Edilizia convenzionata a Fano

Concorso di Idee per la realizzazione di un intervento di edilizia convenzionata in località San Lazzaro di Fano, Fondazione Fano Solidale  - gennaio 2009

Progettisti: Domizia Mandolesi (capogruppo)  con M. Calzolaretti

La zona di San Lazzaro a Fano si caratterizza per la presenza di un insieme di case e servizi che seppure diverso e articolato non riesce tuttavia a costituire un sistema urbano, anche di piccole dimensioni. Obiettivo della nostra proposta è quello di realizzare un intervento in grado di  definire insieme al sistema delle residenze un nuovo sistema di spazi pubblici capace di mettere in relazione le diverse attrezzature presenti nell’area con quelle previste dal programma d’intervento del bando, in modo  da creare un nuovo centro cittadino con caratteri di identità urbana maggiormente riconoscibili e più adatti ai modi di vita contemporanei. Al fine di raggiungere questi obiettivi il progetto  individua in un’ampia passeggiata pedonale, che attraversa tutto il lotto seguendo la direzione diagonale del confine dell’area, il principale elemento che disegna il sistema dei nuovi spazi pubblici. Tale passeggiata diventa la spina del sistema degli spazi pubblici - percorsi, luoghi di incontro, giardini - su cui confluiscono i percorsi pedonali che raggiungono le strutture sanitarie e parasanitarie esistenti e i percorsi di distribuzione alle nuove abitazioni.
La passeggiata attraversa diagonalmente l’area suddivisa in una serie di fasce parallele occupate alternativamente da abitazioni e aree verdi attrezzate.

Accessibilità all’area
Le scelte per l’accessibilità all’area prevedono una gradualità gerarchica di percorsi, da quelli veicolari passando attraverso soluzioni dove il traffico è fortemente controllato, fino alle strade pedonali, accessibili solo dai mezzi di soccorso, di servizio e dalle auto per disabili.
La passeggiata diagonale, spina prevalentemente pedonale e parzialmente attrezzata a verde del nuovo sistema urbano su cui convergono il “pettine” dei percorsi di distribuzione delle abitazioni e i percorsi di collegamento delle strutture di servizio esistenti, è a carattere pedonale con l’accesso veicolare limitato ai mezzi di soccorso e di servizio e ai disabili.
Le strade pedonali di distribuzione alle abitazioni si configurano come spazi collettivi per la vita di vicinato, luoghi di sosta e di incontro, adatti alla vita degli abitanti.

Le aree a verde e il sistema degli spazi pubblici
Nel disegno complessivo dell’intervento grande importanza è assegnata alle aree verdi, strettamente integrate al sistema dei percorsi pedonali, degli spazi pubblici e delle piazze.
Verso la ferrovia un consistente volume continuo di verde con alberature miste a foglia caduca e perenne disposti con attenzione alla proiezione delle loro ombre, protegge l’area. Nelle altre parti del piano lo spazio destinato a verde è stato suddiviso a formare delle fasce attraversate da percorsi pedonali che convergono verso la passeggiata pedonale centrale contribuendo a connettere l’insieme dei sistemi  previsti dal progetto.
Le fasce verdi, sono trattate alternativamente come “boschetto”, con alberature prevalentemente a foglia caduca disposte opportunamente per proteggere dai venti invernali e in estate lasciare passare le brezze e proteggere dal sole, come giardino attrezzato per la sosta, come spazi con attività sportive quali il gioco delle bocce o il gioco dei bambini. La striscia verso le abitazioni è connotata da piccoli terrazzi o giardini privati, filtri tra la casa e lo spazio collettivo.

L’aggregazione degli edifici
Tre sistemi lineari di abitazioni partono dalla passeggiata pedonale diagonale.
In corrispondenza di ciascuno di questi punti il percorso si allarga a formare una piccola piazza con un edificio di servizi (lavanderia, sala polivalente attrezzata anche a cucina).
I principali criteri progettuali si fondano sulla volontà di definire un sistema aggregativo:
- di dimensioni contenute, ma sufficientemente denso per favorire le relazioni tra le persone e costituire quindi un supporto per la vita collettiva degli abitanti;
- altamente flessibile, variabile nel tempo, adatto a trasformazioni che è possibile  realizzare con operazioni edilizie semplicissime;
- capace di definire principi aggregativi innovativi, ma coerenti con l’esistente.

Gli alloggi
Gli elementi componenti l’alloggio, standardizzati e numericamente contenuti, possono essere combinati in modo da ottenere un numero considerevole di soluzioni spaziali e dimensionali. La varietà delle possibili aggregazioni supera ogni preoccupazione di monotonia e allo stesso tempo consente il controllo dell’omogeneità volumetrica e linguistica. L’alloggio è formato da due parti ben distinte: quella che affaccia verso nord-est, formata da un blocco compatto che contiene cucine, bagni, scale e ingressi; quella che affaccia verso sud-ovest, destinata ai soggiorni, alle zone pranzo, alle stanze da letto e a una possibile estensione che può contenere un ampliamento della casa, una serra o un piccolo spazio all’aperto.

La sostenibilità ambientale ed energetica
Le scelte progettuali sono state sviluppate mediante un approccio integrato che ha tenuto conto delle diverse esigenze di contenimento dei consumi, di tutela ambientale e del soddisfacimento delle esigenze di comfort richieste dall’utenza, perseguendo gli obiettivi di sostenibilità ambientale ed energetica complessiva del nuovo impianto residenziale.
Sono state pertanto effettuate le seguenti scelte:
- valorizzazione delle caratteristiche climatiche del sito mediante l’impiego di sistemi di ventilazione e di illuminazione naturale;
- impiego di tecnologie costruttive e impiantistiche innovative e a basso impatto ambientale.
- risparmio delle risorse idriche;
- integrazione di componenti che producono energia da FER (fonti energetiche rinnovabili).

Progetto pubblicato in:
-Mandolesi D.e De Cesaris A.,”Modular, sustainable and customized: projects for contemporary home”,. in: “Open house international” vol. 38, n.3 - 2013, p.p.39-47;
- Calzolaretti M. “Molteplice modulare flessibile. Tre progetti per la casa”, Gangemi, Roma 2009, p. 79;
- Colamarino P. “l’industria delle costruzioni” n. 414/luglio-agosto 2010, p.114 -117.