Silvia Cini ESTRANEE

ESTRANEE progetto Avant que nature meure, Silvia Cini

Silvia Cini
ESTRANEE

4.5.2024
15:00 - 17:30

Kunstraum München
a cura di Emily Barsi
in collaborazione con
l’Istituto Italiano di Cultura di Monaco

www.enpleinair.de
www.kunstraum-muenchen.de

Various Others 2024, Contemporary Art Munich 
https://variousothers.com/

En Plein air, performance series in public space, presenta ESTRANEE parte del progetto Avant que nature meure, dell’artista Silvia Cini, vincitrice di Italian Council 2022.

A Monaco di Baviera, Silvia Cini prenderà in analisi una porzione di vegetazione spontanea, un segmento del territorio antropizzato urbano di cui la natura si è riappropriata e con il supporto dell'ecologista Eva Schneider, nomenclerà in modo sistematico parte delle specie vegetali presenti, in modo da individuarne l’areale di origine rispetto a quello di nuova appartenenza.
L’azione mette in evidenza l’insieme stratificatosi nel tempo di varietà vegetali che costituiscono il paesaggio. Questo complesso, talvolta armonioso, talvolta dissonante, è per l’artista, metafora della nostra società in divenire. Invertendo la tendenza a sradicare le specie allogene invasive, in questa azione che l’artista ha più volte intrapreso negli anni, le piante estranee vengono osservate come portatrici di una ineluttabile trasformazione biologica e sociale, simbolo della contrapposizione dei concetti di autoctono e di migrante, di gruppo, che una volta identificatosi riconosce come estraneo chi non ne fa parte. L’ecosistema vive in continua trasformazione, il modo vegetale accoglie, rigetta, si integra e talvolta decade sotto il flusso di una costante migrazione, il cui risultato è la convivenza interspecie. La nomenclatura sistematica di areali spontanei, reali confini sovranazionali ed interspecie, si contrappone a quella di frontiere tracciate dal genere umano, parlandoci di quanto siano inefficaci le ambizioni dell’uomo di regolamentare la terra sottoponendola unicamente alla propria visione.

Chiunque sia interessato è invitato a far parte di questo processo. ESTRANEE avrà luogo il 04.05.2024 dalle 15:00 alle 17:30. Il punto d'incontro è la fermata dell'autobus espresso Lufthansa alla stazione della metropolitana Nordfriedhof. Da lì raggiungeremo in gruppo lo spazio verde (circa 20 minuti a piedi).

Dal 31 luglio al 2 Agosto, negli spazi della Kunstraum, sarà realizzata la trasposizione visiva del laboratorio urbano che si terrà il 4 maggio a Monaco di Baviera.

Kunstraum München – En plein air, farà quindi parte delle tappe internazionali del progetto dell’artista Silvia Cini “Avant que nature meure“ realizzato con il supporto dellItalian Council (XI edizione, 2022) programma di promozione internazionale per larte contemporanea italiana della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, presentato dal Museo Orto Botanico dellUniversità “La Sapienza” di Roma in collaborazione con CareOf, Fondazione Lac o Le Mon, Hellenic Society for the Protection of Nature, Hungarian Garden Heritage Foundation, MAMbo, Museu da Amazonia, PAV Parco Arte Vivente, il cui tema centrale è l'osservazione della natura urbana come immagine, da un lato dei fenomeni sociali e dall'altro dei fenomeni ecologici.

Silvia Cini è un'artista attiva fin dagli anni '90 nel campo dell'arte partecipata, con un particolare interesse per il paesaggio come metafora sociale, integrando arte e botanica. Il suo progetto "Avant que nature meure" nasce da una ricerca iniziata nel 2015 sulla fioritura delle orchidee spontanee nel contesto urbano di Roma, utilizzandole come bioindicatori della salute delle città. L’artista sta mappando sistematicamente le orchidee spontanee a Roma, prendendo spunto dagli acquerelli dal vero realizzati dal pittore Enrico Coleman tra il 1893 e il 1910, conservati presso l'Istituto Centrale per la Grafica dove le opere dei due artisti saranno riunite dopo il completamento del progetto.
Attraverso questa mappatura, l'artista vuole sensibilizzare enti e tecnici affinché vengano modificate le tempistiche di sfalcio, contribuendo così alla tutela delle orchidee ancora presenti. Nell'estate del 2023 presso l‘ELTE Botanical Garden di Budapest è stata realizzata la prima mostra del progetto, un itinerario tra installazioni audio ambientali, sculture, ricami su camici da laboratorio di orchidee che si riallacciano alla tradizione Matyò, foto, dati e performance, che proseguirà nella mostra al Museo Orto Botanico di Roma dal 29 di maggio all’8 settembre 2024.

 In questa cornice si inserisce la collaborazione con En plein air, una serie di eventi che organizza performance in spazi pubblici. Artisti di fama internazionale sono invitati a realizzare a Monaco azioni che corrispondano al luogo prescelto ed hanno un carattere partecipativo che coinvolge attivamente i partecipanti.

Silvia Cini è un artista e curatore, le sue opere vivono del dialogo, spesso personale, che crea con il pubblico. Il suo interesse si focalizza frequentemente sul paesaggio, come metafora sociale, integrando installazioni audio ambientali e ricerca botanica. Giovanissima, è tra i fondatori del Gruppo Immagini, collabora con Keith Haring alla realizzazione dell'evento che porterà al murale di Pisa. Nel 1994 crea a Milano con Salvatore Falci il gruppo AAVV, collabora con Cesare Pietroiusti per DisorsordinAzioni, il Gioco del Senso e Non senso (XII Quadriennale di Roma) e il Gruppo Oreste con il quale parteciperà alla 48^ Biennale di Venezia. Nel 1997 cura la serie di mostre Frame al Ferro di Cavallo in collaborazione con l'Accademia di Belle Arti di Roma, promuovendo gli albori dell'arte di relazione e dell'arte pubblica in Italia. Collabora con Carolyn Christov Bakargiev e Hans Hulrich Obrist all'Acàdèmie de France à Rome per la realizzazione della mostra La Ville, Le Jardin, La Memorie. Svolge negli anni l'attività curatoriale, (Invideo per la Triennale di Milano, Icityperiferiche, Palazzo Re Enzo Bologna, Loggia della Mercanzia Genova, Cartabianca, Museo d'Arte Contemporanea Villa Croce Genova, Cantieri Culturali della Zisa, Palermo), affiancandole quella espositiva. Ha collaborato dalla fine degli anni Novanta con la Galleria Neon, alternando mostre personali e collettive (Galleria Continua, Zero, GoldanKauf) in Italia e all’estero. Ha collaborato con la Facoltà di Architettura del Paesaggio di Genova tenendo workshop su arte e paesaggio. Nel 2000 riceve da Fabio Mauri, alla Galleria Comunale d’Arte Moderna di Roma, ora MACRO, il premio Atelier. La città di Genova, in occasione di Genova 2004 Capitale Europea della Cultura, le assegna, tramite il Museo Villa Croce, il Premio Duchessa Galliera. Nel 2022 è tra i vincitori dell’Undicesima edizione dell’Italian Council AMBITO 1

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