armadietto Bromo

A04 - Bromo

Nel 1950 Raymond Queneau, uno dei più grandi ed estrosi romanzieri e poeti francesi del Novecento, dedica alla chimica un intero canto (il terzo) della sua opera in versi “Piccola cosmogonia portatile” (Petite cosmogonie portative).

In italiano l’opera è tradotta da Sergio Solmi e accompagnata da una guida di Italo Calvino, realizzata con la consulenza di Primo Levi. 

Nella Piccola cosmogonia tascabile Queneau, ispirandosi al De Rerum Natura di Lucrezio, tratteggia un racconto delle origini dell’universo e della sua storia:

La singe (ou son cousin) le singe devint l’homme  

lequel un peu plus tard désagrégea l’atome

La scimmia (o suo cugino) senza sforzo diventò l'uomo 

che un po’ più tardi disgregò l'atomo

Queneau si chiede se in un momento primordiale gli elementi fossero tutti separati, rifiutando di combinarsi tra loro: 

Svelta e rocambolesca la centuria 

degli elementi viene a mescolarsi 

nei sali nei cristalli nelle terre. 

ma dico allora: quando mai sono stati 

puri, e le loro piume rivelavano 

mostrando il lor colore nudo e crudo? 

 

Senza un ordine preciso, descrive i primi 21 elementi della tavola periodica fino allo scandio, il cui nome associa alla “scansione” dei versi, immaginando una strana struttura della tavola periodica in cui i solidi si trovano su una sfera, in sezioni proporzionali alla loro abbondanza, circondata da una nube di elementi gassosi e rivoli di elementi liquidi. 

Gonfiavansi le nuvole

ciascuna a modo proprio, l’una piena d’azoto, 

e l’altra preferiva l’elio,

mentre una terza intrepida avea scelto l’argon. 

Buono fioriva il bromo, soffocante 

allo Zenith, calmante invece al Nadir, 

allor che l’uro avrà anafrodisiaco 

incontrato laggiù dietro i boccali 

degli elegiaci farmacisti.

Il passo citato è stato decodificato da Calvino e Levi*: il bromo è soffocante se gassoso (in alto, allo zenit), calmante e anafrodisiaco se precipitato (in basso, al nadir) come sale bromuro (quando prende cioè la desinenza uro).

scheda letteratura
titolo

Piccola cosmogonia portatile - seguita da Piccola guida alla Piccola cosmogonia di Italo Calvino

(titolo originale: Petite cosmogonie portative)

genere poesia
autore

Raymond Queneau (traduzione di Sergio Solmi; postfazione a cura di Italo Calvino)

anno (Paese) 1967 (Italia)
editore Einaudi
ISBN 9788806165208

* Nella Piccola guida alla Piccola cosmogonia Italo Calvino interpreta il complesso simbolismo del poema, confessando alcune difficoltà, ma d’altronde al suo traduttore tedesco, Ludwig Harig, Queneau aveva confessato che neanche lui riusciva più a ricordarsi bene del significato di tutte le allusioni e dei giochi verbali: “Poiché si tratta dell’emergere dal caos, un certo numero di versi non hanno che un significato caotico”

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