Responsabile nazionale
F. Fedi (Università di Pisa)
Abstract
Il progetto vuole ricostruire il modo in cui lo spazio culturale europeo si andò definendo, nel secolo XVIII, anche attraverso il sistema di relazioni stabilite tra i letterati italiani e le reti diplomatiche. Nel '700 infatti le realtà geo-politiche della Penisola formavano nell’insieme un’area di cruciale interesse, dove gli inviati delle potenze europee intervennero diffusamente, anche promuovendo la circolazione di testi, le traduzioni, l’attività teatrale, la produzione editoriale. I proponenti intendono ampliare una ricerca già avviata su singole figure di diplomatici e sulle strategie di promozione culturale coltivate dalle varie delegazioni. Attraverso lo studio di documenti d’archivio, carteggi, periodici, lo spoglio di cataloghi editoriali e di repertori teatrali si mira a comprendere come incisero nel processo di circolazione delle idee e di costruzione di una cultura cosmopolita i rappresentanti stranieri in Italia e i letterati italiani che, nelle corti europee, ottennero il supporto delle reti diplomatiche. In un'ottica più ampia scopo del progetto è illustrare il ruolo chiave della letteratura nelle dinamiche politiche dell'Antico Regime, anche in funzione di una riconsiderazione delle scansioni storiografiche nel nodo cruciale del passaggio alla modernità.