Piano Formativo

La Rete Formativa della Scuola è costituita dalle Unità di Anatomia Patologica appartenenti a:

  • Azienda Ospedaliera-Universitaria Policlinico Umberto I
  • Azienda Ospedaliera-Universitaria Sant’Andrea
  • ASL di Latina
  • Azienda Ospedaliera San Giovanni – Addolorata
  • ASL Roma 1 (Ospedale Santo Spirito, Ospedale San Filippo Neri)
  • IRCC Istituti Fisioterapici Ospitalieri - IFO ROMA

La formazione dello Specializzando avverrà per 36 mesi nelle strutture universitarie, e per 12 mesi nelle strutture collegate costituenti la Rete Formativa.

L’Amministrazione delle Strutture Collegate dovrà provvedere agli obblighi assicurativi durante i periodi di permanenza dello Specializzando.

L’attività diagnostica dello Specializzando (anche in compartecipazione) dovrà essere formalmente documentata attraverso la presenza del suo nominativo sul referto diagnostico associato alla dicitura “medico specializzando Dott.”

 

Profilo di apprendimento previsto dal DM n. 68 del 10.02.2015:

Lo specialista in Anatomia Patologica deve aver maturato conoscenze teoriche, abilità pratiche e conoscenze professionali nel campo della patologia autoptica, della surgical pathology, della patologia ultrastrutturale e molecolare, finalizzate alla specifica attività assistenziale propria dell’anatomopatologo ed all’attività peritale.

Deve essere in grado di riconoscere e diagnosticare a livello macroscopico e microscopico le alterazioni morfologiche degli organi, dei tessuti e di saper interpretare preparati citologici. A tal fine lo specialista in anatomia patologica deve aver acquisito le necessarie competenze nell’applicazione ed interpretazione diagnostica in patologia umana delle metodiche di indagine macroscopica, istologica, citologica, istochimica, immunoistochimica, ultrastrutturale e di biologia molecolare, nonché capacità nell’utilizzo di metodi relativi al controllo di qualità ed alle valutazioni quantitative.

 

Obiettivi formativi

Obiettivi formativi di base (5 CFU):

  • Acquisizione delle conoscenze di igiene e sicurezza inerenti l’attività professionale dell’anatomopatologo.
  • Acquisizione di competenze nell'uso degli strumenti e delle metodiche dei laboratori di istologia (Un mese di tirocinio professionalizzante presso il laboratorio di istologia durante il I anno; 4 CFU).
  • Acquisizione di conoscenze fondamentali di genetica, biochimica, biologia molecolare, statistica medica, epidemiologia, e di modalità di valutazioni morfometriche (partecipazione a corsi teorici organizzati in comune con altre scuole durante il I anno (5-10 ore = 1 CFU).

Alla fine del percorso formativo le specializzando dovrà:

  • Saper ricavare le informazioni necessarie dalle cartelle cliniche dei pazienti
  • Conoscere la normativa riguardante il segreto professionale e la protezione dei dati sensibili
  • Conoscere le procedure di registrazione dei campioni istologici, e le norme che regolano la custodia dei campioni e dei referti.
  • Conoscere e saper utilizzare i sistemi informatici gestionali dedicati all’anatomia patologica
  • Dimostrare familiarità con l’organizzazione, la strumentazione e le tecniche di anatomia patologica, con particolare riferimento all’allestimento dei preparati istologici.
  • Avere le nozioni di epidemiologia e statistica sanitaria necessarie allo specialista di anatomia patologica.

Obiettivi formativi integrati/tronco comune

30 CFU di cui almeno 21 (70%) professionalizzanti (CFU professionalizzante = 30 ore).

Il DM prevede l’acquisizione delle conoscenze nell’ambito delle discipline che contribuiscono alla definizione della Classe della Medicina Diagnostica e di Laboratorio, e di quelle utili alla caratterizzazione del percorso formativo comune alle diverse tipologie di Scuola con particolare riguardo alla patologia molecolare, fisiopatologia e patologia generale, immunologia ed immunopatologia. Inoltre, l’attività di tronco comune dovrà essere in parte dedicata alle integrazioni cliniche con l’Area Medica e con l’Area Chirurgica.

