Laurea Magistrale in Ingegneria Biomedica
Il corso di laurea magistrale in Ingegneria Biomedica ha l'obiettivo di fornire allo studente conoscenze approfondite sia teorico-scientifiche che professionali con competenze specifiche di tipo ingegneristico che gli consentano di interpretare, descrivere e gestire i problemi complessi dell'Ingegneria Biomedica, problemi che richiedono un approccio interdisciplinare, utilizzando metodi, strumenti e tecniche spesso innovativi.
La sua formazione, volta ad ideare, pianificare, progettare e gestire sistemi tecnologici comunque complessi, è finalizzata ad interagire e ad operare con tecnologie di elevata complessità per mezzo di tutte le conoscenze di contesto e le capacità trasversali, anche inerenti il campo dell'organizzazione aziendale, attraverso l’acquisizione dei contenuti tipici della cultura d'impresa e della deontologia professionale.
Si dà così modo al laureato di affrontare le problematiche più complesse della progettazione, dello sviluppo e della conduzione dei sistemi e degli apparati biomedicali, nonché di contribuire fattivamente all'innovazione ed all'avanzamento scientifico e tecnologico del settore.
La formazione di un ingegnere biomedico, rispetto alla laurea di primo livello e tenuto conto degli obiettivi formativi, richiede un approfondimento delle conoscenze in molteplici aree culturali, sia di base sia caratterizzanti. La scelta effettuata di aprire l’accesso alla laurea magistrale in Ingegneria Biomedica a laureati triennali che provengono da aree differenti dell’ingegneria (chimica, elettronica, meccanica, etc.) comporta una caratterizzazione culturale protesa verso attività formative comprese in uno spettro di settori disciplinari più ampio di quanto strettamente disposto dalla classe LM-21.
Costituiscono, quindi, punti fondamentali e qualificanti dell’offerta formativa:
- Gli aspetti teorici della matematica e delle altre scienze di base per descrivere e interpretare i problemi dell’ingegneria in generale e dell’ingegneria Biomedica in particolare.
- Le conoscenze nel campo della biomeccanica e dei biomateriali, dell’elettronica e dell’elettromagnetismo, della strumentazione biomedica, delle tecniche di controllo etc.
- Lo sviluppo di capacità per la progettazione avanzata, la pianificazione e la gestione dei processi, dei servizi e degli impianti relativi all’ingegneria Biomedica.
- L’acquisizione delle attitudini corrette e delle abilità per la sperimentazione e l’innovazione scientifica e tecnologica.
Gli ingegneri che conseguono la Laurea magistrale in Ingegneria Biomedica potranno essere utilmente occupati in:
- Industrie del settore biomedico produttrici e fornitrici di apparecchiature e materiali per la diagnosi, la cura e la riabilitazione.
- Industrie del settore sanitario produttrici e fornitrici di sistemi complessi per la cura e la salvaguardia della vita umana.
- Industrie farmaceutiche e di biotecnologie.
- Aziende ospedaliere pubbliche e private.
- Enti e amministrazioni pubbliche del settore sanitario.
- Società di servizi per la gestione di apparecchiature e impianti tecnologici sanitari complessi.
- Enti e amministrazioni pubbliche e private per la ricerca Clinica e Biomedica, etc.
Per maggiori dettagli sui Requisiti di ammissione e crediti riconoscibili, la Descrizione del percorso e i curricula, le norma di passaggio al secondo anno, e le caratteristiche della prova finale si consiglia di consultare la sezione MANIFESTI.