Elettrometro a paletta di Perucca
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Vaschetti e Masera, Torino; 1940 ca.; 13x6x5 |
L'elettrometro a paletta è una modifica dell'elettrometro a filo di torsione di Perucca. Il funzionamento di quest'ultimo strumento si basa sulla torsione di un filo elastico conduttore, disposto in verticale e mantenuto in tensione. Al filo è connesso un ago a forma di V, disposto in orizzontale e con il vertice rivolto verso il microscopio micrometrico. L'ago è interposto tra i piatti, verticali, di un condensatore, come avviene nell'elettrometro a filo di Wulf. Quando, per aumentare la sensibilità dello strumento, si regola la distanza tra i piatti mediante opportune viti micrometriche, la posizione dell'ago diviene instabile. Per ovviare a ciò, Perucca ha modificato la forma dell'ago, costituito, nello strumento in esame, da una foglia di alluminio (detta paletta, P nella figura in fondo a destra), disposta in orizzontale e al di sopra della quale è fissato uno specchietto che funge da indice ottico; i piatti del condensatore sono inoltre complanari, paralleli alla paletta e ortogonali al filo di torsione (un filo di Wollaston di platino). Per variare la sensibilità dello strumento, l'intero equipaggio può essere sollevato o abbassato. La capacità dello strumento è di circa 3×10-12 F; la sensibilità supera i 10-4V per divisione di scala. Lo strumento è a campo ausiliario e a connessione idiostatica (la d.d.p. da misurare è tra il filo e un piatto del condensatore).
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La lettura può essere eseguita anche con il metodo del cannocchiale e scala. Gli accessori (cannocchiale e scala, potenziometri a doppia regolazione per la tensione ausiliaria) e la base di sostegno dello strumento sono mancanti.
(M. Grazia Ianniello)