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Aldo Schirripa Spagnolo
Tesi in Progettazione architettonica e urbana 2020
Relatore: Prof. M. Argenti
Correlatori: Dott.ssa B. Negri (ASI), Ing. G. Paparella, Dott.ssa V. Ammannito (ASI), Dott. Giuseppe Sindoni (ASI), Dott.ssa Veronica Camplone (ASI)
Anche nel settore dell’ingegneria delle costruzioni, Marte è attualmente una delle principali frontiere di esplorazione per quanto riguarda l’individuazione di strategie costruttive mediante l’impiego dei più recenti strumenti digitali di concezione, progettazione e costruzione, già largamente diffusi sulla Terra. Nel campo della fabbricazione digitale, infatti, la stampa 3D a grande scala consente di eseguire anche da remoto, con materiale locale e direttamente in sito, processi costruttivi altamente personalizzati e automatizzati.
La sperimentazione progettuale proposta in questa ricerca insiste sul potenziale applicativo degli strumenti digitali per la progettazione e la costruzione di strutture di ricovero, eseguita direttamente su pianeti extraterrestri. In particolare, l'obiettivo della tesi è definire un workflow digitale integrato da applicare alla struttura di ricovero pensata per ospitare il rover Rosalind Franklin nel corso della missione ExoMars2022 (European Space Agency). Il progetto, secondo un approccio computazionale-parametrico, è inteso come il principale strumento di ricerca attraverso il quale indagare in forma congiunta gli aspetti di carattere funzionale, quelli legati al form-finding e all’ottimizzazione strutturale, coerentemente alle questioni più operative del processo di fabbricazione additiva.
Presentato al:
72nd International Astronautical Congress (IAC), Dubai, United Arab Emirates, 25-29 October 2021.
Pubblicato in:
A. Schirripa, B. Negri, G. Paparella, E. Ammannito, G. Sindoni, V. Camplone, 3D MaRS, Martian Recovery Structure, Atti del 72nd International Astronautical Congress (IAC), Dubai, United Arab Emirates, 25-29 October 2021
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Giulio Paparella
Tesi in Progettazione architettonica e urbana 2017
Relatore: Prof. M. Argenti
Correlatori: Prof. M. Percoco, Prof. S. Perno
La sperimentazione progettuale indaga l’impiego della stampa 3D, di tipo diretto e a grande scala, per la realizzazione di sistemi insediativi post-calamità.
L’idea progettuale prende origine dal concetto primario di ‘riparo’ e dall’idea archetipa del configurare uno spazio coperto applicando il principio di continuità copertura-parete, nel caso specifico, attraverso l’impiego di elementi modulari. Lo studio della rispettiva sezione, oltre a rispondere al concetto di ‘forma strutturale’, è determinato dalla volontà di poter configurare differenti aggregazioni degli elementi nel piano.
Il tipo di produzione standardizzata e la modalità ordinaria di trasporto previsti per i componenti serventi hanno influenzato le scelte inerenti la loro dimensione, contenuta, e la loro variabilità, ridotta.
La produzione in sito secondo l’impiego della tecnologia di stampa 3D a grande scala, applicata, invece, alle restanti parti del sistema consente di poter adeguare gli aspetti dimensionali e qualitativi degli elementi alle necessità dell’utenza e al contesto di inserimento.
Presentato a:
Ingegneria Research and Development (R&D) 2018, La ricerca vista da vicino, Chiostro di S. Pietro in Vincoli, Facoltà di Ingegneria Civile e Industriale - Sapienza, Roma, 11 maggio 2018
Rome Maker Faire, Fiera di Roma, 12-14 ottobre 2018
Pubblicato In:
G. Paparella, M. Percoco, Direct 3D Printing for Post-Emergency Settlements, Atti della Conferenza internazionale CHANCES 2019, Practices, spaces and buildings in cities’ transformation, Dipartimento di Architettura, Università di Bologna, 24 ottobre 2019
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