Nuova Biblioteca di Legnano-Relazione

CONCORSO INTERNAZIONALE DI PROGETTAZIONE PER LA REALIZZAZIONE DELLA
NUOVA BIBLIOTECA DEL COMUNE DI LEGNANO, 2008

Progettisti: Domizia Mandolesi (capogruppo) con L. Paglialunga, P. Colamarino.

L’IDEA
La tendenza individualista delle società odierne ha portato alla progressiva riduzione di luoghi a carattere collettivo nelle nostre città, diminuendo le occasioni di scambio e di incontro tra le persone. Guardando all’esperienze in altri paesi europei, la biblioteca, intesa come “centro di informazione”, può costituire una valida alternativa in quanto punto di aggregazione sociale a vocazione culturale, in grado di porsi come nuova centralità urbana. La biblioteca, oggi, si caratterizza infatti come servizio aperto ad un vasto pubblico offrendo diverse opportunità che vanno dalla lettura di un quotidiano al bar o di un romanzo, alla ricerca in rete, alla consultazione di un libro o di un CD rom, alla visione di un DVD, riuniti in uno spazio informale in cui sono inclusi anche luoghi di sosta e di relazione tra le persone.
La connotazione come servizio culturale e formativa i il ruolo della biblioteca come presenza strategica a scala urbana, polo di attrazione per l’intera cittadinanza, costituiscono dunque la premessa fondamentale del progetto per la nuova Biblioteca del Comune di Legnano. In considerazione del duplice ruolo che la nuova architettura verrà ad assumere nel  piano di riorganizzazione della zona dell’ ex area industriale Cantoni e nel più ampio contesto della città, l’edificio si sviluppa a partire da un’ampio atrio a tutta altezza che, oltre a costituire il cuore delle relazioni tra le attività interne, assume il carattere di “piazza coperta” in stretto rapporto con il tessuto urbano circostante. Dall’interpretazione di questi caratteri deriva la configurazione formale dell’edificio: un volume che si caratterizza per la volumetria essenziale e incisiva, richiamando l’attenzione con la presenza di un ampio porticato che, come nel palazzo INAIL, fa da filtro tra la zona trafficata lungo la viabilità principale e il parco retrostante. A questa immagine esterna corrisponde un impianto chiaro sotto il profilo distributivo, in contiguità con il tessuto urbano a nord-ovest e il nuovo parco sul lato opposto, basato sull’articolazione delle diverse aree funzionali intorno all’atrio, uno spazio pensato per sollecitare un clima di partecipazione collettiva e per rivolgere l’offerta della bilbioteca al maggior numero di persone possibile.

IL RAPPORTO CON IL CONTESTO
L’edificio, carraterizzandosi come soglia tra tessuto urbano e parco, fronteggia  sul lato opposto della strada il centro servizi e commercio prospicente piazza IV novembre, attualmente in costruzione. Occupando il lotto nell’area standard P5 indicato nel bando, si attesta con un andamento lineare lungo la statale S.S. n.33. L’arretramento dal filo stradale permette di organizzare una fascia pedonale che, insieme al porticato, fa da filtro tra lo spazio interno dell’atrio e la città. Il piano terra, quasi compeltamente vetrato, pone le attività a più alta affluenza di pubblico in contatto diretto sia con la strada che con il parco creando, attraverso la trasparenza, continui rimandi visivi tra la città e la zona verde. Ai due piani superiori la facciata rivestita con pannelli di policarbonato traslucido, in contrasto con la permebailtà del piano sottostante, crea un evidente segnale a scala urbana mediante la lieve colorazione di giorno e i  particolari effetti di luminosità di notte. Verso il parco l’edificio, a contatto con il verde,  presenta un fronte maggiormente articolato e permeabile, con il bar e il ristorante al piano terra e un’ ampia terrazza al primo livello. Quest’ ultima si offre come spazio pubblico con affaccio sul giardino, accessibile mediante una gradinata direttamente dal parco.

L’ORGANIZZAZIONE DEGLI SPAZI INTERNI
L’impianto dell’edificio è quello di un volume a tre piani, più un deposito libri interrato, organizzato intorno all’atrio a tutta altezza sul quale affacciano i ballatoi che distribuiscono le diverse funzioni divise, in base alle attività svolte, in quattro ambiti principali: accoglienza; offerta documentaria e consultazione; gestione e amministrazione; servizi complementari.
In particolare la nuova biblioteca risulta suddivisa nel modo seguente:
Piano terra. Comprende tutti i servizi  per l’orientamento del pubblico e le attività collaterali che connotano la biblioteca anche come luogo di incontro e di scambio nel contesto urbano e precisamente.
Piano primo. E' dedicato alla raccolta e consultazione dei diversi materiali cartacei e digitali, audio e video (libri, CD, Dvd), offerti dal servizio bibliotecario.
Piano secondo. A qest’ultimo piano proseguono le attività del primo livello e si trovano i servizi complementari.
Piano interrato. Comprende il deposito per 50.000/100.000 volumi; il laboratorio riparazione libri e il magazzino.

SOSTENIBILITÀ DELL’INTERVENTO E SCELTA DEI MATERIALI
Il progetto è improntato a un concetto di sostenibilità basato su scelte che contemplano tanto l’aspetto tecnico-costruttivo legato all’esecuzione e ai costi di realizzazione dell’opera, quanto  il contenimento dei consumi energetici nell’utilizzo dell’edificio.  A tale scopo, così come l’impianto generale, il sistema costruttivo dell’edificio si basa su una struttura elementare ed economica, costituita da uno scheletro portante di travi e pilastri con campate modulari secondo una maglia regolare quadrata di 6,00 x 6,00 metri. I materiali utilizzati per i tamponamenti di facciata sono tre: calcestruzzo a vista, vetro serigrafato e trasparente per gli infissi, pannelli di policarbonato traslucido colorato. I pannelli di policarbonato, particolarmente economici e di facile posa in opera, sono utilizzati per la realizzazione di una parete ventilata, prevalentemente verso il lato nord dell’edificio; le vetrate sono opportunamente protette dall’aggetto della copertura e dal porticato per ridurre la dispersione termica e schermate con frangisole  interni verso sud, per consentire le migliori condizioni di illuminazione sui tavoli di lettura. La copertura, infine, è utilizzata per  disporre pannelli fotovoltaici in quantità sufficiente, vista la sua superficie, per  soddisfare il fabbisogno energetico riguardo alla produzione di acqua calda e parte dell’impianto di climatizzazione  dell’edificio. Lo spessore della copertura che connota l’immagine dell’edificio riesce infatti a contenere, senza  renderne irregolare il profilo, i pannelli fotovoltaici inclinati.
Sono stati rispettati i 3000 mq di superficie lorda richiesti nel bando, ad esclusione del ristorante, bar che occupano una superficie aggiuntiva di mq 220.