Percorso formativo suggerito da concordare con i Direttori delle altre Scuole appartenenti alla Classe:

  • Attività professionalizzante/Tirocinio presso i laboratori di Anatomia Patologica/Biochimica Clinica/Biologia Molecolare Clinica/Patologia Clinica/Microbiologia finalizzato all’apprendimento dei principi teorici, delle tecniche, e dell’interpretazione dei risultati di indagini molecolari effettuate su acidi nucleici e su proteine di interesse diagnostico (I anno, 16 settimane, 16 CFU professionalizzanti)
  • Partecipazione alle riunioni dei Gruppi di Lavoro Multidisciplinari (GLAM-Unit) per la diagnosi e cura dei pazienti (150 ore complessive dal I al IV anno, 5 CFU professionalizzanti, finalizzate alle integrazioni cliniche con l’Area Medica, MED09, e con l’Area Chirurgica, MED18)
  • Partecipazione a Cicli di Conferenze, Seminari, Corsi e Congressi aventi come tema problematiche inerenti l’area medica, l’area chirurgica, la patologia molecolare, la fisiopatologia, la patologia generale, l’immunologia, l’immunopatologia, l’anatomia patologica e la microbiologia (I-IV anno, 9 CFU di didattica frontale).

 

Obiettivi formativi della tipologia della Scuola (180 CFU totali di cui almeno il 70% professionalizzanti)

CFU non-professionalizzanti

La formazione di tipo frontale avverrà attraverso la partecipazione a Corsi o Congressi organizzati a livello locale o nazionale su tematiche inerenti l’Anatomia Patologica. La partecipazione dello Specializzando all’evento è autorizzata dal tutor di riferimento. Lo Specializzando è tenuto a conservare gli attestati di partecipazione che saranno presentati al momento della prova in itinere.

CFU professionalizzanti

  • Acquisizione di conoscenze approfondite di anatomia patologica sistematica, di tecnica e diagnostica delle autopsie, delle basi teorico-pratiche dell’istochimica e dell’immunoistochimica, della patologia ultrastrutturale, della citopatologia diagnostica, compresa la citologia aspirativa con ago sottile, e della biologia molecolare applicata alla diagnostica.
  • Maturazione di completa capacità di diagnostica morfologica delle alterazioni cellulari, dei tessuti e degli organi, e della valutazione patogenetica ed epicritica di esse anche in rapporto al trattamento terapeutico.
  • Acquisizione degli elementi fondamentali utili alla valutazione, anche epicritica, delle correlazioni anatomo-cliniche delle principali patologie subspecialistiche quali neuropatologia, patologia cardiovascolare, dermatopatologia, ematopatologia, nefro-uropatologia, ginecopatologia, patologia pediatrica, patologia ossea e dei tessuti molli, patologia gastro-enterologica, endocrinopatologia, patologia respiratoria, la patologia oncologica e tutto quanto concerne la diagnostica morfologica relativa a cellule, tessuti e organi.
  • Acquisizione di esperienza di monitoraggio morfologico dei trapianti d’organo.
  • Apprendimento di competenze necessarie per l’organizzazione e la gestione del settorato e dei laboratori di diagnostica istopatologica, di citopatologia diagnostica, di istochimica ed immunoistochimica, di patologia ultrastrutturale e di biologia molecolare applicata alla istocitopatologia, ivi compresi la sicurezza nel posto di lavoro e lo smaltimento dei residui biologici e chimici.

 

Il DI n. 42/2017 prevede le seguenti attività professionalizzanti obbligatorie per il raggiungimento delle finalità didattiche:

