Dagli esemplari d’erbario al paesaggio naturale: il castagno

Passeggiando (virtualmente) sotto l’ombra dei nostri boschi di Fagaceae.

 

Il castagno (Castanea sativa Mill.) appartiene alla famiglia Fagaceae ed è una specie coltivata fin da tempi molto antichi. Numerosi ritrovamenti di fossili vegetali (legno e polline) dimostrano che il castagno è spontaneo nelle regioni mediterranee fino al Caucaso. A partire dall’Età del Bronzo la sua coltivazione si è diffusa soprattutto in Turchia, Grecia e Italia, e poi, in epoca romana, in tutta Europa.

 

COME RICONOSCERLO

È un albero caducifoglio alto anche fino a 30 m, con una chioma molto ampia.

La corteccia è bruno-grigiastra e con l’età presenta scanalature longitudinali.

Le foglie, lunghe 10-25 cm e larghe 5-8 cm, sono alterne, con lamina di colore verde scuro sulla pagina superiore e forma lanceolata (come la punta di una lancia), con apice acuto. Il margine della foglia è seghettato e le nervature, in rilievo, sono pennate (disposte come le barbe di una penna d’uccello).

I fiori maschili, raccolti in vistose infiorescenze, producono molto nettare e attraggono insetti come api, calabroni e coleotteri.

Le infiorescenze femminili hanno ciascuna 2-3 fiori racchiusi in un involucro che a maturazione si trasforma in un riccio spinoso, contenente 2 o 3 castagne.

La fioritura avviene tra giugno e luglio ed è accompagnata da un intenso profumo.

 

DOVE INCONTRARLO

È molto comune nel Lazio, specialmente nelle zone collinari, submontane o montane, da 0 a 1200 m sul livello del mare. Ama il sole, teme i rigori invernali e il caldo eccessivo estivo, predilige ambienti sufficientemente umidi, terreni freschi, profondi e acidi.

 

USI E CURIOSITÀ

Coltivato per i suoi frutti saporiti e nutrienti e per il suo legno semiduro, lavorabile e resistente.

Il castagno è una pianta molto longeva, che può vivere anche 1000 anni. Famoso in Italia è il “Castagno dei cento cavalli” in Sicilia, alle pendici dell’Etna, uno tra gli esemplari più antichi d’Europa e forse del mondo. Circonferenza del tronco e altezza misurano ambedue 22 m. 

 

Esemplare di Castanea sativa
della collezione Anzalone
Frutto del castagno Infiorescenza del castagno
Distribuzione geografica di Castanea sativa, in verde le popolazioni native,
in giallo quelle introdotte e naturalizzate, sin dal Neolitico.
Le crocette indicano popolazioni isolate.
Fonte: Caudullo, G., Welk, E., San-Miguel-Ayanz, J., 2017. Chorological maps
for the main European woody species.
Data in Brief 12, 662-666. DOI: 10.1016/j.dib.2017.05.007

 

In attesa di poter presto tornare a riposare sotto l’ombra dei nostri castagni: #staysafe #stayhome

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