Museo delle Antichità etrusche e italiche

Il Museo delle Antichità Etrusche e Italiche, articolato in diverse sezioni illustranti i principali aspetti delle culture dell'Italia preromana - con particolare riguardo a quella etrusca - si sviluppa su due piani, occupando una superficie espositiva complessiva di circa mq. 570, suddivisa tra il piano terreno e quello seminterrato delle Facoltà di Lettere e Filosofia.
 
LA STORIA

Nel 1955, Massimo Pallottino progettò la creazione di un museo universitario dedicato alle civiltà etrusca e italica che, con criteri prevalentemente didattici e documentari, affiancasse il Museo “dei Gessi”, oggi Museo dell'Arte Classica, e quello delle Origini, rispettivamente attivi sin dal 1892 e dal 1942. 
Il Museo delle Antichità Etrusche ed Italiche venne fondato all'atto stesso della costituzione dell'Istituto di Etruscologia e Antichità Italiche presso l'università di Roma "La Sapienza" e successivamente inaugurato nel 1962, in occasione del VI Congresso Internazionale di Scienze Preistoriche e Protostoriche.
Gli anni successivi all'inaugurazione videro un primo ampliamento delle collezioni grazie alla cessione in deposito di materiali di proprietà del Museo delle Origini, del Museo nazionale Etrusco di Villa Giulia e del Museo Nazionale Romano, e all'acquisizione di diversi modelli, plastici e riproduzioni appositamente eseguiti per l'esposizione. 
Al 1997 risale il nuovo allestimento ideato per valorizzare il progetto espositivo che sottostàalla concezione stessa del museo, organizzato per aree tematiche. In questa occasione è stato possibileeffettuare nuove acquisizioni che hanno arricchito la sezione dedicata al culto e ai santuari, grazie al materiale proveniente dalla Mostra “Progetto Etruschi”Santuari d’Etruria, allestita dal comune di Arezzo nella primavera nel 1985, per il cosiddetto “Anno degli Etruschi”. Nuovo materiale è poi confluito dalle sale del Museo d'Arte Classica, incrementando il patrimonio del museo e accrescendo il peculiare aspetto didattico alla base della sua costituzione. In questo senso i modellini in scala dei templi etruschi, dal primo ideato da M. Pallottino a quelli dei templi A e B di Pyrgi, realizzati da G. Colonna, sono particolarmente apprezzati e richiesti in prestito per le più importanti mostre internazionali sulla civiltà etrusca. Le acquisizioni più recenti riguardano materiali dal Museo delle Origini (2004) e dal Museo Preistorico Etnografico L. Pigorini (2005).
Le finalità del Museo sono strettamente correlate all'attività didattica svolta nell'ambito dei corsi di Etruscologia e Archeologia Italica, Civiltà dell’Italia Preromana e di Epigrafia Italica. L'auletta didattica del Museo è sede di lezioni, seminari, conferenze e convegni. Il Museo è sede altresì di mostre temporanee e di esposizioni anche dei materiali inediti provenienti dallo scavo del santuario di Pyrgi, in accordo con la Soprintendenza competente, in un’ottica di valorizzazione dei risultati della ricerca sul campo.
 
LE COLLEZIONI
 
Il patrimonio museale si compone essenzialmente di due nuclei di materiali:
La Collezione Gorga, con ceramiche di area etrusca ed italica, databili tra l'età arcaica e tardo ellenistica, e materiali bronzei di grande rappresentatività di ambito etrusco-italico e romano.
La Collezione Rellini, con materiali di area falisca, capenate e del versante adriatico.
 
I PERCORSI TEMATICI
 
Il percorso espositivo si articola in aree tematiche specifiche, che caratterizzano le due sezioni in cui è suddiviso il Museo.
Lo spazio espositivo al piano terreno è dedicato ai caratteri della cultura figurativa, a sottolineare l'ideale continuità con le culture dell'area mediterranea rappresentate dalle opere del Museo dell'Arte Classica. Nelle sale LVI e LVII sono esposte le prime e più importanti manifestazioni dell'arte etrusca: scultura nella prima sala, pittura nella seconda, rappresentata attraverso la completa collezione di acquerelli risalenti al 1911, con le copie in scala delle pitture delle tombe di dipinte di Tarquinia, Orvieto, Chiusi.
Il settore storico-culturale è sito al piano seminterrato, che con i suoi reperti originali, modelli, plastici e calchi offre al visitatore la più ampia panoramica delle culture protostoriche italiche. Il percorso espositivo si snoda partendo dalla prima sala sul fondo, sala A o dell'Artigianato, dedicata allo sviluppo della cultura materiale, passa attraverso la sala B (l'aula didattica), la sala C incentrata sulla Storia e sulle Istituzioni, la sala D o dell'Epigrafia, tre sale dedicate all'Architettura (civile e sacra) e all'Urbanistica, per concludersi con il settore finale in cui è illustratala sfera della Religione.
 
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