Galvanometro a specchio di Wiedemann

 

Hartmann & Braun, Francoforte; 1880 ca.; 16 x 16 x 35

Lo strumento si basa sul principio di funzionamento introdotto da Wiedemann (1853) nel suo galvanometro a specchio. Nel modello originario di Wiedemann, il magnete era costituito da un disco sottile sospeso ad un filo di fibra di cocco, magnetizzato in modo da avere l'asse NS orizzontale e polito per poter fungere anche da specchio. Il magnete oscillava in uno spesso manicotto di rame che aveva il compito di smorzare le oscillazioni. Ai lati del manicotto erano affacciate due bobine cilindriche scorrevoli, dello stesso diametro. Lo strumento veniva regolato in modo che l'asse magnetico giacesse nel meridiano magnetico, perpendicolarmente all'asse del manicotto e delle bobine.

In questo modello realizzato da Hartmann & Braun il magnete a disco è sostituito da un magnete a campana. Il magnete, interposto tra le due bobine scorrevoli, è sospeso ad un filo di seta e oscilla all'interno di un involucro di rame (smorzatore elettrico). La posizione relativa bobine-magnete può essere regolata in modo da variare la sensibilità di corrente dello strumento o al fine di mantenere uguali le azioni delle bobine; in questo caso il galvanometro può funzionare in modo differenziale.

La sensibilità può essere accresciuta per astaticità per mezzo di un magnete compensatore posto al lato dello strumento. La lettura si esegue a specchio, con cannocchiale e scala. La lente (10 mm di apertura; 25 cm di lunghezza focale) permette un buon ingrandimento e una perfetta chiarezza di immagini; è montata con la scala graduata su un braccio articolato che può ruotare indipendentemente dal corpo dello strumento.

Per orientare il piano delle bobine rispetto al meridiano magnetico, lo strumento dispone di un indicatore dei poli. Senza sistema astatico, la sensibilità dello strumento, con bobine da 100 ohm è, per 1 mm di deviazione a 25 cm di distanza della scala, di 9×10-7 A; con bobine da 4000 ohm, nelle stesse condizioni, di circa 3×10-7 A.

L'esemplare presente nel museo è in cattivo stato di conservazione e mancano, in particolare, il sistema di lettura e il magnete compensatore.

(M. Grazia Ianniello)