greco scritto

 

Provenienza: Annaba, Cap de Gard, Algeria
Luogo di ritrovamento: Teatro di Lecce, Italia

 

Descrizione

Il greco scritto fa parte di una categoria particolare di roccia, detta «marmo a grafite». Viene definito anche «bigio venato e a macchie». Il suo colore di fondo è bianco, su cui spiccano delle venature dal grigio al bluastro. La regolarità di tali venature sulla superficie fa quasi pensare ai segni di una scrittura, da cui, appunto, l’aggettivo «scritto». Proviene dalle cave di Annaba (l’antica Hippo Regius), presso il promontorio di Cap de Gard, in Algeria, anche se si possono supporre ulteriori provenienze al di fuori dell’Africa (come Efeso o l’isola di Marmara). Nel I sec. a.C. questo marmo era usato in ambito locale. Dal I secolo d.C.venne esportato in Italia, principalmente a Roma e Ostia. Venne impiegato per lo più nella produzione di elementi architettonici, colonne e per le lastre di decorazioni pavimentali e parietali. A Roma se ne trovano attestazioni fino al IV secolo d.C., come nel pavimento a opus sectile a modulo quadrato della navata centrale della basilica paleocristiana di San Lorenzo in Damaso, databile  dal secolo IV d.C. (3° q) al secolo IV d.C. (4° q)

 

Pavimento in opus sectile con lastre di greco scritto in una casa di Utica,in Africa.

 

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