Antonia Ciasca

Italiano

Ciclo di conferenze Antonia Ciasca

 

Data: 

Martedì, 12 Gennaio, 2016 - 17:00

Giovedì, 18 Febbraio, 2016 - 17:00

Giovedì, 10 Marzo, 2016 - 17:00

Giovedì, 7 Aprile, 2016 - 17:00

 

Ciclo di conferenze A. Ciasca, presso il Museo del Vicino Oriente, Egitto e Mediterraneo (Palazzo del Rettorato)

Piazzale Aldo Moro, 5 - 00185 Roma;mvoem@uniroma1.itwww.lasapienzatojericho.it/Museo; tel. 0649910228; Direttore Prof. Lorenzo Nigro, lorenzo.nigro@uniroma1.it
 

Martedì 12 gennaio, ore 17

Nella cucina di Arishat. Una cuoca ci racconta l’alimentazione a Mozia -  Maria Pamela Toti

Su una stele ritrovata a Costantina, Algeria, il nome della dedicante, Arishat, è seguito da una parola, che è stata letta come l’indicazione del mestiere della donna, una cuoca. Anche a Mozia sarà esistita una Arishat e si è cercato di individuare, attraverso quello che ci raccontano gli autori antichi e le testimonianze archeologiche di utensili o resti paleobotanici e paleozoologici, una possibile alimentazione degli abitanti della colonia insulare siciliana.
 
Giovedì 18 febbraio, ore 17

 “Tante maschere e pochi volti”. Lungo le coste fenicie del Mediterraneo - Adriano Orsingher

Tra i prodotti più caratteristici dell’artigianato dei Fenici si annoverano da tempo le maschere in terracotta, le cui testimonianze si distribuiscono, lungo un notevole arco di tempo (c. XI-II secolo a.C.), tra la madrepatria fenicia e le diverse regioni del Mediterraneo dove i Fenici si stabilirono a partire dai decenni finali del IX secolo a.C. Le maschere – probabili riproduzioni di prototipi in pelle, legno e tessuto indossati in occasione di cerimonie – ritraggono il volto di personaggi legati alla sfera divina. Il loro esame consentirà di indagare identità religiose e paesaggi rituali dei Fenici.
 
Giovedì 10 marzo, ore 17

Il Tofet: un rito cruento o una pietosa necropoli infantile - Piero Bartoloni

Il supposto sacrificio dei fanciulli ha reso famosa Cartagine quasi quanto lo hanno fatto le figure di Didone, fondatrice della città, e di Annibale, il più grande e temuto nemico di Roma. Prima lo storico greco Diodoro Siculo e poi Gustave Flaubert hanno avvalorato l’ipotesi cruenta del sacrificio umano dei fanciulli. Ma, le indagini archeologiche e le analisi antropologiche non hanno mai trovato riscontri a queste ipotesi.
 
Giovedì 7 aprile, ore 17

Persistenze e variazioni ai confini dell’eparchia cartaginese - Nicola Chiarenza

Le distruzioni, ricostruzioni e nuove fondazioni che coinvolgono gli insediamenti della Sicilia occidentale nel corso del IV e del III secolo a.C. comportano profondi cambiamenti all’interno del panorama punico. Un caso esemplare è quello di Selinunte, dove la disamina di contesti con caratteristiche differenti – come le aree sacre e le abitazioni - offre l’opportunità unica di indagare i risultati dell’interazione tra la tradizione greco-scieliota e la presenza cartaginese sull’isola. 
 

Luogo: 

Museo del Vicino Oriente, Egitto e Mediterraneo (Palazzo del Rettorato) - Piazzale Aldo Moro, 5 - 00185 Roma

 

Contatto e-mail: 

mvoem@uniroma1.it(link sends e-mail)

Siti web:

Sapienza to Jericho

 

Allegati

 Locandina

 Pieghevole

© Università degli Studi di Roma "La Sapienza" - Piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma