GEOGRAFIA DEL MADE IN ITALY
OBIETTIVI FORMATIVI
Conoscere e comprendere le relazioni tra impresa, spazio economico e territorio, e come esse contribuiscano alla competitività dei sistemi economici locali, con particolare attenzione per il Made in Italy.
RISULTATI DI APPRENDIMENTO PREVISTI
Il corso offre ai partecipanti gli strumenti teorici e metodologici utili per comprendere l’organizzazione dell’economia dal punto di vista spaziale e geografico, con particolare riferimento al made in Italy. I principali temi trattati sono: le logiche e i modelli di localizzazione delle attività economiche e delle reti di imprese, a livello locale e globale; le dinamiche di sviluppo economico regionale e di riproduzione degli squilibri alle diverse scale geografiche; le dinamiche organizzative, di specializzazione e di evoluzione del made in Italy; il rapporto tra innovazione, tecnologia e territorio; le relazioni tra impresa e ambiente; le forme di organizzazione del territorio e di urbanizzazione; le politiche territoriali per lo sviluppo, l’imprenditorialità e l’innovazione. Il corso è costituito da lezioni frontali, presentazione di casi esplicativi e di approfondimento, e laboratori che richiedono la partecipazione attiva degli studenti.
PROGRAMMA DEL CORSO
1. Il made in Italy: Caratteristiche e dinamiche aziendali, produttive, localizzative e territoriali dei principali settori di specializzazione dell’economia italiana. Presentazione di alcuni casi illustrativi.
2. Localizzazione d’impresa e agglomerazione: L’agglomerazione industriale. Le economie esterne. Teorie dello sviluppo polarizzato. Geografia degli squilibri. Nuova geografia economica. Misure e modelli.
3. Transizione post-fordista e sistemi locali: Specializzazione flessibile e "nuovi spazi industriali". I sistemi locali di produzione: i distretti industriali marshalliani e la Terza Italia. La teoria dei cluster.
4. Le basi non economiche dello sviluppo regionale: Il capitale sociale. Nuova sociologia economica e radicamento. Nuova economia istituzionale. Economie associative e nuovo regionalismo.
5. I sistemi regionali di innovazione: Cluster high-tech. onoscenze tacite e relazioni face-to-face. Creatività e sviluppo urbano. I knowledge spillover. "Prossimità relazionali". La geografia economica evolutiva.
6. L’organizzazione globale delle reti di impresa: Imprese transnazionali: logiche organizzative e effetti regionali. Le reti transnazionali di produzione: global commodity chain, global value chain e global production network.
7. Politiche per lo sviluppo regionale in Italia e in Europa: Le politiche di industrializzazione in Italia. Le politiche europee di coesione. Sviluppo locale e approccio place-based. L’approccio spatially-blind. La strategia nazionale per le aree interne.
Laboratori: per il corso da 9 crediti sono previste attività di laboratorio secondo le modalità che saranno comunicate durante le lezioni.
PER LA PREPARAZIONE DELL'ESAME
c) I seguenti tre articoli:
- Barca F. (2009) Un’agenda per la riforma della politica di coesione. Una politica di sviluppo rivolta ai luoghi [ESTRATTI] | Scarica.
- Rodrıguez-Pose A. (2019) La geografia del malcontento nell’Unione Europea e la vendetta dei luoghi che non contano | Scarica.
- Barca F., Casavola P., Lucatelli S. (2014) Strategia Nazionale per le Aree Interne: definizione, obiettivi, strumenti e governance [ESTRATTO: da pagina 7 a pagina 23] | Scarica.
ORARIO DI RICEVIMENTO
Martedì: ore 14-16.
LEZIONI: Il corso è stato soppresso. Gli studenti che non hanno frequentato le lezioni e devono sostenere l'esame potranno farlo solo come studenti non frequentanti.
PROSSIMI ESAMI: 4 Maggio (appello straordinario), 9 Giugno, 13 Luglio, 22 Settembre, 10 Novembre (appello straordinario).
L'esame è orale, negli orari e secondo le modalità indicate su Infostud.