  • Possedere una conoscenza approfondita dei segni, sintomi e meccanismi dei processi morbosi, nonché della correlazione tra quadri clinici e morfologici. Conoscere il background scientifico della patologia in termini di meccanismi della malattia, criteri diagnostici e significato clinico
  • Aver effettuato (e certificato) 40 riscontri diagnostici necroscopici, ivi compreso il relativo studio istopatologico
  • Essere in grado di eseguire in maniera autonoma un riscontro diagnostico necroscopico completo e di formulare una corretta epicrisi tramite la frequentazione della sala settoria e l’esecuzione di riscontri diagnostici autoptici con la supervisione del docente
  • Conoscere ed applicare la regolamentazione giuridica della medicina necroscopica
  • Aver effettuato (e certificato) la descrizione macroscopica ed il campionamento di 1200 pezzi operatori
  • Essere in grado di effettuare descrizioni macroscopiche dei campioni, documentando adeguatamente gli elementi diagnostici essenziali, ed utilizzando ove necessarie, tecniche di documentazione iconografica
  • Saper eseguire la campionatura dei pezzi chirurgici per l’esame istologico seguendo le linee guida riconosciute
  • Aver effettuato (e certificato) la descrizione microscopica e la diagnosi istopatologica, con l’eventuale corredo di indagini istochimiche, immunoistochimiche, ultrastrutturali e di biologia molecolare, di 4000 casi
  • Aver effettuato (e certificato) la descrizione microscopica e la diagnosi citopatologica di 1600 casi, inclusi quelli di citologia aspirativa con ago sottile
  • Esaminare i preparati istologici e citologici con un approccio logico e coerente, prendendo in considerazione le notizie cliniche ed i quesiti specifici posti dal medico richiedente
  • Saper descrive i quadri patologici in modo conciso e dettagliato, focalizzandosi sulle osservazioni finalizzate alla formulazione di un referto completo, chiaro e comprensibile
  • Saper utilizzare le metodiche di digitalizzazione dei preparati istologici, ed essere consapevole delle applicazioni della virtual imaging nel campo delle consulenze diagnostiche esterne ed in ambito didattico
  • Aver effettuato (e certificato) la partecipazione all’allestimento e refertazione di 200 casi di diagnosi intraoperatoria
  • Essere consapevole delle implicazioni medico-legali della custodia dei campioni e dei referti, nonché della protezione dei dati sensibili
  • L’attività professionalizzante prevede turni di diagnostica nel contesto della rete formativa della Scuola, con la supervisione dei docenti della disciplina.
  • Le competenze specifiche sono riassunte schematicamente nelle seguenti tematiche: Autopsia; Patologia dell’osso e dei tessuti molli; Patologia della mammella; Patologia cardiovascolare; Citopatologia; Dermatopatologia; Patologia endocrina; Patologia oculare; Patologia del tratto gastroenterico; Ginecopatologia; Patologia del distretto testa-collo; Ematopatologia; Patologia epato-biliare; Patologia dell’apparato genitale maschile; Patologia del muscolo; Patologia del rene e delle vie escretrici renali; Patologia dell’apparato respiratorio; Neuropatologia; Patologia pediatrica, perinatale e feto-placentare.
  • Essere in grado di richiedere e di interpretare le appropriate indagini supplementari (colorazioni istochimiche, immunoistochimiche, indagini biomolecolari) qualora siano necessarie per la formulazione del referto
  • Aver effettuato (e certificato) la partecipazione all’allestimento e refertazione di 50 casi di diagnosi molecolari su lesioni tessutali

 

Percorso formativo individuale per l’acquisizione delle competenze diagnostiche anatomo-patologiche

La formazione avviene attraverso rotazioni della durata di 2-6 mesi sotto la supervisione di un tutor nei diversi settori diagnostici dell’Unità di Anatomia Patologica che devono necessariamente comprendere:

  • Patologia dell’apparato digerente
  • Patologia toraco-polmonare
  • Ginecopatologia
  • Ematopatologia
  • Uropatologia
  • Patologia cardiovascolare
  • Dermatopatologia
  • Patologia della Testa-Collo
  • Patologia dell’osso e dei tessuti molli
  • Neuropatologia

Nel corso degli anni è prevista una progressiva assunzione di responsabilità da parte dello Specializzando graduata in tre livelli principiante (svolge attività in appoggio), capace (svolge attività in collaborazione), esperto (svolge attività in autonomia). Si propone il seguente schema orientativo di rotazioni:

I anno: Obiettivi di Base (2 mesi), Tronco Comune (4 mesi), Diagnostica isto-citopatologica 1 (6 mesi, I livello), include le autopsie (livello 1)

II anno: Diagnostica isto-citopatologica 2 (12 mesi, I livello) include le autopsie (livello 1)

III anno: Diagnostica isto-citopatologica 3 (12 mesi, livello 2) include le autopsie (livello 2)

