SPAZIO DENTRO. Laboratorio di narrazione e scrittura di sé

Lo spazio della pena e la pena dello spazio.
Progetto di Terza Missione prot. TM12117D2338C980

Università La Sapienza di Roma.
Responsabile: Pisana Posocco

SPAZIO DENTRO. Laboratorio di narrazione e scrittura di sé.
a cura di Marta Marchetti e Arianna Punzi

Il laboratorio si è svolto ogni martedì per la durata di 4 ore a partire da ottobre 2022 fino al 7 febbraio 2023. Abbiamo lavorato nello spazio detto dei passeggi, ovvero un cortile anche oggetto della riqualificazione architettonica a cura dei colleghi architetti e anche obiettivo principale del progetto di Terza Missione (si allega locandina di avvio del progetto). All’interno di questo cortile c’è uno spazio coperto e riscaldato chiamato Koinè che ci ha permesso concretamente di ‘giocare’ sul passaggio tra dentro e fuori. Abbiamo deciso di non limitare l’iscrizione al laboratorio a un piccolo gruppo di detenute ma di lasciare la possibilità a chiunque di iscriversi a laboratorio già iniziato. Peraltro, il cortile è esposto allo sguardo di molte detenute, poiché lì si affacciano le celle dei due edifici dove vivono la maggior parte delle donne detenute a Rebibbia.
Abbiamo lavorato con massimo 30 donne a incontro e minimo 10, alternando attività in piccoli gruppi a momenti di condivisione collettiva. A condurre il laboratorio insieme a noi e alla responsabile dell’intero progetto, ci sono stati fin dall’inizio tre studenti Sapienza (di Lettere, Architettura, Psicologia) e saltuariamente colleghi e colleghe della Facoltà di Lettere e Filosofia. La finalità del nostro laboratorio è stata fin dall’inizio quella di coinvolgere queste persone in un lavoro di ricerca a partire dall’idea di spazio, inteso non solo come risultato di bisogni fisiologici ma anche di bisogni ‘radicali’, che attengono alla più intima radice dell’essere umano. Attraverso metodologie proprie dell’animazione teatrale e della didattica laboratoriale (ricerca-azione), abbiamo avviato un processo di trasformazione dello spazio quotidiano rappresentato dalle detenute che, nella produzione di una dimensione spazio-temporale finzionale, hanno sperimentato il potere costruttivo della propria personale immaginazione. Le loro storie, raccolte di volta in volta in una scatola blu, sono state da metà laboratorio oggetto di giochi di trasformazione (letture, rappresentazioni, riscritture, disegni etc.): in particolare, abbiamo iniziato a progettare la costruzione di un vero e proprio libro che è stato poi l’obiettivo raggiunto e condiviso durante una prima e intima restituzione del laboratorio che ha avuto luogo il 7 febbraio scorso (si allega locandina). Alcune delle storie raccolte in questo libro sono attualmente usate come materiale didattico nel corso di Teatro in Europa (L, cds Letteratura, Musica e Spettacolo Dip. Lettere e Culture Moderne A/A 2022-23- dott.ssa Marta Marchetti) e nel corso di Literatura Hispano Americano- Textos Y Traducction del corso di Traduccion (LM, Scienze Linguistiche, dott.ssa Lucy Bell): studenti e studentesse stanno lavorando a una trasformazione di queste storie, scenica nel primo caso e linguistica nel secondo.

Una prima restituzione di questo lavoro si è svolta il 20 aprile 2023 nello spazio Koinè di Rebibbia (si allega locandina), con una lettura scenica a cura di studenti e studentesse del corso di Teatro in Europa, che stanno continuando a lavorare per la realizzazione di uno spettacolo che sarà presentato a fine giugno nel teatro di Rebibbia. Tutto questo lavoro si sta svolgendo con la continua partecipazione delle detenute coinvolte costantemente attraverso un tutoraggio individuale in collaborazione con gli educatori di Rebibbia e con la collega responsabile del progetto Terza Missione.

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