumannii; Elettroforesi in Campo Pulsato (PFGE); Infezioni Correlate all'Assistenza
Bibliografia: 

 

Contatti

Mariateresa Ceparano
mariateresa.ceparano@uniroma1.it

Prof.ssa Alessandra della Torre
Commissione Ricerca
alessandra.dellatorre@uniroma1.it

 

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