IV anno: Citopatologia (4 mesi), Diagnostica Molecolare e Citogenetica (4 mesi), Elaborazione della prova finale (4 mesi) include le autopsie (livello 2)

 

Competenze da acquisire

Esame istologico tradizionale I livello (I/II anno)

  • Essere in grado di effettuare descrizioni macroscopiche dei campioni, documentando adeguatamente gli elementi diagnostici essenziali, ed utilizzando ove necessarie, tecniche di documentazione iconografica.
  • Saper eseguire la campionatura dei pezzi chirurgici per l’esame istologico seguendo le linee guida riconosciute.
  • Conoscere le colorazioni usate di routine nelle sezioni microscopiche, le indicazioni ed i risultati che ci si aspetta dai vari tipi di tessuto
  • Esaminare i preparati istologici con un approccio logico e coerente, prendendo in considerazione le notizie cliniche ed i quesiti specifici posti dal medico richiedente.

Esame istologico tradizionale II livello (III/IV anno)

  • Saper descrivere i quadri patologici in modo coinciso e dettagliato, focalizzandosi sulle osservazioni finalizzate alla formulazione di un referto completo, chiaro e comprensibile.
  • Essere in grado di richiedere e di interpretare le appropriate indagini supplementari (colorazioni istochimiche, immunoistochimiche, indagini biomolecolari ed ultrastrutturali) qualora siano necessarie per la formulazione del referto.
  • Conoscere il sistema di stadiazione e gradazione delle neoplasie maligne.
  • Riconoscere quando e come richiedere revisioni esterne in anatomia patologica.
  • Conoscere le modalità di refertazione dei preparati esterni.
  • Assistere i giovani specializzandi nella dissezione macroscopica
  • Dimostrare la conoscenza dei controlli di qualità pertinenti le sezioni istologiche e le colorazioni speciali.
  • Dimostrare abilità nelle tecniche di immagine digitale.

Esame istologico intra-operatorio I livello (I/II anno)

  • Conoscere le indicazioni di un esame istologico intraoperatorio.
  • Abilità nel selezionare un frammento di tessuto adeguato per l’esame intraoperatorio ed essere in grado di tagliare e colorare la sezione.
  • Capacità a prelevare e conservare in modo appropriato i tessuti freschi ed i fluidi per l’immunofluorescenza, la citofluorometria a flusso, la microscopia elettronica e la biologia molecolare.
  • Dimostrare di conoscere le precauzioni contro le infezioni ed altri agenti contaminanti quando si maneggia il tessuto fresco durante gli esami intraoperatori.

Esame istologico intra-operatorio II livello (III/IV anno)

  • Dimostrare competenza nell’interpretare e dare una risposta in 15 minuti dall’accettazione del campione.
  • Consapevolezza dei limiti dell’esame istologico intra-operatorio
  • Dialogo con il clinico finalizzato ad ottimizzare la comprensione del caso

Il percorso di formazione in Citopatologia si svolgerà secondo le modalità indicate nel documento allegato

Citopatologia (livello I)

  • Essere in grado di verificare che le richieste di citopatologia siano formulate correttamente.
  • Dimostrare familiarità con i metodi di raccolta ed i processi di citopreparazione dei campioni citologici.
  • Conoscere la terminologia del sistema di Bethesda per refertare i campioni di ginecologia ed i principi le applicazioni dell’analisi del papilloma virus.
  • Dimostrare la conoscenza dei caratteri di adeguatezza e gli attuali sistemi di refertazione (negativo/positivo, atipico/sospetto, neoplastico o maligno) degli agoaspirati e della citologia esfoliativa non ginecologica dai vari distretti del corpo.
  • Dimostrare la conoscenza dei caratteri citopatologici di normale, reattivo, necrotico, infettivo, displastico e neoplastico.
  • Dimostrare la capacità di screenatura dei campioni.

