Collezioni Museo di Idraulica
Negli anni trenta del ‘900, contestualmente alla trasformazione della Scuola degli Ingegneri (istituita da Pio VII nel 1817) in Facoltà di Ingegneria della Sapienza Università di Roma e alla costruzione della città universitaria, vennero effettuati ampliamenti della sede di San Pietro in Vincoli. Il più rilevante di tali ampliamenti fu la realizzazione dell’Istituto di Idraulica con annesso laboratorio sotto la supervisione del Professor Luciano Conti. Alla fine del secolo scorso, in occasione di una radicale ristrutturazione del laboratorio è emersa una consistente quantità di strumenti scientifici da tempo non utilizzati. Tra essi ricordiamo:
- cronografi del XIX secolo;
- elica con sistema di posizionamento per determinare la scala di deflusso del Tevere dopo la costruzione dei Muraglioni;
- stereoautografo del XIX secolo;
- modello di radio dei primi anni del secolo scorso probabilmente appartenuta a Guglielmo Marconi;
- telegrafi del XIX secolo.
Vani sono risultati i tentativi di collocare la strumentazione reperita presso altre strutture pubbliche, che la potessero adeguatamente valorizzare, sia all’interno dell’Università che al di fuori dell’Ateneo stesso. Al fine di non disperdere un patrimonio culturale di sicuro interesse, e per una sua migliore fruizione, si è ritenuto opportuno realizzare il Museo di Idraulica. Il Museo è diventato polo di attrazione per strumentazione dismessa da altri dipartimenti della Facoltà che diversamente rischiava di essere dispersa per sempre. Gli oggetti recuperati hanno trovato collocazione all’interno del laboratorio di Idraulica parte in vecchi armadi, destinati altrimenti al macero, opportunamente restaurati e parte in nuove strutture.
La collezione comprende oltre 305 strumenti ed apparecchiature varie facenti capo a differenti settori dell’Ingegneria: Idraulica (105 strumenti), Chimica (7 strumenti), Elettronica (140 strumenti), Fisica (2 strumenti), Meccanica (66 strumenti), Geomatica (32 strumenti). Tali oggetti sono solo parzialmente catalogati su base informatica. Ci si augura di reperire le risorse necessarie per completare la catalogazione e rendere meglio fruibile il Museo stesso che comunque è già meta di visite didattiche di gruppi di studenti italiani e stranieri.