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100x100m3
Residenze per artisti e servizi di quartiere, Città del Messico
VI Concorso internazionale di Architettura “Arquine”, 2004
Prof. arch. M. Argenti (capogruppo), arch. F. Cutroni, arch. R. De Rose, arch. M. Percoco
La richiesta era di progettare 100 case-laboratorio per artisti, ciascuna contenuta nel ristretto limite di 100 metri cubi, ovvero piccole unità atelier-abitazione per single con uno spazio prevalentemente di lavoro. La soluzione è stata organizzata all’interno di un modulo pressoché cubico, di circa m 4,80 di lato, con l’ambito per lavorare al livello più basso, in parte a doppia altezza, ed un piano superiore più riservato con la zona notte che si affaccia sullo spazio interno. Sull’esempio della maison citrohan, queste case nascono per essere completamente aperte sul fronte e, con l’eccezione di una stretta asola verticale, chiuse sugli altri conseguendo così un’ottimizzazione delle superfici d’uso. La faccia ‘mancante’ della ‘scatola aperta’, destinata ad essere tamponata a seconda delle esigenze individuali, realizza l’elemento di ‘delega programmatica’ che coinvolge ogni singolo utente nelle scelte progettuali e conferisce al complesso residenziale, prodotto per accostamento e reiterazione dei moduli-alloggio, il carattere della diversità e molteplicità.
Pubblicato in:
Personalizzare lo standard: ricerca sull’housing, in «Linee del DAU», vol. 1, Palombi Editore, Roma, 2005
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