Elettrometro di Bohnenberger a pila secca
Domenico Lusvergh, Teatro Fisico della Sapienza, Roma. 1820 ca. 36 x 15 x 30 |
Questo strumento è stato ideato da J. J. von Bohnenberger (1765 - 1831) nel 1815. Una foglia d'oro, fissata ad un supporto metallico terminante con una sferetta, è sospesa tra due piatti metallici verticali, collegati ai terminali di una pila a secco di Zamboni, alloggiata nella parte inferiore dell'elettroscopio. Se la foglia viene caricata (per contatto tra la sferetta e il corpo di prova carico), essa viene attratta dal piatto eteronomo e respinta dal piatto carico dello stesso segno. Le deviazioni della foglia indicano il segno della carica e l'intensità dei potenziali in gioco. Lo strumento, modificato nel 1850 da W. Hankel che lo rese quantitativo, rappresenta il primo esempio di elettrometro funzionante in modo eterostatico, cioè con un campo elettrico ausiliario.
(M. Grazia Ianniello)