Riqualificazione Tiburtino III a Roma

Concorso internazionale "PASS - Progetto per abitazioni sociali e sostenibili"
Riqualificazione del quartiere Tiburtino III a Roma

Ater, 2010

Progetto: Domizia Mandolesi (capogruppo), Alessandra De Cesaris, Giorgio Di Giorgio, Luigi Paglialunga
collaboratori: Anastasia Ferrucci, Kamil Niziolek, Federico Quinto, Chiara Roma

PRINCIPI ISPIRATORI DEL PROGETTO
La nostra proposta di intervento muove da un’attenta considerazione delle attuali condizioni del quartiere Tiburtino III sia per quanto riguarda i caratteri edilizi e architettonici del complesso, sia per quanto attiene al sistema delle relazioni tra gli edifici che lo compongono e tra questi e gli spazi pubblici presenti nello stesso quartiere e nel contesto urbano circostante.
Dal sopralluogo effettuato e dallo studio delle relazioni urbane, infatti, sono emersi immediatamente una serie di criticità. Tra le più evidenti:
    - il degrado diffuso e lo stato di abbandono dei fabbricati;
    - l’assenza di un effettivo tessuto di relazioni tra le diverse corti, nonostante la presenza dei    piani     porticati;
    - l’uso improprio degli  spazi compresi tra il sistema delle stecche e quello delle corti come aree di     parcheggio che impoveriscono l’immagine del quartiere, creando vere e proprie “cesure” tra i     diversi     sistemi residenziali;
- la rigidità e la chiusura dell’edificato complessivo che, anche per i caratteri architettonici oltre che per il disegno urbano, si impone nel paesaggio romano formando una sorta di “barriera” impenetrabile a qualunque possibile “contaminazione”.
D’altra parte sono state individuate anche una serie di potenzialità del quartiere, da valorizzare e mettere a sistema per costituire elementi guida delle scelte progettuali e del nuovo disegno proposto.
In particolare, la struttura mista caratterizzata dalle corti e dai blocchi in linea, favorendo la formazione di vuoti tra gli edifici di differenti dimensioni e caratteri, rappresenta un’opportunità tanto per il ridisegno degli spazi esterni e del verde, secondo un sistema graduale di relazioni dalla dimensione privata dell’alloggio a quella collettiva semipubblica e pubblica, quanto per la gestione e la fruizione da parte degli abitanti di parti opportunamente frazionate. Inoltre, la presenza del verde con alberature di pregio soprattutto nella corti e l’alta dotazione di parcheggi auto interrati, nonostante lo stato di abbandono e le condizioni di rischio per la sicurezza degli abitanti in cui versano attualmente, costituiscono in un quartiere residenziale di queste dimensioni, in una città come Roma, un valore aggiunto fondamentale da non trascurare.
In base alle considerazioni fatte fin qui e nella convinzione che il nuovo progetto non possa che derivare da una pratica inclusiva e selettiva al tempo stesso, capace di tessere più efficaci relazioni tra elementi esistenti ed elementi aggiunti per ricomporli in una figura dotata di nuovi significati, maggiormente rispondente al sentire contemporaneo, le scelte progettuali si sono misurate costantemente con i temi della qualità ambientale complessiva, della sostenibilità economica ed energetica.

ELEMENTI CARATTERIZZANTI
Da un’attenta considerazione delle attuali condizioni del quartiere Tiburtino III e dal sopralluogo effettuato sono emerse una serie di criticità che hanno portato alle seguenti scelte progettuali:
-    Pedonalizzazione del piano a quota zero, mediante la riorganizzazione degli accessi pedonali e dei parcheggi;
-    Modellazione del suolo, per ottenere un sistema di connessioni tra le diverse componenti del complesso e creare un nuovo disegno degli spazi comuni;
-    Potenziamento delle relazioni e della permeabilità visiva tra i sistemi residenziali;
-    Salvaguardia  delle corti come “polmoni verdi”, luoghi di socializzazione e incontro;
-    Riqualificazione dei piani terra, di alcuni primi piani e delle coperture dei fabbricati attraverso l’inserimento di nuovi alloggi di tagli diversi;
-    Creazione di un’immagine del complesso edilizio capace di esprimerne i nuovi valori   architettonici e urbani in relazione a criteri di apertura e permeabilità tra le parti.

Dai principi e dalle scelte effettuate durante l’elaborazione progettuale sono emersi come segni di identificazione della nostra proposta i seguenti elementi.

Il nuovo sistema degli spazi aperti e dei servizi comuni. Il sistema, articolato tra la quota +0,70 e -3,00, è strutturato da un’ampia passeggiata che dalla quota dei parcheggi risale gradualmente fino a quota 0,00.
I parcheggi come “spazi attivi”: l’accessibilità al complesso edilizio e  la riorganizzazione della quota -3,00. La scelta di pedonalizzare l’area e di eliminare la presenza delle automobili alla quota 0,00 ha portato a ridisegnare la circolazione negli attuali parcheggi e la relativa viabilità di accesso dall’esterno.
Il nuovo attacco a terra degli edifici. Come richiesto dal bando sono stati eliminati tutti i piani porticati degli edifici, salvo quelli dei blocchi 6A e 11A lasciati liberi per mantenere la permeabilità fisica e visiva tra gli spazi del complesso.
La nuova facciata. Progettata per migliorare le prestazioni energetiche degli edifici e il comfort degli alloggi è in grado di attribuire nuovi valori formali e spaziali al complesso edilizio mediante la creazione di un involucro leggero e permeabile.
I nuovi alloggi. Il sistema dei nuovi alloggi è compreso tra il piano terra e il primo piano e la copertura degli edifici. In particolare ai piani terra sono state inserite abitazioni di superficie tra 45 e 80mq, mentre in copertura sono stati inseriti alloggi più piccoli di 45 e 60 mq.
Il tema della sostenibilità è stato parte integrante di tutte le fasi della progettazione.
 

Progetto pubblicato in:

- A. De Cesaris, D.Mandolesi, Rigenerare le aree periferiche. HousingLab Ricerca e Progetti, Quod Libet 2015, p. 84-97;
- The Regeneration of Public Housing Neighbourhoods.The Example of Tor Bella Monaca in Rome, in M. Bovati, M. Caja, Cities, G. Floridi, M. Landsberger "Cities in Transformation. Research & Design, Ideas, Methods, Techniques, Tools, Case Studies", Il poligrafo, Padova 2014, p.p. 912;
- Annese M., Del Brocco B.(a cura di), “Catalogo del Concorso internazionale di Progettazione PASS”, Gangemi 2012, p. 60.