Controspazio paulista

Lunedì, 7 Febbraio, 2022

Coniugare il valore dello spazio architettonico con l’ideale politico è stata, e in parte lo è ancora, prerogativa della ricerca progettuale della Scuola di San Paolo in Brasile. Attraverso l’illustrazione di alcune opere emblematiche di João Batista Vilanova Artigas, Paulo Mendes da Rocha e Lina Bo Bardi, le lezioni intendono mettere in luce la stretta relazione che intercorre tra progetto architettonico e impegno sociale, tra scelte compositive e dinamiche urbane. La spazialità paulista si pone infatti in opposizione alle logiche dell’espansione incontrollata della metropoli di San Paolo, pur ricercando al contempo una continuità con essa. Il progetto d’architettura assume in tal senso un ruolo ordinatore, introverso e allo stesso tempo estroverso. Questi aspetti, propri della produzione degli anni ’60-’70, permangono ancora oggi, arricchendosi di nuovi significati, a fronte di nuove sfide. Tra queste, la rigenerazione degli insediamenti informali, per i quali le configurazioni spaziali da mettere in atto devono essere in grado di organizzare un “disordine” scaturito dalla reiterata spontaneità insediativa, priva di piani predefiniti.

#7.2.2022
Maria Argenti, Francesca Sarno

João Batista Vilanova Artigas e Paulo Mendes da Rocha. Progetti per San Paolo

#14.2.2022
Maria Argenti, Francesca Sarno

Lina Bo Bardi. Architetture ibride

#14.3.2022
Maria Argenti, Francesca Sarno

Tasselli mancanti. Strategie di slum upgrading