La collezione di marmi

I materiali lapidei provengono da tre collezioni differenti: una universitaria e due importanti raccolte ottocentesche di marmi, la Podesti e la Scalzi, trasferite nello stesso Museo il 4 marzo 1982 a seguito della “Giornata di Studi sul Marmo nell’Antichità”.  
Le collezioni antiquarie possono offrire alla comunità studentesca e a un pubblico ampio una preziosa testimonianza del valore e dell'interesse che le rocce ornamentali e i marmi rivestivano sul mercato antiquario dell’Ottocento.  
La terza collezione è invece testimonianza diretta di decenni di ricerche e studi condotti dagli archeologi dell'attuale Dipartimento di Scienze dell'Antichità. Si tratta infatti di una collezione didattica e scientifica, i frammenti marmorei sono stati raccolti per scopi di ricerca in numerosi siti archeologici, durante campagne di scavo e di ricognizione, al fine di studiarne le qualità, la provenienza da cave antiche, l'utilizzo e le vie del commercio nel mondo romano. Si tratta di un  campionario vastissimo che ci permette di ricostruire in modo complessivo il “fenomeno del marmo nel mondo romano” (P. Pensabene). La raccolta di materiali, già precedentemente catalogata da specialisti per conto del Dipartimento, consta infatti di circa ottocento frammenti tra marmi e rocce ornamentali provenienti dall'Italia, dal Nord Africa, dalla Grecia e dalla Turchia odierna. 
Nelle vetrine restaurate appositamente per il nuovo allestimento è esposta una selezione dell’intera raccolta, divisa per aree geografiche: Europa, Africa e Asia.  Sono stati privilegiati nella scelta i frammenti dei marmi più sfruttati e noti nell’antichità e i reperti che presentano un interesse particolare determinato dal loro luogo di ritrovamento o da specifiche caratteristiche (opus sectile, frammenti di modanature, di colonne, di rivestimenti). 
Questa nuova esposizione ricostruisce una breve quanto significativa "via del marmo" nel mondo antico, evidenziando il ruolo fondamentale dei materiali lapidei negli studi storico-archeologici come fonte di conoscenza utile a ricostruire differenti dimensioni storiche, dal punto di vista economico e da quello culturale, dalla storia dell'arte all'architettura antica. 
 
 
 
 
Progetto scientifico a cura delle dott.sse Mariateresa Curcio e Raffaella Bucolo
Progetto grafico a cura delle dott.sse Darica Paradiso e Mariateresa Curcio

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