Ipotesi per Accumoli. Verso nuovi cicli di vita di un territorio terremotato

 

 
di Andrea Bruschi
DEI Topografia del Genio Civile, Roma 2021
 
 

Il sisma che nel 2016 ha colpito il Centro Italia ha i caratteri di una azione distruttiva di territori poco abitati e già in crisi prima dell’evento calamitoso, nei quali la stessa ipotesi ricostruttiva appare incerta se non accompagnata da una ampia strategia di ricerca di nuovi cicli di vita e di nuovi rapporti produttivi fra ambiente e persone. La ricostruzione non può essere intesa se non nella sua più ampia accezione di sistema di azioni estese, oltre che al territorio fisico, a quello umano delle relazioni sociali e delle reti che il sisma ha inevitabilmente compromesso. Non basta ricostruire, se alla ricostruzione degli edifici e degli spazi urbani non si associa quella delle relazioni che rendono un territorio vivo, attivo e popolato. “Ipotesi per Accumoli” sintetizza un lavoro di ricerca che ha assunto questo comune come laboratorio sperimentale di esplorazione di una strategia di rinascita a partire dalle proprie risorse attive, potenziali o dimenticate, ricomponendole in azioni di recycle, verso nuovi cicli di vita. A partire da una complessa attività conoscitiva, la ricerca indaga alcuni possibili indirizzi sui quali ipotizzare attività multisettoriali indicandone la metodologia, i passaggi principali e alcuni esiti progettuali. La filosofia che guida il lavoro adotta il principio di individuare azioni locali e bottom up, legate alla terra e a "ciò che quei luoghi possono dare", recuperando l’identità locale e reinserendola in un processo evolutivo, nel quale la riprogettazione degli aggregati e dei tessuti perduti è intesa come l’ultimo passaggio di un processo di verifica delle condizioni ricostruttive. Il testo si snoda da un analisi del contesto catastrofico e espone ragioni della ricerca, dubbi e passaggi di metodo. Una fase istruttoria mette in evidenza i caratteri del territorio, l’assetto della popolazione, i processi storici che ne hanno consentito nel tempo le economie e le evoluzioni, fino a una analisi delle risorse attuali e potenziali. Il progetto della strategia di recycle è preceduto da una fase di analisi delle buone pratiche nelle Aree interne italiane e si arricchisce di quanto emerso dal confronto con i cittadini e con le associazioni locali. La strategia si concretizza in alcune ipotesi di innesto e promozione di nuove economie, intese come sistemi sinergici, sovrapposti e intersecati. Dalla strategia territoriale emergono le diverse ricadute locali, le quali vedono come ambiti per un progetto pilota quattro frazioni accumolesi - Villanova, San Giovanni, Terracino e Grisciano - le quali, a partire dalle proprie vocazioni, svolgono specifici ruoli in un quadro sinergico. La ricerca ha prodotto quindi una indagine multiscalare che ha esaminato i tessuti di questi agglomerati studiandone i caratteri e proponendo masterplan e progetti con particolare attenzione alla prevenzione del rischio sismico urbano.