Kit per l'emergenza abitativa

ARES International Architectural Competition
Renewable energy sources and bioclimatic architecture for shells, to shelter people affected by natural disaster

Gruppo di ricerca: arch. Alessandra De  Cesaris (responsabile scientifico) arch. Claudia Bisceglia (progettista bioclimatica) arch. Elisabetta Papi, con Spyros Andrikou.
Collaboratori alla redazione del progetto: arch. Silvia Covarino, Luciano Aletta e Livio Carriero.

SEED: KIT PER L’EMERGENZA ABITATIVA

SEED è un kit per l’emergenza abitativa modulare, facile da trasportare e da montare, autosufficiente dal punto di vista energetico, che può essere completato in vari modi dagli abitanti facendo leva sulla capacità autorganizzativa della popolazione colpita da emergenze abitative (catastrofi naturali, tecnologiche, flussi migratori, ecc.).

E’ concepito come il nucleo iniziale di una casa, seppur di dimensioni minime, attorno al quale ciascuna famiglia ha la possibilità di completare la propria abitazione in base ai materiali presenti in loco, alla propria cultura e al modo di abitare. Soprattutto, la casa può crescere nel tempo assecondando le esigenze e le disponibilità finanziarie degli abitanti. Pertanto, un insediamento modulare rigidamente organizzato per soddisfare condizioni di emergenza, nel tempo ha la possibilità di crescere trasformandosi in un agglomerato urbano dalle caratteristiche più spontanee e partecipative.
 

Esistono tre tipi di KIT:

-il kit bagno (VIOLA) dotato  di wc chimico, lavello e manichetta della doccia, serbatoio per l’acqua e batteria d’accumulo per l’energia proveniente dai moduli fotovoltaici

-il kit cucina (AZZURRO) dotato  lavello, piastra  elettrica, serbatoio per l’acqua e batteria d’accumulo per l’energia proveniente dai moduli fotovoltaici

-il kit multiuso (GRIGIO) dotato di batteria d’accumulo per l’energia proveniente dai moduli fotovoltaici

Ogni Kit, una volta montato, dà luogo ad un modulo abitativo minimo per due persone (1.80x3.60x h. media 2.30). In relazione alla composizione della famiglia, ogni alloggio di emergenza sarà formato da uno o più moduli.

Il  kit è racchiuso in una  confezione di cartone impermeabilizzato multistrato che viene riutilizzato come pavimento dell’alloggio, come schermo divisorio e mobilio (sedia, tavolo, e cassettone-armadio). Le istruzioni relative al montaggio del kit e del mobilio sono stampate sul cartone medesimo.

Un SEED KIT è composto da:

-Una base dotata di attacchi alla rete infrastrutturale; nello zoccolo largo 60 cm., che assicura stabilità al modulo, sono posizionate le dotazioni tecniche;

-Una parete attrezzata, dotata di scaffalature, da infilare nella scanalatura predisposta nella base;

-Una tenda di goretex dotata di velcro e zip per le giunzioni. La tenda è composta da più strati; in alcune porzioni gli strati sono apribili separatamente per consentire in inverno la captazione solare passiva attraverso lo strato trasparente, e in estate la ventilazione attraverso la porzione microforata. Una porzione della tenda è provvista di celle fotovoltaiche; l’energia prodotta è accumulata nelle batterie contenute nella base.

-2 mensole con un lato inclinato di 30 gradi per l’ottimale orientamento del fotovoltaico;

- un serbatoio per la raccolta dell’acqua piovana.
 

SEED è un sistema universale che può essere adattato a differenti condizioni climatiche modificando il tipo e lo spessore degli strati che compongono la tenda: lo strato centrale (di spessore variabile), impermeabile ma traspirante, è infatti dotato di micro fori più piccoli di una goccia di pioggia ma allo stesso tempo, 700 volte più larghi di una molecola d’acqua.

Il kit può modificarsi secondo differenti lay-out e può dar luogo a differenti tipologie insediative (a schiera, a patio, a corte, ecc.) fermo restando il vincolo di disporre i moduli secondo la direzione nord-sud per l’ottimale utilizzo della fascia di fotovoltaico integrata nella tenda. Il nastro fotovoltaico, in una seconda fase, può essere scorporato dalla tenda e riutilizzato su qualsiasi altro tipo di copertura.

Pubblicato in:
-l’industria delle costruzioni n. 398, 2007.
- Esposto ad Atene 11-15 gennaio 2008.