Vetrina 17 - Il faraone

Il volto del faraone

Sulla figura del faraone si sostiene tutto l'impianto ideologico, politico, economico e sociale dell'Egitto. Emerso come leader incontrastato e divinizzato attorno al 3000 a.C., il faraone era il garante della vita dell'Egitto e disponeva di poteri assoluti; era la personificazione e il simbolo dello stato. Trenta dinastie di faraoni si sono succedute nella storia dell'Egitto attraverso tre millenni, governando il paese per mezzo di una complessa struttura statale, che si integrava o si opponeva, a seconda delle circostanze storiche, all'unica altra grande istituzione: il clero dei grandi complessi religiosi (in particolare quello del Tempio del dio Amon a Tebe).

Da Narmer a Hotepsekhemui (fondatore della II Dinastia, del quale il Museo custodisce una preziosa testimonianza: vetrina 29), da Djoser ai grandi faraoni della IV Dinastia (Cheope, Chefren e Micerino), da Amenhemet II e Sesostris III della XII Dinastia, ad Ahmose, la regina Hatshepsut, Tuthmosis III, Amenofis III e IV e gli altri faraoni, tutti notissimi, della XVIII Dinastia, fino a Sethi I, Ramses II della XIX e, poi, nel I millennio a.C. i loro successori delle dinastie XXII, XXV, XXVI, per giungere ai Tolomei, tutti ci hanno lasciato innumerevoli opere artistiche che li ritraggono nella loro maestà o vittoriosi in battaglia e l'arte faraonica ha dettato il passo dell'arte egizia.

Nella vetrina sono esposte due opere di grande valore, purtroppo in stato assai frammentario:

- una testa di un faraone della XII Dinastia (1991- 1802 a.C.), del quale si intravedono gli occhi, le orecchie, che si può iscrivere nella straordinaria tradizione della ritrattistica regale dell'epoca (fig. 1);
- il volto scheggiato di una statua lignea di un faraone della XVIII Dinastia (1550-1292 a.C.).

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