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Da sempre esiste un profondo legame tra Roma e le scienze e tecnologie idrauliche. Strabone prima e successivamente, con maggior dettaglio, Frontino, nel trattato De acquae ductu Urbis Romae, descrivono le modalità di progettazione, di costruzione e di gestione degli acquedotti dell’antica Roma. Nel Medio Evo, nel momento della fondazione dello Studium Urbis da parte di Bonifacio VIII (1303) fu contestualmente istituita la facoltà di Arti e Scienze i cui obiettivi sono fissati nella “Novae leges super administratione aquarum, et viarum. Nel 1817 Pio VII istituisce la Scuola degli Ingegneri, del tutto autonoma dall’Università, il cui primo direttore fu un professore di idraulica, Giuseppe Venturoli.

Negli anni Trenta del secolo scorso, contestualmente alla trasformazione della Scuola in Facoltà di Ingegneria dell’Università di Roma e alla costruzione della Città Universitaria, vennero effettuati ampliamenti della sede di San Pietro in Vincoli. Il più rilevante di tali ampliamenti fu la realizzazione dell’Istituto di Idraulica con annesso laboratorio, attuale sede del Museo di Idraulica la cui collezione comprende oltre 305 strumenti ed apparecchiature varie facenti capo a differenti settori dell’Ingegneria: Idraulica, Chimica, Elettronica, Fisica, Meccanica, Geomatica e Geologia.

 

                                                                  
                                              Gli acquedotti dell'antica Roma                                                  Il drenaggio urbano di Roma

 

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