Eminattenzione spaziale
L'eminattenzione spaziale unilaterale, o neglect, è una sindrome neuropsicologica conseguente a lesione cerebrale, nella maggior parte dei casi destra, caratterizzata dall'incapacità di considerare gli stimoli presentati nell'emispazio controlesionale (quindi verso sinistra), in assenza di deficit sensoriali elementari, anche se molto spesso può essere scambiato per un deficit visivo. Dunque, un paziente con neglect non è in grado né di riportare stimoli sensoriali che provengono dallo spazio controlaterale alla lesione né di compiere azioni verso questo spazio. Il disturbo può riguardare tutte le modalità sensoriali: visione, udito, tatto, propriocezione, e interessare tutte le parti dello spazio: corporeo, peripersonale (cioè dello spazio vicino), extrapersonale (dello spazio lontano) o anche lo spazio immaginativo. Nella quotidianità alcune manifestazioni tipiche sono ad esempio: urtare contro gli oggetti o non trovarli sul lato sinistro, non mangiare il cibo sulla parte sinistra del piatto, leggere frasi incomplete sui giornali, radersi solo la metà destra del volto. La valutazione neuropsicologica consiste nella somministrazione di una serie di prove standardizzate che valutano le diverse modalità sensoriali, più comunemente quella visiva, e le diverse porzioni di spazio potenzialmente interessate. Generalmente vengono utilizzati compiti di cancellazione, in cui il paziente deve barrare tutti gli stimoli presenti sul foglio e prove di copia di disegni guidati o spontanei. Per quanto riguarda il trattamento riabilitativo o si approccia in maniera esplicita attraverso lo sviluppo della consapevolezza del deficit e l’apprendimento di strategie di compenso in cui si insegna al paziente a spostare volontariamente l’attenzione verso lo spazio negletto al fine di ridurre l’effetto delle omissioni e degli errori commessi fino a favorire la generalizzazione e l’applicazione di queste strategie anche in contesti al di fuori del setting terapeutico. Oppure attraverso un approccio implicito con stimolazioni sensoriali, ma anche deprivazioni sensoriali, in modo che l‘attenzione venga automaticamente spostata. Molto importante, inoltre, è la psicoeducazione dei familiari finalizzata all’implementazione delle strategie proposte e alla stimolazione continua del paziente come, ad esempio, mettersi nella parte di spazio ignorata per attrarre la sua attenzione. Normalmente questi pazienti vengono valutati e trattati in ambito ospedaliero ma poi dopo le dimissioni spesso hanno difficoltà e continuano ad avere difficoltà croniche anche per tutta la vita. Hanno bisogno di continuità nel trattamento e di supporto, noi del servizio di neuropsicologia siamo in grado di prendere in carico questi pazienti e offrirgli quel trattamento di cui hanno bisogno.