Elettrometro a filo di Wulf

Vincenzo Bettini, Istituto di Fisica di Roma; 1950 ca.; 24x30x30

Lo strumento rappresenta l'evoluzione moderna dell'elettrometro di Bohnenberger. Un sottile filo di Wollaston, di platino, è fissato verticalmente e mantenuto teso, dalla parte inferiore, da un archetto di filo di vetro di silice isolante, la cui tensione è regolata da una vite. Il filo si trova tra i piatti di un condensatore, posti a distanza regolabile mediante due viti micrometriche presenti sui due lati opposti dello strumento. Le viti di regolazione consentono così di variare la sensibilità e la stabilità del filo.

La ddp che si stabilisce tra i piatti crea il campo elettrico ausiliario. A seconda della ddp tra filo e custodia, il filo stesso devia a destra o a sinistra rispetto alla posizione di equilibrio e il suo spostamento è osservabile attraverso un microscopio micrometrico fissato sullo strumento e munito di scala. L'elettrometro di Wulf è pertanto adatto a condurre misure di ddp in valore e segno. La capacità dello strumento è di circa 3×10-12 F, la sensibilità di 0,002 V per divisione di scala.

(M. Grazia Ianniello)