Citopatologia (livello II)

  • Conoscere l’applicazione di tecniche di ausilio diagnostico all’esame citologico come l’analisi delle immagini, l’immunocitochimica, la citometria a flusso, la citogenetica, la microscopia elettronica, e gli studi molecolari (FISH, PCR).
  • Dimostrare familiarità con gli strumenti ed i materiali necessari ad eseguire l’agoaspirato.
  • Saper eseguire correttamente l’agoaspirato, inclusa la preparazione degli strisci e la raccolta di materiale diagnostico.
  • Saper valutare rapidamente l’agospirato, determinando l’adeguatezza del prelievo (ROSE).
  • Dimostrare di saper formulare una diagnosi citopatologica chiara concisa e completa, e di saper suggerire un follow up clinico in modo appropriato.
  • Dimostrare di saper applicare i concetti di controlli di qualità, miglioramento, gestione del rischio e conformità delle regole attinenti la pratica del citopatologo.

Microscopia Elettronica

  • Dimostrare di conoscere le procedure di invio dei campioni alla microscopia elettronica
  • Dimostrare una conoscenza generica della preparazione dei campioni di tessuto per la microscopia elettronica ed, eventualmente, partecipare alla preparazione
  • Dimostrare di conoscere le caratteristiche ultrastrutturali nelle patologie che si avvalgono del contributo diagnostico della microscopia elettronica.

Immunoistochimica

  • Dimostrare di conoscere i principi di base dell’immunoistochimica: anticorpi, antisieri, sonde, sistemi di rivelazione, e delle procedure necessarie per la loro corretta validazione per uso clinico-diagnostico.
  • Dimostrare di conoscere le procedure di raccolta fissazione e preparazione dei tessuti per l’immunoistochimica, e saper eseguire le metodiche.
  • Dimostrare di saper interpretare i risultati positivi, negativi e artefattuali, nonché i limiti e vantaggi delle indagini immunofenotipiche.
  • Dimostrare la capacità nel selezionare gli adeguati pannelli di anticorpi per le diagnosi differenziali.
  • Dimostrare profonda conoscenza delle molecole riconosciute da anticorpi monoclonali di uso diagnostico (struttura, funzione ed espressione nei tessuti umani normali e neoplastici, e letteratura di pertinenza) per poter integrare correttamente le informazioni derivanti dalle analisi immunoistochimiche con l’ipotesi diagnostica posta.
  • Dimostrare di conoscere i fattori prognostici ottenibili dagli studi in paraffina.

Diagnostica Molecolare

  • Conoscere i fondamenti e le tecniche più comunemente utilizzate della biologia molecolare e della citogenetica e come esse si relazionino alla isto-citopatologia.
  • Osservare ed eseguire esami di patologia molecolare, inclusa l’estrazione di acidi nucleici, la PCR, la RT-PCR, le tecniche di sequenziamento con il metodo Sanger e con NGS, l’analisi del cariotipo, e la FISH.
  • Conoscere le modalità di esecuzione e le finalità della biopsia liquida
  • Interpretare i risultati molecolari e citogenetici.
  • Comunicare con il clinico per informarlo sull’uso appropriato della diagnostica molecolare e dei metodi citogenetici.

Riscontro diagnostico autoptico I livello (anno I/II)

  • Dimostrare abilità nella dissezione autoptica usando le tecniche di base ed essere in grado di completare l’esame macroscopico in tre ore nei casi non complicati e in 4 ore nei casi complicati.
  • Mostrare capacità nel descrivere correttamente le anomalie degli organi patologici attraverso un esame macroscopico e microscopico, inclusi i disordini congeniti, degenerativi, infiammatori, neoplastici ed autoimmunitari.
  • Essere in grado di formulare un’epicrisi entro 24 ore dall’esame autoptico.
  • Essere in grado di formulare un’epicrisi completa entro 30 giorni dall’esame autoptico, presentando una diagnosi macroscopica e microscopica, e le pertinenti correlazioni clinico-patologiche.

