Riqualificazione dopo il sisma del 1997 a Foligno

Concorso Nazionale di progettazione partecipata e comunicativa. INU, ANCI, WWF. Terza edizione 2005-06 .

Concorso di idee in due fasi sul tema ‘Riqualificazione e ri-progettazione del paesaggio’ caso di studio Foligno.
Progetto di riuso e riqualificazione di 5 delle 43 aree allestite dopo il sisma del 1997 nel Comune di Foligno.

Alessandra De Cesaris (capogruppo)
 

LA RETE DEI PARK’IT. Un progetto condiviso

PARK'IT lo scenario di riferimento
Oggetto della proposta è il riuso, la riconfigurazione e il riambientamento di 5 delle 43 aree dell’emergenza allestite nel comune di Foligno a seguito degli eventi sismici del 1997, attraverso soluzioni capaci di integrare le necessità di Protezione Civile - in caso di nuove emergenze - con le esigenze, i desideri e le necessità della popolazione delle 5 frazioni coinvolta nel processo di partecipazione.
La storia recente di queste aree ha inizio con il traumatico evento del settembre 1997: da porzioni di paesaggio agricolo, da aree marginali prive di riconoscibilità, si trasformano in brevissimo tempo in insediamenti temporanei dalla forte densità abitativa. Il suolo si è profondamente modificato per accogliere la rete degli impianti indispensabili alle necessità quotidiane. In questi luoghi la popolazione è stata insediata con modalità provvisorie di lunga durata; in questi luoghi si è ulteriormente rafforzato il profondo senso di identità e appartenenza degli abitanti delle frazioni di Foligno; in questi luoghi la collettività ha continuato a incontrarsi anche dopo il ritorno alla normalità, ha continuato dunque ad investire, emotivamente e economicamente, interrogandosi sui modi e le forme del futuro utilizzo.
In questo scenario, la nostra proposta definisce una metodologia progettuale - aperta, flessibile e trasformabile - per la costruzione di nuovi spazi pubblici dei centri storici frazionali di Foligno.
Si tratta di una metodologia progettuale che nella ricerca di soluzioni idonee alle 5 differenti aree, nel suo riproporre i medesimi segni e il medesimo linguaggio, vuole sottolineare il concetto che ogni singola area è parte di un sistema più ampio che ha per centro Foligno; rappresenta il tassello di una rete di servizi e spazi pubblici che va ad integrarsi, rafforzandola, la rete dei beni storici, naturalistici e dei servizi esistenti.

PARK'IT I dati di partenza e il procedimento
• L’osservazione mirata dei caratteri sociali, ambientali e paesaggistici del territorio
• I vincoli dettati dal doppio uso di protezione civile, nel caso di nuove emergenze.
• Il processo di partecipazione attivato nei laboratori e le molteplici istanze funzionali emerse
In particolare le molteplici istanze, esigenze e desideri emersi durante gli incontri con gli abitanti delle 5 aree, sono stati da noi accorpati in tre categorie di macro-bisogni.
A queste categorie di macro-bisogni, che riassumono le aspettative di trasformazione che gli abitanti hanno ipotizzato per i loro luoghi, abbiamo associato delle figure, elementi cardine del progetto architettonico, da sviluppare nella seconda fase di progettazione partecipata.
La necessità/bisogno di:
uno SPAZIO AGGREGATIVO COPERTO da origine al MODULO ABITATO
uno SPAZIO AGGREGATIVO APERTO da origine al MODULO ATTREZZATO
VERDE e attrezzature per lo SPORT da origine al MODULO VERDE e l’ABACO DEI SUOLI
Questi rappresentano gli elementi di una azione progettuale tipo: figure componibili all’interno di un puzzle, elementi di un Kit di montaggio per la costruzione dei Park’it nelle aree dell’emergenza.
Nel complesso, la scelta di una strategia compositiva e realizzativa aperta flessibile e trasformabile quale il kit:
- da un lato si fa interprete dell’elevata motivazione degli abitanti, determinati a intervenire con il proprio contributo nella fase progettuale esecutiva e realizzativa;
- dall’altro fornisce una risposta, in termini positivi, senza rinunciare alla completezza dell’immagine, alle esigenze di trasformabilità/provvisorietà dettate dal doppio uso di Protezione Civile che impone diverse modalità di occupazione del suolo, in tempo di pace e in tempo di emergenza.

