I reperti metallici
I reperti metallici rinvenuti nel corso dello scavo della città restituiscono un quadro dettagliato delle attività svolte dagli abitanti di Cencelle durante il periodo bassomedievale, con particolare concentrazione nei secoli XIII-XIV.
Pensando ai più disparati utilizzi del metallo, alla sua versatilità e resistenza agli attacchi del tempo, è facile immaginare quanto lo studio di questo materiale sia utile per ricostruire i diversi aspetti della vita quotidiana, oggi come ieri.
I manufatti sono caratterizzati dall’utilizzo di differenti materie prime e differenti tipologie di utilizzo.
Il materiale in uso è prevalentemente il ferro, più rari gli oggetti in bronzo, come borchie e decorazioni provenienti da elementi di arredo e un frammento di campana. L’attestazione documentaria di fabbri, il rinvenimento di una forgia, la presenza di una fornace per campana e la grande quantità di scorie e scarti di lavorazione restituiti dallo scavo testimoniano una discreta produzione metallurgica locale, cui si aggiungono alcuni elementi provenienti da circuiti commerciali più ampi.
Gli oggetti sono essenzialmente riconducibili a grandi insiemi funzionali:
Oggetti legati all’edilizia
Strumenti da lavoro
Dall’identificazione degli strumenti da lavoro è stato possibile individuare quali fossero le attività che garantivano la sussistenza della città e i mestieri praticati dagli abitanti: la semina stagionale e la viticoltura (zappe, falci e falcetti), la pesca (ami e pesi da rete), la concia delle pelli (coltelli), la lavorazione dei tessuti (ditali da cucito), del legno (scuri, seghe, bulini e martelli) e del ferro (tenaglie e pinze).
Suppellettile
Alcuni oggetti erano destinati all’ambiente domestico: coltelli, padelle, pentole, candelieri e lucerne ci portano a esplorare gli interni degli edifici, dal focolare alla tavola.
Accessori di vestiario e armi
Oltre alle creazione di oggetti di pregio come anelli, pendenti e decorazioni, il metallo era ampiamente utilizzato anche per realizzare accessori di vestiario come bottoni, fibbie di cintura, da scarpa, da borsa.
Come in gran parte dei siti italiani tardomedievali indagati anche a Cencelle si conferma la presenza di un grande numero di armi (frecce, verettoni di balestra, spade, pugnali) e di una ridotta presenza di elementi dell’armatura (placche di corazza, cotte di maglia): questo indica che l’utilizzo delle armi era destinato in maggior misura ad azioni di caccia che a operazioni militari.
Finimenti per animali
Il ritrovamento di campanacci, ferri di cavallo e da mulo, speroni e staffe testimonia la presenza di bovini, ovini ed equini, e ciò conferma il carattere semirurale dell’insediamento nel Basso Medioevo. Il cavallo e il mulo potevano essere impiegati sia per il trasporto merci (una delle vie principali della città è definita “via carraia”, cioè la strada dove transitavano i carri) che per cavalleria.
Questi oggetti, eccezion fatta per gli elementi legati alla persona, forniscono di rado dati cronologicamente significativi poiché le loro caratteristiche funzionali prevalgono rispetto a qualunque valenza ornamentale; tuttavia proprio queste strettissime affinità formali e tecnologiche con gli strumenti in uso fino all’inizio del secolo scorso ci permettono di comprendere facilmente il loro impiego, potendoli confrontare costantemente con un bagaglio di forme che si conserva quasi inalterato fino ai giorni nostri.