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Disturbo post traumatico da stress in pazienti con pregressa infezione da SARS-CoV-2 al follow-up di 3 mesi dopo la dimissione dall'ospedale

Autori: 
Paolo Vassalini, Lorenzo Tarsitani, Alexia Koukopoulos, Cristian Borrazzo, Federica Alessi, Chiara Di Nicolantonio, Riccardo Serra, Francesco Alessandri, Giancarlo Ceccarelli, Claudio Maria Mastroianni, Gabriella d'Ettorre
Take Home Message:
La nostra ricerca ha mostrato l'elevata prevalenza di disturbo post traumatico da stress nei pazienti con pregresso ricovero per COVID-19, evidenziando l'importanza di effettuare screening sistematici durante i follow-up

Abstract

BACKGROUND: Il disturbo post traumatico da stress (Post Traumatic Stress Disorder - PTSD) è una patologia psichiatrica grave ma curabile che si sviluppa dopo un evento traumatico. Il ricovero ospedaliero per malattia da SARS-CoV-2 (COVID-19) è una esperienza potenzialmente traumatica, specialmente nei casi più gravi. Inoltre, il contesto senza precedenti creato dalla pandemia – quarantena nazionale obbligatoria e report giornalieri di ospedalizzazione e letalità da parte dei media – potrebbero aver amplificato la percezione del rischio per la propria incolumità anche nei pazienti con patologia moderata. Lo scopo dello studio è stato quello di valutare prevalenza e fattori di rischio di PTSD nei pazienti con pregressa infezione da SARS-CoV-2 a 3 mesi dal ricovero.

DISEGNO DELLO STUDIO: sono stati reclutati 115 pazienti ricoverati per COVID-19 durante la prima ondata pandemica e contattati telefonicamente a 3 mesi dalla dimissione al domicilio. La presenza di PTSD è stata valutata tramite il questionario Postraumatic stress disorder CheckList for DSM-5 (PCL-5). Il modello di regressione logistica multivariata è stato utilizzato per analizzare possibili fattori di rischio per lo sviluppo di PTSD.

RISULTATI: il 10.4% (n=12) dei pazienti ha ricevuto diagnosi di PTSD, ed un ulteriore 8,6% ha avuto diagnosi di PTSD sub clinico, associato a livelli significativi di compromissione dello stato di salute. La regressione logistica multivariata ha mostrato che fattori rischio per lo sviluppo di PTSD erano la presenza di una pregressa patologia psichiatrica (in particolare depressione/disturbo d’ansia, odds ratio (OR) = 6.3, intervallo di confidenza (IC) 95%: 3.7 – 78.6, p < 0.001) e l’obesità (OR = 3.51, IC 95%: 1.4 – 857.9, p = 0.03). L’anamnesi positiva per patologia polmonare cronica (asma/bronchite cronica) si è mostrata vicina alla significatività statistica come ulteriore fattore di rischio (OR = 6.03, IC 95% 1.0 – 37.1, p = 0.053) mentre il genere maschile si è rivelato essere un fattore protettivo per lo sviluppo di PTSD (OR=0,04, IC 95%: 0.0 – 0.041, p=0.007).

CONCLUSIONE: la prevalenza di PTSD si è mostrata essere molto elevata nei pazienti con pregressa infezione da SARS-CoV2, con evidenze di possibile incremento ai successivi follow-up. Il genere femminile e l’anamnesi positiva per pregressa patologia psichiatrica sono risultati essere importanti fattori di rischio per lo sviluppo di PTSD, e l’associazione di PTSD ed obesità necessita di ulteriori indagini. Lo screening per la valutazione di PTSD dovrebbe venire considerato nel follow-up dei pazienti COVID-19. 

 

Ambito: 
Parole chiave: 
disturbo post traumatico da stress
Covid-19
SARS-CoV-2
Contatti

Paolo Vassalini
paolo.vassalini@uniroma1.it

Prof.ssa Alessandra della Torre
Commissione Ricerca
alessandra.dellatorre@uniroma1.it
 

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