PARK'IT gli elementi base del progetto
Il MODULO ABITATO landmark verticale
Elemento – coperto o porticato- parte di un sistema modulare componibile con valenza di riconoscibilità.
Conferisce identità al luogo e rappresenta un presidio vissuto nel territorio
In tempo di emergenza rappresenta il punto di prima accoglienza/informazione e definisce lo spazio collettivo della popolazione insediata
Il MODULO ATTREZZATO POLIFUNZIONALE landmark orizzontale
Modulo tecnico- con attacchi degli impianti- elemento parte di un sistema componibile, in alcuni casi mobile (panca, tavolo, fioriera, fontanella, ecc.)
Insieme alle attrezzature per lo sport e al disegno del verde organizza il suolo. In tempo di emergenza funziona da spazio servente per i containers fornendo all’unità abitativa minima gli attacchi alla rete e una serie di spazi jolly (deposito, freezer, lavatrice, stenditoio, legna, ecc.) che non trovano spazio in un alloggio minimo.
Il MODULO VERDE è stato articolato in elementi orizzontali e verticali, lineari o puntiformi e verrà messo in regia con le seguenti attenzioni:
1. migliorare le condizioni bioclimatiche delle aree (filari di alberi e griglie inerbite con essenze rampicanti) poste in posizione strategica rispetto alla direzione dei venti dominanti;
2. articolare in differenti ambiti spaziali le tante attività richieste dagli abitanti. Si configura così uno spazio collettivo all’aperto suddiviso in una pluralità di episodi ‘ microcosmi a misura d’uomo’, luoghi riconoscibili e protetti, rispetto al paesaggio agricolo e naturale circostante;
3. integrarsi con i segni e le tracce del paesaggio circostante;
4. con funzione di stabilizzazione e decontaminazione (laddove necessario) dei terreni;
La scelta delle essenze sarà fatta nella fase esecutiva della progettazione avvalendosi della partecipazione della popolazione.
L’ABACO DEI SUOLI
Al disegno del suolo è affidato il ruolo - attraverso una differenziazione e articolazione delle materie -.di accogliere le tante attività suggerite dagli abitanti. Si passa dai suoli più duri e artificiali (asfalto colorato e cemento con pigmenti colorati) adatti ad insediare alcuni giochi quali il pattinaggio o il ballo, a quelli più malleabili quali lo stabilizzato o le griglie inerbite, a quelli completamente naturali. Alcune pedane di legno mobili sottolineano dei luoghi particolari, quali ad esempio la scena del teatro (Sant’Eraclio) e in tempo di emergenza definiscono il suolo di pertinenza dei container.

In sintesi:
PARK'IT , kit di montaggio per spazi aperti e chiusi, sistema modulare di costruzione degli spazi collettivi impostato su 4 layer separati si configura come un sistema flessibile e componibile che:
- Rafforza il sistema a rete delle aree dell’emergenza capillarmente disposto in tutto il territorio di Foligno, come parte di un complesso sistema con centro Foligno.
- E’ facilmente adattabile ai caratteri, alle necessità e ai vincoli delle singole aree (differenti per dimensione, localizzazione, orientamento, accessibilità, relazioni con l’intorno).
- E’ in grado di organizzare e comporre le differenti attività dei tanti soggetti che utilizzeranno le aree (anziani, bambini, associazioni, scuole, scout, ecc.).
- E’ congruente con l’impronta del suolo impressa dalla rete di infrastrutturazione della Protezione Civile e con i criteri di impostazione modulare da queta adottate in fase di allestimento delle aree, si confà quindi al doppio utilizzo delle aree tempo di pace/tempo di emergenza.
- Ben si integra con i segni la tessitura e i caratteri del paesaggio circostante (agricolo, boschivo, semirurale) nella ricerca della massima integrazione tra questo e le aree di progetto.
- Permette di affrontare con gli abitanti, in sede di progetto esecutivo e di realizzazione, il tema della rapida trasformabilità delle aree.

Pubblicato in:
- M. Calzolaretti (a cura di), Abitare in città. Questioni architettoniche, sociali, ambientali. Gangemi, Roma 2006;
- l’industria delle costruzioni n. 388, 2006.