Riscontro diagnostico autoptico II livello (anno III/IV)

  • Essere in grado di eseguire in maniera autonoma un riscontro diagnostico necroscopico completo e di formulare una corretta epicrisi.
  • Conoscere i comuni agenti patogeni che possono trasmettersi al personale sanitario di sala settoria e le norme di sicurezza.
  • Conoscere ed applicare la regolamentazione giuridica della medicina necroscopica
  • Avere familiarità con le leggi che regolano il permesso per un’autopsia e la classificazione delle autopsie che richiedono l’intervento dell’autorità giudiziaria.
  • Capacità di identificare i casi in cui sia necessario raccogliere campioni di sangue o fluido vitreo per esami biologici e/o tossicologici..
  • Assistere gli specializzandi del I livello nell’eseguire il riscontro diagnostico autoptico.
  • Eseguire autopsie selezionate in aiuto degli specializzandi del primo anno

Obiettivi affini o integrativi

Sono considerati obiettivi affini o integrativi l’acquisizione di adeguate conoscenze teoriche di genetica medica, di epidemiologia ed igiene generale, diagnostica per immagini, medicina del lavoro e preventiva, tossicologia, medicina legale, deontologia e bioetica.

Lo specializzando può spendere fino a 5 CFU nei SSD elencati nella Tabella come Settori Affini per specifici approfondimenti. I 5CFU di attività integrative entrano nel computo generale dei 180 CFU di attività caratterizzanti.

Tesi di specializzazione

15 CFU, pari a circa 4 mesi, sono dedicati durante il IV anno alla elaborazione della tesi di Specializzazione

 

Percorso di formazione in Citopatologia degli Specializzandi in Anatomia Patologica

Obiettivo: al termine dei quattro anni del corso di specializzazione lo studente dovrà avere le basi citopatologiche indispensabili a una corretta integrazione cito/istologica del caso clinico. Le conoscenze richieste in citopatologia si riferiscono alle patologie di più frequente riscontro relative ai principali organi e apparati oggetto di indagine citologica.

Modalità

Lo studio della citopatologia non dovrà mai essere disgiunto da quello dell’analisi istopatologica, né culturalmente né temporalmente, ma i due approcci morfologici dovranno andare di pari passo durante lo svolgimento del percorso formativo. Si opterà per una modalità mista (a distanza e in presenza) per facilitare e permettere di personalizzare l’organizzazione di tale percorso.

Definizione del Core curriculum

Fase preanalitica: conoscere le basi delle diverse modalità di prelievo e allestimento del campione citologico e relativi eventuali errori.  Saperne valutare l’adeguatezza.

Fase analitica:

Conoscere le modalità di lettura di un preparato citologico. Conoscere i criteri morfologici utilizzati nell’analisi dei preparati citologici. Conoscere e saper riconoscere i componenti di un preparato citologico in casi non patologici in relazione alle modalità di prelievo e di colorazione. Riconoscere le modificazioni patologiche delle patologie neoplastiche (e preneoplastiche) di più frequente riscontro.

In particolare:

  • Citopatologia Cervico-vaginale:
  • Conoscere i diversi contesti (clinico, di screening e di triage) nei quali viene utilizzato il pap-test
  • Conoscere e riconoscere gli aspetti citologici cervico-vaginali nelle diverse eta’ e situazioni ormonali.
  • Conoscere e riconoscere gli agenti infettivi evidenziabili su striscio e i diversi aspetti e quadri reattivi.
  • Conoscere i criteri citomorfologici delle lesioni squamose di basso e alto grado e dell’AK in situ e saperli riconoscere.
  • Conoscere e riconoscere gli aspetti citomorfologici delle forme invasive.
  • Conoscere le classificazioni e i sistemi di refertazione utilizzati a livello nazionale e internazionale.

Sulla base di queste conoscenze il futuro anatomo-patologo dovrà essere in grado di svolgere attività di supervisione di vetrini dei quali è stato eseguito lo screening e stilarne il relativo referto. Non gli è richiesto di saper effettuare lo screening dei preparati.

Citopatologia extravaginale:

  • Conoscere e saper applicare criteri diagnostici standardizzati e riproducibili nella valutazione di preparati che si riferiscono ai principali campi di applicazione in citologia extravaginale e cioè citopatologia mammaria, tiroidea, urinaria, polmonare e dei versamenti.
  • Per ognuno di questi campi lo studente dovrà:
  • essere in grado di valutare la congruenza tra il campione in esame, il tipo di prelievo ed il contesto clinico-strumentale riferito;
  • saper eseguire lo screening di tutto il/i preparato/i
  • riconoscere i principali e più frequenti quadri patologici;
  • riconoscere eventuali patologie metastatiche anche mediante tecniche immunocitochimiche. 
  • conoscere e saper applicare sistemi di refertazione nazionali/internazionali;

In relazione alla sede della Scuola di Specializzazione frequentata, della specifica situazioni sia in termini di patologie che giungono ai relativi servizi di Anatomia Patologica, che delle risorse e delle specifiche expertise, lo studente potrà approfondire altri settori di applicazione della citopatologia (citologia delle ghiandole salivari, citologia pancreatico-biliare, citologia del cavo orale, citologia delle malattie linfoproliferative mediante anche citologia a flusso, uso delle metodiche molecolari in citopatologia).

