Alessandra Capanna, architetto, (laureata in Architettura con lode alla Sapienza Università di Roma, nel 1988). Dottore di ricerca, è professore associato in Composizione Architettonica e Urbana, docente di Progettazione Architettonica, ha tenuto e tiene corsi nelle discipline della Progettazione Architettonica, dell’Allestimento, dell’Exhibit, degli Interni, della Progettazione degli spazi aperti e del paesaggio, e di Theories of Contemporary Research in Architecture. Fa parte del collegio dei docenti del Dottorato DRACo (Architettura e Costruzione) della Scuola di dottorato in Scienze dell’Architettura del Dipartimento di Architettura e Progetto della Sapienza di Roma.
Sul tema della residenza e della rigenerazione urbana dal 2003 al 2004 ha ottenuto una borsa di post-dottorato dal titolo “Il problema della casa: dalla Mostra dell’Abitazione all’E42 al programma INA-Casa” nell’ambito della quale ha pubblicato la ricostruzione storica e il masterplan della Mostra dell’Abitazione per l’E42 e gli studi sul concorso INA-Casa nel piano per la Grande ricostruzione del secondo dopoguerra.
Questi temi sono stati ripresi con il gruppo di ricerca “Ri-Habitat” nel 2011, che si è occupato della riqualificazione sostenibile dell’edilizia pubblica romana degli anni ’50-60. Una ricerca che si colloca in un filone di riflessione progettuale che ha prodotto esiti significativi alla scala locale, alimentando anche un intenso dibattito sulle forme contemporanee dell’azione amministrativa, affiancata spesso da iniziative di rigenerazione urbana che hanno prodotto miglioramenti delle condizioni abitative in alcune aree problematiche delle città, offrendo una rappresentazione di un possibile diverso modo di disegnare e sviluppare l’azione pubblica nei quartieri urbani in crisi o di gestire il patrimonio di edilizia residenziale pubblica del’900. Gli esiti della ricerca sono stati pubblicati nel volume: R. Belibani, A. Capanna, P. Gregory, “Ri-Habitat Roma”, ed. Nuova Cultura.
Dal 2019, in occasione della pubblicazione della traduzione (con Leone Spita) del libro Wooden Temporary Housing Group. Architettura per l'emergenza in Giappone, Il Formichiere 2020, i temi dell’abitazione sono ripresi nell’ambito delle ricerche internazionali che indagano su possibili programmi per la ricostruzione di villaggi temporanei da allestire dopo disastri naturali e demolizioni, che vengono approfonditi con workshop di progettazione per studenti e laureandi in collaborazione con i colleghi di Shibaura Institute of Technology di Tokyo.
I risultati di questi studi sono attesi nella pubblicazione conclusiva della ricerca di Ateneo finanziata nel 2022 “Architetture per l'emergenza. Cooperazione, case comunitarie e alloggi temporanei”