II Parco archeologico del Colosseo incontra i musei della Città
II Parco archeologico del Colosseo incontra i musei della città si inserisce nell'ambito del progetto "Il Parco fuori dal Parco" del Servizio Comunicazione con l'obiettivo di promuovere il Parco archeologico del Colosseo inteso non solo come luogo di visita del cuore monumentale della città ma anche come spazio di dialogo con le realtà culturali al di fuori di esso e del centro storico, rappresentato dall'area urbana inclusa nella cinta delle Mura Aureliane e dichiarato Patrimonio Unesco dal 1985.
In un'ottica di integrazione tra centro e territorio, oltre che di sostenibilità attraverso la creazione di reti museali, il Parco si propone per l'autunno 2019 quale punto di incontro e di racconto. Il ciclo Oltre il centro prende avvio presentando cinque musei archeologici situati in differenti aree della città ricadenti nel Comune di Roma, le loro esperienze di gestione e valorizzazione museale, in un percorso nello spazio e attraverso il tempo, dalla preistoria all'età arcaica e tardorepubblicana, fino a quella imperiale e medievale, raccontando inoltre un museo che affonda le proprie radici nella tradizione delle gipsoteche europee. l ciclo di conferenze si pone come obiettivo un confronto continuo tra il centro della città (antica e contemporanea) e il territorio al di fuori (suburbium in età romana), ribadendo il rilevante ruolo culturale e di riqualificazione rivestito da tali realtà, che si rivela un'esigenza sempre più indispensabile.
Il quarto incontro, giovedì 28 Novembre, amplierà ulteriormente il panorama invitando a conoscere l'importante collezione del Museo dell'Arte Classica della "Sapienza" Università di Roma, nel quadrante nord-orientale della città, fondato nel 1889/1890 sul modello delle gipsoteche universitarie europee come indispensabile strumento didattico e di ricerca. La Gipsoteca raccoglie una collezione di calchi di sculture dell'antichità classica straordinari per l'ampiezza dello spettro cronologico rappresentato, dal periodo arcaico all'ellenismo, ma anche per la storia delle tecniche di riproduzione delle opere che includono le più recenti innovazioni in tema di scansioni laser e stampe 3D, come nel caso della replica del Giovane di Mozia e dei Tirannicidi di Baia.