Era l’8 Maggio 1818 quando Francesco Larderel dava l’avvio all’utilizzo dell’attività geotermica per la produzione di acido borico, che sarebbe poi stato abbandonato per passare alla produzione di energia elettrica a partire dal 1904. Oggi l’impianto di Larderello consta di 35 unità ed una potenza elettrica installata di 882,5 MWe, produce circa 6 miliardi di kWh e permette il teleriscaldamento di molti comuni limitrofi. Per celebrare questi 200 anni di attività industriale l’Istituto di Geoscienze e Georisorse del CNR di Pisa in collaborazione con ENEL Green Power ha organizzato un evento di due giorni dal titolo “I 200 anni dell’utilizzo industriale del sito di Larderello: una geotermia sostenibile”. Nella giornata dell’8 maggio è stata tenuta una conferenza presso il CNR di Pisa, in cui si è discusso di geotermia e sostenibilità. Martedì 9 maggio Enel Green Power ha accompagnato i partecipanti alla visita del Museo della Geotermia di Larderello e della vicina centrale di Valle Secolo. È stato un grande piacere per il nostro gruppo di ricerca essere invitati a partecipare sia come spettatori che come oratori. Il Prof. Alimonti ha tenuto un intervento sulle tecnologie di produzione elettrica nel settore geotermico. La visita al museo della geotermia si è rivelata estremamente interessante: l’ingegner Alessandro Lenzi ha illustrato la storia della geotermia toscana a partire dalle terme etrusco romane e il viaggio verso il distretto geotermico ha permesso di ammirare da vicino le suggestive torri evaporative. Non sono mancati i contestatori: un piccolo gruppo di manifestanti, fuori dalla centrale Enel ha manifestato il proprio dissenso verso le centrali geotermiche. Resta quindi aperta la sfida: come creare una efficace comunicazione con il comparto sociale sui numerosi vantaggi e le molteplici forme di utilizzo di questa fonte energetica che può contribuire profondamente al percorso di decarbonizzazione?