Erbario

Il Museo Erbario ha aderito nel 2017 al progetto nazionale di digitalizzazione delle collezioni botaniche conservate negli Erbari italiani, la cui consistenza è stimata in oltre 10 milioni di esemplari. A questo scopo, tutte le strutture museali coinvolte (oltre 40) hanno costituito una rete di coordinamento denominata CoRIMBo (Coordinamento della Rete Italiana dei Musei Botanici) e sottoscritto un protocollo d’intesa. Il progetto, cui è stato dato l’acronimo LeGiT (Leaves & Gigabytes Italy) è in sintesi finalizzato al conseguimento di un Erbario virtuale nazionale ed ha come obiettivi principali:

• l’acquisizione di immagini ad alta definizione e la registrazione di metadati essenziali (collezione, collocazione; eventualmente anche dati di raccolta, quali stato d’origine, nome del/dei raccoglitore/i e data di raccolta);
• lo sviluppo, di concerto con l’ICCD e il MiBACT e con riferimento al Protocollo di Nagoya sull’accesso e la condivisione dei benefici derivanti dallo sfruttamento delle risorse genetiche, di linee guida sull’accessibilità e la fruibilità dei dati;
• la costruzione di un sistema di gestione centrale dei dati per la conservazione dei file e la gestione dell’interfaccia con curatori ed utenti.

L’obiettivo attuale di CoRIMBo è la ricerca di enti patrocinatori o sponsor che siano in grado di supportare lo sforzo finanziario necessario, stimato in 5 milioni di euro, per attuare la fase operativa del progetto. La sezione botanica del Museo di Storia Naturale di Firenze è la promotrice di questa iniziativa, dapprima pensata di interesse locale e poi estesa a livello nazionale con il coinvolgimento di gran parte degli erbari italiani. Il progetto vede sempre Firenze come capofila, affiancata nella fase esecutiva dal Museo Erbario di Roma; infatti, le operazioni di digitalizzazione prevedono due sedi centrali di coordinamento, una per il centro-nord (Firenze), una per il centro-sud (Roma).