Modalità di svolgimento del percorso formativo

Premesso che non in tutte le diverse sedi delle Scuole Specializzazione è possibile accedere ad un numero o a una diversificazione di preparati citologici adeguato per una formazione di elevato livello quale quella richiesta dal patologo in formazione, ovvero che non sempre è possibile reperire una specifica expertise in ciascuno dei diversi campi che costituiscono quest’area, ci proponiamo di offrire una serie di strumenti che possano affiancare la didattica citopatologica tradizionale e ne possano essere di supporto.

Caratteristiche del percorso formativo

  • Il percorso sarà costituito da moduli separati ognuno volto al raggiungimento di un singolo obiettivo.
  • Ogni modulo si svolgerà in gran parte a distanza sia con lezioni in differita che con momenti in copresenza.
  • Ogni modulo terminerà con una giornata di formazione sul campo con la lettura e la discussione di casi clinici basati su preparati citologici con i corrispettivi allestimenti istopatologici, qualora presenti.
  • I vari moduli dovranno essere fruiti dallo specializzando contemporaneamente al periodo di studio istopatologico per ciascun argomento/organo/apparato e seguiranno quindi un percorso personalizzato a seconda del programmi formativi delle singole scuole.
  • Allo studente verrà chiesto durante tale periodo di guardare oltre ai preparai istologici, che comunque continueranno ad esser la maggioranza del suo bagaglio formativo, anche un certo numero dei relativi vetrini citologici che afferiscono al Servizio di Anatomia Patologica presso il quale presta servizio. Quindi il momento di formazione citologica non sarà più vissuto come momento disgiunto ma sarà integrato all’ interno della formazione istopatologica dei corrispettivi organi e apparati.
  • Per ogni modulo saranno offerte alcune “lezioni” di circa mezz’ora su:
    • contesto clinico e modalità di prelievo.
    • principali aspetti morfologici nel campo della diagnosi di lesioni benigne
    • (eventualmente principali aspetti morfologici nel campo delle lesioni preneoplastiche)
    • principali aspetti morfologici nel campo della diagnosi di lesioni maligne,
    • correlazione e integrazione cito istologica,
    • sistemi di refertazione nazionali e internazionali,
    • applicazione di tecniche ancillari.
  • Verranno inseriti alcuni casi clinici sui quali attivare momenti di condivisione (Forum o videoconferenza).
  • Verranno selezionati i migliori siti con immagini citologiche o con testi correlati all’ argomento del relativo modulo.

Nel caso dei moduli applicati alla citologia mammaria e polmonare sarà offerta la possibilità di assistere on line a set clinici ambulatoriali in cui il prelevatore clinico interventista e il citopatologo, mediante uso della ROSE, collaborano al “letto del paziente” ai fini di un corretto iter di programmazione diagnostico/terapeutica.

Lo specializzando dovrà iscriversi precedentemente all’inizio di ogni anno accademico al modulo/i (non più di due). Ogni modulo non potrà ospitare più di 60 studenti per anno e verrà ripetuto l’anno successivo.

Ogni modulo avrà perciò una durata di 2.5/3 ore a distanza (i crediti delle lezioni a distanza sono valutati in maniera differente dalle lezioni frontali in copresenza).

La partecipazione ad uno slide seminar di 6 ore (unico su base nazionale) per ogni modulo frequentato.

Moduli previsti:

  • La fase preanalitica in citopatologia, Criteri base in citodiagnostica.
  • Citopatologia mammaria
  • Citopatologia tiroidea
  • Citopatologia polmonare
  • Citopatologia dei versamenti
  • Citopatologia urinaria
  • La citopatologa cervico-vaginale e il ruolo del supervisore.

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